Editoriale

I vuoti legislativi che limitano la libertà di stampa

Numerose violazioni della libertà di stampa potrebbero essere impedite colmando alcuni vuoti legislativi, alcune lacune delle norme giuridiche. Ossigeno ha indicato questi vuoti della legge italiana. Il più grave è la mancata tutela penale della libertà di stampa.

In Italia, come pure in altri paesi occidentali, la libertà di espressione e di stampa è un diritto affermato dalla Costituzione, ma chi deliberatamente ostacola questo diritto non è punibile per questo. Ostacolare questo diritto non è reato ai sensi del codice penale. Né il codice penale italiano prevede aggravanti per le sanzioni per chi commette reati al fine di ostacolare la libertà di espressione e di stampa.

Ossigeno ha fatto una campagna su questo punto e ultimamente ha ottenuto qualche risultato. La mancanza di protezione penale della libertà di informazione è stata indicata dalla Commissione parlamentare Antimafia come il più serio e urgente problema da affrontare. Il Rapporto della Commissione è stato pubblicato nel mese di agosto 2015 e la Camera dei Deputati lo ha approvato il 3 marzo 2016, con il consenso del governo. Il rapporto raccomanda questa e altre riforme legislative.

Ad esempio, secondo la Commissione Antimafia, il codice penale dovrebbe distinguere nettamente la diffamazione a mezzo stampa commessa per negligenza, per colpa, dalla diffamazione a mezzo stampa commessa con dolo, diffondendo intenzionalmente informazioni sbagliate o false con l’intenzione di danneggiare qualcuno.

Inoltre la legge dovrebbe affermare esplicitamente che lo Stato considera di pubblico interesse il lavoro di chi raccoglie e diffonde informazioni nell’interesse pubblico. In mancanza di queste norme è possibile accusare di gravi scorrettezze i giornalisti che fanno correttamente e il loro dovere e costringerli a difendersi in tribunale dimostrando di volta in volta di avere esercitato un diritto.

Ci sono molte scappatoie che consentono ai bulli di ostacolare la libertà di stampa, senza essere puniti. In Italia chi promuove querele infondate spesso rimane impunito. Il codice di procedura civile prevede sanzioni, ma nessuno le applica. Solo negli ultimi giorni il Parlamento italiano ha riconosciuto questo fatto e ha chiesto al governo di impedire tali lacune. Per queste e altre carenze e lacune in Italia vi è una crescente abuso dei processi contro i giornalisti che pubblicano notizie sgradite al potere.

A parere di Ossigeno, ci sono problemi simili in altri paesi europei. Quindi gli scambi di opinioni e le comparazioni fra i diversi modelli legislativi sono utili per scoprire i problemi comuni e il comune modo di affrontarli.

 

ASP

1 commento
  1. Diego
    Diego dice:

    Ai giornali andrebbe soppresso il fondo statale ed attribuito un tot x mille in sede di dichiarazione dei redditi
    Forse avremmo maggior libertà di stampa e per virtuoso contagio più tutela dei giornalisti liberi….

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.