Fu aggredito a Cassino nel 2013 e ora fa Appello

Il fotoreporter Marco D’Aguanno stava facendo il suo lavoro e denunciò i fatti. Dopo 4 anni il tribunale ha assolto gli accusati. La sentenza è stata impugnata

Ossigeno per l’Informazione ha accettato la richiesta del fotoreporter freelance Marco D’Aguanno di essere assistito legalmente a titolo gratuito nel processo d’appello contro le persone che ha denunciato per averlo aggredito, a Cassino (Frosinone), nel 2013,  mentre effettuava un servizio di cronaca su un’assemblea sindacale in svolgimento presso la casa di cura privata San Raffaele. Nel 2018 il processo di primo grado si è concluso con l’assoluzione degli imputati. Il nuovo processo è nato dal ricorso di Marco D’Aguanno. Sarà assistito dall’avvocato Andrea Di Pietro, che ha già depositato i motivi di appello.

LA VICENDA

Un fotoreporter viene aggredito fisicamente a Cassino nel 2013, e i suoi aggressori assolti dopo cinque anni, il 29 ottobre 2018.  Decide così di impugnare la sentenza di primo grado, rivolgendosi a Ossigeno per l’Informazione.

È la storia di Marco D’Aguanno, ora rappresentato in appello dall’avvocato Andrea Di Pietro, coordinatore dell’Ufficio Assistenza Legale di Ossigeno. Tutto inizia il 16 maggio 2013, nel piazzale antistante l’ingresso della Clinica San Raffaele di Cassino, quando il fotoreporter viene aggredito da alcune persone.

D’Aguanno stava seguendo come freelance per l’emittente locale Extra Tv le vicende sindacali dei dipendenti della Clinica, da mesi in agitazione per il mancato pagamento degli stipendi. Quel giorno era in corso l’assemblea dei lavoratori per decidere se mettere fine a proteste che avevano attraversato momenti di forte tensione.

Dopo aver documentato lo svolgimento dell’assemblea sindacale, il freelance si apprestava ad andar via con la sua autovettura. Mentre stava rimettendo in auto l’attrezzatura utilizzata per le riprese, era stato avvicinato da alcune persone addette alla sicurezza della casa di cura. A D’Aguanno contestavano il diritto a fare il suo lavoro all’interno dell’area della Clinica. L’aggressione verbale è presto diventata violenza fisica. Uno degli addetti alla sicurezza lo ha schiaffeggiato.

Il fotoreporter ha denunciato i fatti al Commissariato di Cassino. Il processo di primo grado si è concluso con l’assoluzione degli aggressori: il tribunale ha considerato “le prove raccolte a dibattimento discordanti e contraddittorie tra di loro”. In sostanza, la testimonianza dell’aggredito sono state ritenute equivalenti a quelle degli aggressori, persone a vario titolo legate alla Clinica San Raffaele.

D’Aguanno si è rivolto all’Ufficio di Assistenza legale di Ossigeno per l’impugnazione della sentenza. Ossigeno ha deciso di assumere la rappresentanza in giudizio del fotoreporter in quanto persona offesa nell’espletamento del suo lavoro di informare i cittadini su fatti di interesse pubblico. I motivi di appello sono stati già presentati dall’avvocato Andrea Di Pietro.

RED

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