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Ossigeno per l’Informazione since 2006 has been recording, analyzing and recounting cases of threats against media workers and attempts to obscure news of public interest in Italy. It has done so by honing its methodology over time in order to reproduce as faithfully as possible the broader context of intimidation that those who work in the media suffer the hard way and that, in top of hindering the freedom to inform, it denies the citizens to be informed.

In the first period of activity, the Observatory has mostly recorded threats from criminal groups and those that put at risk the lives and the work of journalists. Ossigeno today has expanded its action range and improved its capabilities: the Observatory reports all forms – from those seemingly innocuous to the most subtle, that disguise themselves as good advice, trifles and even claims of “rights” – all cases in which not only the powers that be, criminal groups, but also politicians, administrators and citizens generally try in some way to obstruct the work of journalists, reporters, photographers, videographers, columnists, bloggers, documentary reporters, but also “simple” citizens, preventing them from telling and expressing themselves freely

It is not always easy to recognize a real threat or intimidation, as distinct from an insult, which in turn can be difficult to discern from statements made during a heated argument; just as it is sometimes easy to tell if a criminal act against a journalist is due to his work or has to do with stories about his private life.

That is why the Observatory verifies and analyzes each individual case before recording it in its archives. It is a rigorous, attentive work, which sometimes requires some time to be completed. It cannot be improvised: handling sensitive data, telling delicate facts sometimes subject at the same time to the examination of the police and the judiciary, treating events often similar to each other, that require a precise classification. As such a special taxonomy of threats and intimidation was prepared.

Aggression (initials Agg or Ahh)

A violent action against a journalist in reaction to his work. It often occurs while the journalist is doing his job or as a “punishment” or reaction to investigations or articles that have already been published. There is a distinction between light aggression (a shove or a slap) and serious aggression (punching, kicking or otherwise) that forces the journalist to seek medical attention.

Some cases:

▪ Gabriel Picardo, 10th October 2012. Assaulted in a park while he was filming and forced to delete the video.

▪ Unione Sarda Photographer, 28 July 2013. Approached and assaulted by two men who destroyed the photographic equipment.

▪ Ivo Iannozzi, 20th june 2013. In the hospital with a 10 day prognosis. A man punched him repeatedly because he resented an article from the years prior.

Gun shots (Sp)

Gun shots against the house, the office, or the car of the reporter in his presence or as a warning.

Some cases:

▪ Daniela Braccani, 31st December 2012. Gunshots in the journalist’s house while the family was celebrating New Year’s Eve dinner.

▪ Newsroom “I Cordai”, 31st December 2012. On the last night of the year, the intimidations culminated with three shots fired inside the headquarters of the association.

▪ Francesca Santolini, 29th January 2013. Gunshots were fired at her car.

House Burglary (IC)

When someone illegally enters the journalist’s home or office and goes away without taking anything or merely removing items of no value.

Some cases:

▪ Rosaria Capacchione, 27th April 2010. Unidentified persons entered the house without taking anything of value (occurred first in 2009).

Explosion or explosives (ES)

Intimidations with the use of explosives. This category includes the discovery of explosives, unexploded paper bombs, time bombs and explosions at the homes or workspaces of journalists.

Some cases:

▪ Massimo Numa, 2nd October 2013. Bomb sent to the newsroom of the journalist, who had been covering issues from the Val di Susa and TAV. In April, another explosive was sent to the newsroom.

▪ Nino Panella, 25th August 2012. Molotov cocktails hurled at journalist’s house.

▪ Rosaria Malcangi, 10th November 2011. A paper bomb exploded outside the journalist’s home.

Incendio auto o abitazione (Inc)

In questa tipologia rientrano l’incendio dell’automobile o di un altro mezzo appartenente al giornalista o ad un suo parente prossimo e l’incendio della sua abitazione. Esempi: ▪ Ilario Filippone, 4 aprile 2012. Data alle fiamme l’auto del giornalista. ▪ Lucio Gambera, 21 giugno 2013. Incendiata l’automobile del giornalista posteggiata vicino casa. ▪ Luigi Centore, 10 luglio 2013. Incendiata l’automobile del giornalista.

Furto (Fur)

Diversamente dall’intrusione, in questo caso viene sottratto qualcosa dalle abitazioni o dalle redazioni: si tratta solitamente di materiale collegato al lavoro del giornalista: carte, documenti, filmati, computer ed altri supporti, etc. Esempi: ▪ Riccardo Orioles, 15 agosto 2012. Qualcuno si è introdotto in casa, ha esaminato le carte personali del giornalista e altri materiali ma poi li ha lasciati lì. ▪ Alessandro Iacuelli, 14 marzo 2013. Rubati in casa hard disk, videocassette, pc, memory card e chievette usb contenenti i documenti frutto del lavoro di quattro anni. ▪ Alberto Nerazzini, 14 luglio 2013. Portati via dall’abitazione giornalista due telecamere, cinque computer, microfoni e materiale per montare i video.

Danneggiamento beni e oggetti personali o strumenti di lavoro (Dan)

Un bene personale (spesso si tratta dell’automobile) viene danneggiato o distrutto. Talvolta si tratta di strumenti di lavoro. Quando ciò accade ad un libero professionista, non è raro che esso si trovi in grave difficoltà poiché non sempre è in grado di riacquistare l’attrezzatura o il proprio veicolo e viene così limitata direttamente la sua libertà di movimento o la sua capacità d’azione. Esempi: ▪ Collaboratori TeleJato 29 marzo 2011. Alcuni collaboratori Dell’emittente hanno subito danneggiamenti alle loro automobili e il furto di computer e telefonino nelle loro case. ▪ Pietro Longo, 22 marzo 2012. Aggredito mentre riprendeva un diverbio fra alcuni automobilisti e un gruppo di manifestanti che avevano bloccato il traffico. ▪ Matteo Lauria, 10 settembre 2013. Danneggiata l’auto del giornalista.

Avvertimento a voce in presenza di terze persone (Avv)

Al giornalista viene fatto intendere, in presenza di altre persone, che il suo lavoro d. fastidio e ci potrebbero essere conseguenze nei suoi confronti. Talvolta la minaccia . velata e non riguarda tanto colui alla quale è rivolta ma in generale la categoria.

Esempi:

▪ Adriano Pagano, 9 marzo 2012. Durante una conferenza stampa il sindaco di Formia ha dichiarato pubblicamente: “Fare il mestiere di giornalista . pericoloso”.

▪ Rosario Cauchi, 28 luglio 2011. Ha trovato un avvertimento nel garage, in cui venivano invitato a smettere di fare il suo lavoro.

▪ Rosaria Capacchione, 14 aprile 2011. Accusata dall’avvocato di un boss di condizionare con i suoi articoli le decisione dei giudici.

Lettera minatoria o altre forme di minaccia per iscritto (LM)

Si tratta di lettere ricevute, solitamente via posta o consegnate a mano, contenenti minacce esplicite. Spesso vengono scritte al computer o composte con ritagli di giornale e contengono frasi dal tono intimidatorio come “Morto che cammina!”, “Ti tagliamo le mani” e simili. In alcuni casi viene fatto riferimento alle abitudini del cronista e a quelle dei suoi familiari, segno che all’atto intimidatorio è legata una attività di controllo e pedinamento.

Esempi:

▪ Antonio Loconte, 17 settembre 2013. Riceve lettera con minacce di morte nella sua abitazione. Aveva lavorato sul servizio di assistenza di emergenza 118 a Bari e in altre province pugliesi.

▪ Michele Inserra, 27 luglio 2012. Lettera anonima di minacce pervenuta in redazione.

▪ Enrico Bellavia, 29 giugno 2012. Lettera di minacce recapitata al giornalista in redazione.

Lettera con proiettili attivi (Pro)

Alla forza intimidatrice della lettera con minacce viene aggiunto il valore evocativo dei proiettili contenuti nella stessa busta (o plico).

Esempi:

▪ Giovanni Taranto, 12 marzo 2013. Messaggio intimidatorio con due proiettili inviato in redazione.

▪ Ersilio Mattioni, 20 dicembre 2012. Recapitata busta con proiettile in redazione.

▪ Giuseppe Bianco, 14 luglio 2011. Intimidazione forse dovuta a articoli su un concorso della Polizia municipale.

Lettera con bossolo esploso (BE)

Caso analogo ai precedenti: in questo caso si tratta di proiettili già esplosi.

Esempi:

▪ Katia Giannotta, 28 gennaio 2012. Minacciata, ha denunciato: tuttavia l’apertura di un’indagine è improbabile per mancanza di elementi.

Discriminazione ed esclusione arbitraria (All)

Il giornalista viene allontanato (a parole o con la forza) da conferenze stampa, incontri pubblici o viene negato lui l’accredito per seguire un evento (sportivo, politico…), talvolta con la giustificazione che si tratta di problemi burocratici.

Esempi:

▪ Roberto Ventre, 21 luglio 2011. La societ. Napoli Calcio gli ha ritirato l’accredito stampa a causa di un articolo sgradito al presidente.

▪ Giulio Mancini, 1 settembre 2012. Vietato l’ingresso nella sede del XIII Municipio di Roma.

▪ Redazione Cortocircuito, 30 luglio 2013. Minacciati e allontanati dal luogo di un incendio dal padrone del terreno e da alcuni operai.

Stalking (St)

Casi in cui il giornalista viene perseguitato da qualcuno. Gli episodi di minaccia in questo caso sono continuativi e possono esplicitarsi in diverse forme: pedinamento, telefonate minatorie, lettere.

Esempi:

▪ Letizia Tassinari, 23 agosto 2012. Vittima di varie molestie dopo aver dato notizia di uno strano episodio avvenuto nel suo condomio. Ha trovato la sua automobile danneggiata.

▪ Danila De Lucia, da ottobre 2009. Da ottobre 2009 ha ricevuto una serie di telefonate, lettere minatorie, insulti da un anonimo “lettore scontento”.

Minacce di morte (MM)

Viene intimato al giornalista, in varie forme, ma comunque in maniera decisa e diretta, di interrompere il proprio lavoro di ricerca e racconto della verità, se vuole evitare un’azione definitiva contro la sua persona.

Esempi:

▪ Gianfranco Criscenti, Giuseppe Pipitone, Giuseppe Lo Bianco, 8 luglio 2011. Minacciati attraverso una lettera anonima per avere scritto sul vescovo Miccich. e su indagini in corso sulla diocesi di Trapani.

▪ Gennaro Manzo, 12 maggio 2012. Provocato e minacciato di morte da componente associazione locale.

▪ Giovanni Tizian, 1 dicembre 2011. Vive sotto scorta dopo che in un’intercettazione mafiosi parlano del progetto di uccidere “giornalista rompiscatole”.

Minacce personali (MP)

Tutti quei casi in cui il giornalista viene avvicinato e minacciato in maniera esplicita: se continua a lavorare ad un certo incarico lui o le persone a lui pi. vicine potrebbero subirne le conseguenze.

Esempi:

▪ Salvo Cutuli, Rosario Nicolosi, 29 febbraio 2012. Avvicinati e minacciati dai sostenitori di un sacerdote accusato di pedofilia.

▪ Carlo Ceraso, 12 maggio 2012. Un uomo gli si . avvicinato, lo ha provocato, ingiuriato e minacciato.

▪ Michele Oggiano, 21 novembre 2013. Minacciato da uno sconosciuto mentre cercava di riprendere lo spegnimento di un incendio.

Telefonata minatoria (TM)

I casi in cui il giornalista viene contattato telefonicamente (di solito da un anonimo) che gli intima di interrompere il proprio lavoro minacciando conseguenze.

Esempi:

▪ Federica Sciarelli, 16 maggio 2012. Telefonata con minacce in diretta tv.

▪ Alessandra Vaccari, 1 febbraio 2012. Minacciata per un articolo sul sequestro di un negozio.

▪ Redazione Giornale di Sicilia, 13 settembre 2013. Ricevute telefonate mute e ritrovata una croce con stecche di plastica.

Attacco Hacker (Hac)

Riguarda le intromissioni nei siti internet e nei blog delle testate compiute per bloccarne il lavoro e la divulgazione di notizie scomode.

Esempi:

▪ Redazione Articolo21, 13 dicembre 2012. Alla vigilia del Forum di Assisi il sito web di Articolo21 è stato manomesso da hacker. È la quarta volta che succede prima di una iniziativa pubblica organizzata dall’associazione.

Minacce Facebook e altri social network (FB)

Vengono registrate come minacce via Facebook o su altri social network tutte le intimidazioni e gli insulti provenienti da utenti identificati o fittizi, nonch. quelli inseriti sui profili di gruppo, creati appositamente per osteggiare un operatore dell’informazione, un blogger, un opinionista, ecc…

Alcuni casi:

▪ Claudio Pappaianni, Andrea Postiglione, 1 ottobre 2011. Insultato su Facebook e oggetto di “avvertimento” nel quartiere di Barra.

▪ Marco Pasqua, 26 agosto 2011. Minacciato per aver raccontato il programma e le idee razziste e omofobe del partito nazionalista di Gaetano Saya.

▪ Gigi Capasso, 7 novembre 2013. Attaccato via Facebook per un articolo sull’incarcerazione del presidente del Savoia Calcio.

Insulto (Ins)

Tutti quelli episodi in cui il giornalista viene insultato, ricoperto di offese o viene messa in dubbio la sua onest. o l’abilit. nel suo lavoro.

Esempi:

▪ Paolo Moretti, Stefano Ferrari, Mauro Peverelli, Anna Campaniello, 2 giugno 2012. Definiti “cannibali” e “coprofagi” per avere raccontato le vicende legate all’inchiesta su un prete accusato di pedofilia.

▪ Lucio Musolino, Giuseppe Baldessarro, Guido Ruotolo, 10 ottobre 2012. Attaccati dal governatore Scopelliti che li ha accusati di far parte di una cerchia ristretta di giornalisti che non hanno interesse per il bene della Calabria.

▪ Francesca De Simone, 20 ottobre 2013. Insultata e offesa dal presidente della Lazio e coproprietario della Salernitana Claudio Lotito.

Striscioni e scritte (Str)

I casi in cui la minaccia o l’insulto . riportata su uno striscione (negli tadi, durante manifestazioni, ecc…) o su graffiti, scritte sui muri di abitazioni, redazioni o palazzi.

Esempi:

▪ Daniele Genco, 3 dicembre 2011. Scritta minacciosa in un sottopasso di Aosta.

▪ Stefania Petyx, 13 maggio 2012. Prima la cronista . stata “avvertita” a voce da uno sconosciuto, poi . stata danneggiata l’auto della sua troupe e infine . comparsa una scritta minatoria fuori dalla sua abitazione.

▪ Virman Cusenza, Petronilla Carillo, 9 ottobre 2013. Appesi ai muri manifesti con scritte contro l’ex direttore e la cronista di giudiziaria del Mattino, accusati di aver scritto falsit. riguardo l’ex presidente della  Provincia di Salerno.

Pedinamento (Ped)

Casi in cui il giornalista viene seguito, pedinato, vengono studiate le sue abitudini e quelle dei suoi famigliari. Talvolta i movimenti vengono registrati in video.

Esempi:

▪ Lirio Abbate, 12 novembre 2013. Pedinato da un uomo sospettato di essere collegato alla criminalit. organizzata romana, dopo la pubblicazione di una inchiesta nel dicembre 2012.

▪ Massimo Numa, 7 gennaio 2014. Ha ricevuto una mail contenente video dove vengono mostrati i suoi spostamenti e quelli della moglie negli ultimi due anni, segno che il giornalista e la sua famiglia sono stati seguiti e pedinati.

Querela per diffamazione ritenuta pretestuosa (QD)

Rientrano in questa categoria sia la presentazione della querela che l’annuncio della stessa, se compiute prima di richiedere, come la legge consente, una rettifica della notizia considerata errata o lesiva della propria reputazione. Esempi: ▪ Giornalisti de Il Giornale e di Libero, 13-14 marzo 2011. Denunciati rispettivamente 36 e 18 giornalisti delle due redazioni da Italo Bocchino. ▪ Giacomo Di Girolamo, 14 dicembre 2012. La giunta municipale ha autorizzato il sindaco a querelarlo per diffamazione, dichiarando che Marsala.it esprime troppe critiche e giudizi. ▪ Milena Gabanelli, Giuliano Marrucci, 17 novembre 2013. L’ex ministro Brunetta ha annunciato querela per un servizio non ancora andato in onda dopo aver visto solo il promo.

Querela da magistrato ritenuta pretestuosa (QM)

È una fattispecie della precedente. Per il ruolo che un magistrato ha nella società e nell’amministrazione della giustizia riteniamo particolarmente grave che l’azione legale venga annunciata o portata avanti da una toga, in quanto, conoscendo la legge, dovrebbe scegliere in primo luogo di richiedere la rettifica o cercare altre vie per la riparazione del presunto torto subito e la riconciliazione con l’autore dello stesso. Esempi: ▪ Fabio Amendolara, Paride Leporace, 31 gennaio 2008. L’allora Procuratore generale di Potenza Vincenzo Tufano aveva chiesto un risarcimento di circa 130mila euro, sentendosi danneggiato da un articolo del cronista. ▪ Michele Inserra, 2013. Un magistrato ha presentato tredici querele per diffamazione nei suoi confronti in un solo anno. ▪ Francesco Forgione, 2012. Chiesti 20 milioni di euro di danni per diffamazione a mezzo stampa per un libro d’inchiesta sulla ‘ndrangheta.

Citazione in giudizio per danni considerata strumentale (RRD)

I casi in cui un cittadino, un politico, un imprenditore chiede (spesso direttamente in sede civile) un risarcimento spropositato, che può mettere in pericolo l’autonomia finanziaria del giornalista e della sua testata. L’atto ha evidente scopo intimidatorio per le dimensioni consistenti e proporzionate della cifra richiesta. Esempi: ▪ Leonida Ambrosio, 2011. Richiesti 200mila euro dal sindaco di un comune il cui Consiglio è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche. ▪ Francesco Vicinao, Alessandra Zinniti, Sebastiano Messina, 6 gennaio 2012. Il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo ha chiesto 5,6 milioni di euro ai tre giornalisti. ▪ Vincenzo Cimino, 3 novembre 2013. Crisafulli (PD) ha chiesto due milioni di euro di risarcimento per un articolo sulla sua carriera e sulle sue vicende giudiziarie.

Incriminazione per rifiuto di rivelare le fonti di una notizia (FON)

Colpisce soprattutto i giornalisti pubblicisti, che vengono incriminati poiché rifiutano di rivelare la fonte di una notizia, rivelazione che minerebbe il suo rapporto con la fonte (se non addirittura direttamente l’incolumità della fonte stessa). Di particolare rilevanza a causa della diversa regolamentazione del segreto professionale per professionisti e pubblicisti. Esempi: Non rilevato. ▪ Giulia Martorana, 17 ottobre 2011. Condannata in primo grado a venti giorni di reclusione per favoreggiamento per aver rifiutato di rivelare al giudice la fonte di una notizia.

Abusi del diritto (AbD)

I casi di rinvio a giudizio o condanna nei confronti di un giornalista per diffamazione o per altri reati connessi allo svolgimento del proprio lavoro. Alcuni casi: ▪ Giuliano Foschini, 16 novembre 2012. Perquisite dalla polizia la redazione di Bari e la casa del giornalista, indagato per ricettazione dalla Procura di Lecce per alcuni articoli che hanno rivelato vicende interne al palazzo di giustizia di Bari. ▪ Orfeo Donatini, Tiziano Marson, 1 luglio 2012. Condannati a quattro mesi di reclusione e al pagamento di una pena pecuniaria per diffamazione a mezzo stampa. ▪ Giovanni Pons, Vittoria Puledda, 8 novembre 2013. Su richiesta della Consob la Procura di Milano ha reso disponibili i registri delle telefonate dei due cronisti.

Incriminazione per pubblicazione arbitraria di atti giudiziari (PAB)

In questa tipologia rientrano i casi in cui un giornalista viene incriminato per avere pubblicato atti giudiziari di cui è venuto in possesso, atti di cui non è prevista la possibilità di pubblicazione. Esempio: ▪ Alfio Sciacca, Ferruccio De Bortoli, 15 dicembre 2011. Rinviati a giudizio per il reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale.

Sequestro giudiziario di documenti, archivi e strumenti di lavoro (Seq)

Gli episodi di sequestro di strumenti di lavoro e documenti, compiuti spesso con lo scopo di rintracciare la fonte di una notizia pubblicata o per venire a conoscenza di dati specifici raccolti dal giornalista nel suo lavoro d’inchiesta. Esempi: ▪ Attilio Bolzoni, Lirio Abbate, 30 settembre 2011. Sequestrati alcuni materiali tra cui i verbali di Totò Riina e accusa per i due di violazione segreto istruttorio.

Avviso di garanzia per reati legati a pubblicazione notizie (AG)

Rientrano in questa casistica gli episodi in cui il giornalista riceve un avviso di garanzia per reati che avrebbe commesso attraverso la pubblicazione di notizie, inchieste, reportage. Esempi: ▪ Antonio Condorelli, 2011. Avviso di garanzia per aver pubblicato la denuncia di un primario che ha rifiutato di firmare una diagnosi di “aneurisma all’aorta” per il governatore della Sicilia Lombardo. ▪ Carlo Ceraso, Massimo Sbardella, 20 dicembre 2013. Avviso di garanzia per alcuni articoli scritti su un’inchiesta che ha travolto l’ex board e parte del management della Banca Popolare di Spoleto. Ordinato anche l’oscuramento di tre articoli sulla testata online.

Perquisizione invasiva (Per)

Le perquisizioni disposte dall’autorità giudiziaria nelle abitazioni o nelle redazioni. A questo spesso si accompagna il sequestro di materiali di lavoro del giornalista. Esempi: ▪ Redazione La Nazione, 1 novembre 2011. Perquisizione in redazione per l’accusa di violazione segreto investigativo. ▪ Fabio Amendolara, 23 gennaio 2012. Interrogatorio e perquisizione del suo giornale e della sua abitazione per l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio. ▪ Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza, Riccardo Lo Verso, 12 ottobre 2013. Perquisite le abitazioni dei giornalisti. I carabinieri hanno analizzato personal computer, smartphone, memorie digitali, tablet e agende alla ricerca di documenti che spiegassero la presunta fuga di notizie relativa ad una indagine su Totò Riina.

Oscuramento blog (totale o parziale) (BLG)

L’oscuramento totale di un sito di informazione o di un blog o la cancellazione di una determinata notizia su richiesta dell’autorità giudiziaria, a causa della pubblicazione di atti coperti da segreto o successiva a denuncia da parte di cittadini, politici, imprenditori. Esempi: ▪ Antonio Brindisi, 27 febbraio 2012. Oscuramento del suo blog a seguito di denuncia per diffamazione.

Verbale (Ver)

Rientrano in questa casistica gli episodi in cui ad un giornalista viene presentato un verbale per presunte violazioni messe in atto durante lo svolgimento del suo lavoro. Esempi: Mai rilevato.