Ossigeno per l’Informazione è al suo ottavo anno di assistenza legale offerta gratuitamente a giornalisti e blogger. Dopo 7 anni di attività forniamo ufficialmente e pubblicamente i dati e i risultati ottenuti:
– 70 giornalisti e blogger assistiti complessivamente in 7 anni, di cui:
– 42 difesi in processi civili e penali con il 90% di successi;
– 28 supportati con parziale rimborso delle spese legali (bonus);

Vedi l’intervento pronunciato il 22 novembre 2022 dall’avvocato Andrea Di Pietro, coordinatore dello Sportello Legale di Ossigeno, al seminario “Informazione a Rischio. A che punto siamo con le minacce ai giornalisti. Il caso Lazio” che si è svolto presso l’Università E-Campus di Roma.

LE FORME DI ASSISTENZA PREVISTE:

  • LIVELLO A):

Questo servizio continua a fornire assistenza legale specialistica e totalmente gratuita a giornalisti, freelance e blogger che, pur avendo agito correttamente e in buona fede, devono affrontare giudizi penali per diffamazione o per altri reati senza la manleva da parte dell’editore.

  • LIVELLO B):

Questo servizio prevede, per i giornalisti, freelance e blogger che hanno già un difensore di fiducia, un contributo economico per sostenere le spese legali necessarie a difendersi nei procedimenti civili o penali per diffamazione.

  • LIVELLO C):

Per i giornalisti, freelance e blogger che hanno subito atti di violenza o minaccia, ovvero altri reati comunque tesi a limitare la loro libertà di svolgere la professione giornalistica, questo servizio prevede l’assistenza legale totalmente gratuita che consente al giornalista di stare in Giudizio come persona offesa di reato, con la conseguenza di potersi costituire parte civile e ottenere il risarcimento del danno.


Tutti e tre i servizi di assistenza legale sono finanziati da Media Defence, la ONG di Londra che aiuta i reporter di tutto il mondo a difendere i loro diritti. Il fondo è aperto al finanziamento di altre organizzazioni e Ordini professionali.

Lo Sportello Legale di Ossigeno è coordinato dall’Avvocato Andrea Di Pietro, esperto in diritto dell’Informazione e della Comunicazione e consulente legale di Ossigeno per l’Informazione.

Per chiedere assistenza legale scrivere all’indirizzo di posta elettronica: sportellolegaleossigeno@gmail.com

Condizioni di accesso al servizio

Le richieste di assistenza legale o di supporto economico saranno valutate in base alla gravità dell’episodio, alle condizioni economiche e lavorative dell’assistito e in considerazione del valore strategico contro le querele temerarie.

Gli assistiti si impegneranno a promuovere le attività svolte da Ossigeno per l’Informazione a difesa della libertà di Informazione e a tutela della professione giornalistica.

Oltre all’assistenza legale gratuita, Ossigeno fornisce, altrettanto gratuitamente, consigli e pareri legali, in linea con lo spirito solidaristico dell’iniziativa.


TUTTI I NOSTRI ASSISTITI

 

PROCESSI DEFINITI:

 

  • DANIELE BRUNETTI: Processo penale presso il Tribunale di La Spezia che ha visto assolto Brunetti il 20 febbraio 2017. La querela era stata presentata dal Sindaco di Portovenere per un post pubblicato su facebook in data 20 settembre 2014.
  • ANTONIO ROCCUZZO: Processo penale pendente presso il Tribunale di Roma, trasferito per competenza territoriale dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia in data 9 marzo 2017. La querela è stata proposta da Ines Sartori per un articolo pubblicato sul blog del fattoquotidiano.it in data 13 giugno 2015. Roccuzzo è stato prosciolto dall’accusa di diffamazione in data 12 gennaio 2018 dal GIP di Roma.
  • CLAUDIA ALDI: Processo penale di appello con condanna in primo grado del Tribunale di Perugia alla pena pecuniaria e al risarcimento del danno di 25.000 euro. Il processo di appello si è concluso con una sentenza di assoluzione piena della giornalista e revoca delle statuizioni civili. La querela era stata presentata da componenti della Polizia Giudiziaria di Grosseto per un articolo apparso sul quotidiano il Corriere della Maremma in data 18 aprile 2003.
  • RAFFAELLA FANELLI: Processo penale pendente presso il Tribunale di Milano. Opposizione alla richiesta di archiviazione del PM presentata dalla persona offesa Eredi di Paolo Signorelli, ex NAR e Ordine Nuovo. La querela per un articolo apparso sul sito repubblica.it in data 25 maggio 2015. Raffaella Fanelli è stata prosciolta dall’accusa di diffamazione con ordinanza del GIP di Milano in data 13 febbraio 2018.
  • STEFANIA LIMITI: Alla giornalista veniva contestato il reato di cui all’art. 371 bis c.p. per essersi rifiutata di rivelare l’identità della fonte fiduciaria ai pubblici ministeri. La giornalista è stata assolta il 12 gennaio 2018 dal Tribunale Penale di Roma perché il fatto non sussiste.
  • GABRIELE COCCHI: L’11 ottobre 2016 il giornalista era stato querelato per diffamazione a mezzo stampa dall’ex amministratore unico di ATC (l’azienda municipalizzata dei trasporti della Spezia) Renato Goretta, per due articoli scritti pubblicati sul quotidiano online Gazzettadellaspezia.it il 12 luglio e il 23 luglio 2016. Il giornalista è stato prosciolto dall’accusa di diffamazione con ordinanza del GIP di La Spezia in data 11 gennaio 2019.
  • RAFFAELLA COSENTINO: Processo penale pendente presso il Tribunale di Roma, trasferito per competenza territoriale da Crotone in data 11 maggio 2016. La querela è stata proposta da Pasquale Poerio per un articolo pubblicato sul sito dell’Espresso in data 2 ottobre 2015. La giornalista è stata prosciolta dall’accusa di diffamazione con ordinanza del GIP di Roma con provvedimento notificato in data 14 gennaio 2019. Inoltre, Pasquale Poerio è stato denunciato per calunnia nei confronti della giornalista dallo stesso PM romano che ha chiesto l’archiviazione per la diffamazione.
  • GIULIA CERINO: La giornalista è stata querelata per un servizio giornalistico televisivo andato in onda su La7 in data 11 giugno 2015 nell’ambito della trasmissione Announo prodotta dalla società di Michele Santoro. Il servizio ricostruiva, attraverso interviste, la vicenda della morte di Federica Monti, avvenuta per un incidente stradale causato dall’ubriachezza del conducente del mezzo, di ritorno da una serata in discoteca. Il conducente del mezzo è il soggetto che ha proposto querela per diffamazione. La giornalista è stata prosciolta dall’accusa di diffamazione con ordinanza del GIP di Velletri in data 11 marzo 2019.
  • ENRICO FIERRO: Il 18 ottobre 2006 il giornalista è stato querelato per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa dall’allora Parlamentare Europeo in quota UDC Aldo Patriciello per un articolo apparso su L’Unità in data 20 luglio 2006 dal titolo “Carabinieri scoprono tangenti: trasferiti”. Fierro è stato rinviato a giudizio in data 18 marzo 2008 ed è stato poi assolto dal Tribunale Penale di Roma in data 14 gennaio 2013. Ciò nonostante, la parte civile ha presentato appello che è stato fissato per il prossimo 14 dicembre 2018, ma nel frattempo Fierro ha perso la manleva da parte dell’editore de L’Unità. Il 29 ottobre 2019 si è celebrata l’ultima udienza del Giudizio di Appello che è terminato, anche per il Secondo Grado, con una sentenza di assoluzione.
  • CARLO D’ADAMO: Il 1 aprile 2021 il giornalista Carlo D’Adamo, querelato dall’imprenditore emiliano Luca Razzaboni e difeso dallo Sportello Legale di Ossigeno per l’Informazione, è stato assolto dalla Corte di Appello di Bologna. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna a 8 mesi di reclusione. I tre articoli riferivano la vicenda dei fanghi tossici stoccati a San Giovanni in Persiceto (Bologna) pubblicati nel 2014 da Globalist.it
  • FEDERICO MARCONI e PAOLO MARCHETTI: Il 6 luglio 2020 il Tribunale di Roma ha condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, e  Vincenzo Nardulli di Avanguardia Nazionale, riconoscendoli colpevoli di rapina ai danni del giornalista Federico Marconi e del fotografo Paolo Marchetti, aggrediti a Roma il 7 gennaio 2019, al Cimitero del Verano, dove erano stai inviati dal settimanalel’Espresso, per documentare un raduno di militanti di estrema destra per commemorare i morti di Acca Larentia. Federico Marconi e Paolo Marchetti, assistiti in giudizio dall’avvocato Andrea Di Pietro, hanno ottenuto piena giustizia, unitamente al risarcimento del danno. Ossigeno per l’informazione si è inoltre costituito parte civile a tutela della libertà di informazione, gravemente volata dai fatti oggetto del processo.
  • ROSSELLA RICCHIUTI: La giornalista era stata incriminata per un articolo pubblicato sul sito di Ossigeno per l’informazione e sotto indagine della Polizia Postale. Procedeva la Procura di Roma. Alla giornalista venivano contestati i reati di diffamazione, pubblicazione arbitraria di atti coperti dal segreto di indagine e rivelazione del segreto d’ufficio. L’articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2014. Il Gip di Roma il 4 febbraio 2021 ha prosciolto la giornalista dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa che la vedeva imputata assieme a Federica Angeli e 12 giornalisti.
  • CONCITA DE GREGORIO: era stata querelata insieme a Marco Travaglio nel 2008 da Mediaset S.p.A. Già difesa dall’Avv. Andrea Di Pietro, è stata assolta in primo grado dal Tribunale di Roma in data 9 marzo 2015. Il PM non ha impugnato l’assoluzione. Mediaset S.p.A. ha invece impugnato la sentenza di assoluzione e Concita De Gregorio è stata assolta anche nel grado di appello in data 4 maggio 2021.
  • MARILU’ MASTROGIOVANNI: la giornalista si è costituirà parte civile nel processo penale per diffamazione aggravata a carico delle persone che l’hanno insultata e minacciata in occasione della pubblicazione di inchieste giornalistiche che svelavano intrecci sospetti tra esponenti della pubblica amministrazione locale e alcuni soggetti legati alla mafia pugliese. Il procedimento penale pendeva presso il Tribunale Penale di Lecce. Ossigeno per l’Informazione, attraverso l’Avv. Andrea Di Pietro, ha chiesto e ottenuto di costituirsi parte civile nel processo contro gli aggressori della giornalista a tutela dei giornalisti minacciati.
  • STEFANO ORIGONE: La PM Gabriella Dotto aveva incriminato 4 poliziotti del reparto mobile di Genova, accusati di essere gli autori del violento pestaggio del giornalista di Repubblica Stefano Origone, avvenuto in piazza Corvetto il 23 maggio 2019. Origone era stato selvaggiamente picchiato in mezzo agli scontri di quel giorno tra antifascisti e polizia durante un comizio del partito di estrema destra Casapound. Il giornalista ha riportato gravi danni fisici, oltre che morali, destinati a restare permanenti, nonostante i molteplici interventi chirurgici subiti. Ossigeno è comparso in Tribunale accanto a Stefano Origone al fine di costituirsi parte civile per stigmatizzare l’ennesimo atto di violenza subito da un giornalista durante il suo lavoro. I quattro poliziotti sono stati condannati in data 10 febbraio 2021 e il giornalista ha ottenuto piena giustizia, unitamente al risarcimento del danno.
  • VANESSA VALVO: La giornalista freelance Vanessa Valvo, querelata per diffamazione a mezzo stampa da un parroco che era presidente della Cooperativa Sociale di Novara, è stata prosciolta il 26 gennaio 2022 dal Tribunale di Biella a seguito del ritiro della querela in cambio del pagamento di una somma simbolica. E’ stato prosciolto anche il giornalista Attilio Mattioni, all’epoca direttore responsabile del settimanale “L’Altomilanese” che nel 2015 aveva pubblicato i due articoli firmati da Vanessa Valvo, all’origine della querela. Ossigeno aveva deciso di fornire assistenza legale gratuita alla giornalista. Il caso riguardava la pubblicazione di due articoli pubblicati il ​​16 e 30 gennaio 2015 ritenuti offensivi della reputazione della Cooperativa Sociale “Multidea”, con sede a Novara. Gli articoli incriminati raccontavano la perquisizione che i carabinieri avevano effettuato nella sede della Cooperativa e dei possibili collegamenti con una delle più importanti inchieste giudiziarie italiane degli ultimi anni (Mafia Capitale). Ossigeno, dopo aver esaminato le carte del processo insieme al team legale, aveva riscontrato che quanto scritto dal giornalista era basato su fatti veri.
  • RITA PENNAROLA: Causa civile pendente presso il Tribunale di Roma. Il primo grado è terminato con condanna della Pennarola al risarcimento del danno in data 9 giugno 2016. È stato presentato appello con richiesta di sospensiva. La citazione a giudizio è stata proposta dal magistrato Francesco Verusio per un articolo pubblicato sul periodico La voce delle voci nell’aprile del 2012. In data 9 settembre 2022 la Corte di Appello di Roma ha confermato la condanna in primo grado. La giornalista ha deciso di non presentare Ricorso in Cassazione.
  • LORENZO BAGNOLI: il giornalista è stato prosciolto in data 21 aprile 2020 dal GIP di Roma, Ezio Damizia, che ha archiviato la querela per diffamazione a mezzo stampa presentata da Angelo Antonio Toriello contro l’allora direttore del settimanale L’Espresso, Tommaso Cerno, e i giornalisti di inchiesta Craig Shaw, Lorenzo Bagnoli e Lorenzo Bodrero, autori di un articolo su L’Espresso pubblicato il 28 luglio 2016. L’articolo parlava delle attività del querelante, un  personaggio all’epoca discusso per le sue singolari attività in ambito diplomatico e imprenditoriale. L’articolo dal titolo “Intrighi internazionali, Imbroglio all’ONU”, era un’inchiesta giornalistica avente ad oggetto vicende di innegabile interesse pubblico. La pubblicazione era stata preceduta da un lungo e scrupoloso lavoro di ricerca e incrocio delle fonti, sia dichiarative che documentali, da parte dei tre giornalisti indagati.
  • COSIMO CARIDI: Il 28 marzo 2022 il giornalista freelance Cosimo Caridi è stato prosciolto dal GIP di Roma Dottor Arturi  che ha emesso Decreto di archiviazione. Nel 2019 era stato denunciato per interruzione di pubblico servizio dagli agenti della polizia municipale di Roma perché aveva filmato un loro intervento in pubblico e aveva rifiutato di cancellare le immagini che aveva registrato. Il video cronista aveva ricevuto solidarietà sia da numerosi suoi colleghi sia dalle istituzioni di categoria dei giornalisti. Il 10 dicembre 2019 Cosimo Caridi si trovava a Roma, in pieno centro, e si accorgeva che alcuni agenti della polizia municipale stavano effettuando il fermo di un ambulante straniero, che era caduto a terra nel tentativo di allontanarsi. Il cronista accendeva la telecamera e iniziava a riprendere la scena tenendosi a distanza. La sua presenza con la telecamera in mano però infastidiva gli agenti. In seguito i due vigili lo portavano in caserma, in Campidoglio, dove veniva trattenuto per oltre due ore e veniva formalizzata la denuncia contro di lui per il reato di interruzione di pubblico servizio. E’ stato assistito in Giudizio dall’Avv. Andrea Di Pietro e le spese legali sono state sostenute da IL FATTO QUOTIDIANO che si è offerto di sostenere il caso.
  • KELLY DUDA: il giornalista americano Kelly Duda era imputato del reato di oltraggio ad un magistrato in udienza in quanto, sentito come testimone nell’ambito del processo celebrato a Napoli sullo scandalo del sangue infetto a carico di Duilio Poggiolini e alcuni ex manager del gruppo Marcucci (tutti assolti), alla fine della testimonianza si sarebbe avvicinato al PM pronunciando un commento sul suo comportamento in udienza che è stato ritenuto offensivo dal PM stesso. In data 19 dicembre 2022 il Tribunale Penale di Roma ha assolto Kelly Duda con la formula perché “il fatto non costituisce reato”, accogliendo così le tesi del difensore Avv. Andrea Di Pietro.
  • MAURO D’AGOSTINO (2): La Brioni S.p.A. e Roman Style, a fronte di una inchiesta giornalistica curata dal redattore D’Agostino su vicende legate alla gestione societaria, hanno presentato querela contro D’Agostino per aver pubblicato documenti riservati che dimostravano l’esistenza di premi per la produzione in favore della dirigenza Brioni nonostante la sofferenza economica e occupazionale della società. Nel processo penale, celebrato a Pescara il giornalista era accusato di aver violato la segretezza dei documenti contabili delle due società e di aver violato la privacy dei dirigenti della Brioni. In data 30 novembre 2022 il Tribunale Penale di Pescara ha assolto Mauro D’Agostino per entrambe le accuse con formula piena.
  • GRETA BECCAGLIA: presso il Tribunale di Firenze, il 20 dicembre, si è celebrato il Giudizio Abbreviato a carico dell’uomo che il 27 novembre 2021, a Empoli, molestò sessualmente la giornalista fiorentina Greta Beccaglia mentre lei, con il microfono in mano, commentava in diretta televisiva l’esito di una partita di calcio. Ossigeno per l’Informazione ha presentato la richiesta di costituirsi di parte civile, a fianco della giornalista. Analoga istanza hanno presentato l’Ordine dei Giornalisti e il sindacato dei giornalisti. La giornalista ha ottenuto piena giustizia, unitamente al risarcimento del danno, in quanto il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità penale dell’uomo che l’aveva molestata, condannandolo alla pena di un anno e sei mesi di reclusione.
  • FILIPPO MELE: Ossigeno per l’informazione, in collaborazione con Media Defence, ha assunto la difesa per il giudizio di appello del giornalista freelance Filippo Mele, condannato in primo grado al risarcimento del danno insieme ad altri colleghi e testate giornalistiche, fra cui Corriere della Sera e Repubblica. Il giornalista era accusato di diffamazione in danno dei genitori di una ragazza venuta a mancare in circostanze tragiche e non completamente chiare, nel 1988. E’ stato difeso in giudizio dall’Avv. Andrea Di Pietro e dal collega Francesco Mele. Il 4 aprile 2023 le parti hanno deciso di transigere la causa in Appello con rinuncia alle pretese risarcitorie in cambio della pubblicazione di un articolo di chiarimento da parte di Filippo Mele e al pagamento di una piccola somma di denaro.

 

PROCESSI PENDENTI:

 

  • LIRIO ABBATE: Causa civile pendente presso il Tribunale di Roma contro un esponente della Camera Penale di Roma. La citazione a giudizio è stata presentata dall’Avv. Giovanni Pagliarulo per un post su facebook pubblicato in data 14 ottobre 2015. Ad agosto 2020 è giunta la notizia della condanna in primo grado di Lirio Abbate. Il giornalista ha presentato atto di appello, non condividendo le ragioni che hanno indotto il Tribunale Civile di Roma a riconoscerlo colpevole di diffamazione.
  • MAURO D’AGOSTINO: La Brioni S.p.A. e Roman Style, a fronte di una inchiesta giornalistica curata dal redattore D’Agostino sulla gestione societaria a danno dei dipendenti, ha presentato querela in sede penale contro D’Agostino e causa civile contro lo stesso redattore, contro il direttore Silvio Aparo e contro l’editore di corrierequotidiano.it.
  • RAFFAELLA FANELLI (2): la giornalista è stata querelata dalla nota criminologa Dr.ssa Bruzzone e dall’Avv. Galoppa per alcune sue dichiarazioni rilasciate al conduttore Liorni in data 14 dicembre 2016 durante la trasmissione “La Vita in Diretta” trasmessa da Rai 1.
  • SANDRA AMURRI: Il 30 aprile 2012 Sandra Amurri è stata condannata per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del PM Dr. Lorenzo Matassa per un articolo pubblicato sull’Unità in data 3 dicembre 2006 dal titolo: “Patacche e rimborsi d’oro: il “teatro” di Scaramella”. Ossigeno per l’Informazione ha assunto la difesa in giudizio della giornalista in vista del grado di appello non ancora celebrato.
  • ROS BELFORD: a dicembre 2018 la giornalista inglese è stata querelata dal Sindaco di Agrigento Lillo Ferreto per una recensione non gradita della città siciliana pubblicata sulla nota guida turistica Rough Guide pubblicata in Italia dalla Feltrinelli.
  • MARCO D’AGUANNO: In data 29 ottobre 2018 (sentenza depositata il 28 dicembre 2018) i presunti aggressori del video reporter Marco D’Aguanno sono stati assolti con formula dubitativa dal Tribunale Penale di Cassino. Dopo il primo grado il giornalista si è rivolto ad Ossigeno per l’Informazione per la proposizione dell’atto di impugnazione. L’Avv. Di Pietro ha depositato l’appello in data 11 febbraio 2019.
  • RAFFAELLA FANELLI (3): la giornalista è stata querelata dal noto serial killer Marco Bergamo (deceduto il 17 ottobre 2017) per un articolo apparso sul settimanale OGGI in data 26 maggio 2016 con cui riportava le dichiarazioni di Maurizia Mazzotta, la mamma della prima vittima, Marcella Casagrande, uccisa a coltellate a soli 15 anni. Secondo il serial killer l’intervista incriminata avrebbe compromesso la sua scarcerazione, all’epoca imminente. Il procedimento penale pende presso il Tribunale Penale di Milano.
  • LORENZO TONDO: Il giornalista corrispondente del The Guardian ha ricevuto una richiesta di risarcimento danni in sede civile da parte del PM Calogero Ferrara per un post pubblicato sulla sua pagina Facebook dove commentava le parole del PM stesso pronunciate contro la stampa che gli aveva mosso critiche per la gestione del caso “Mered”. Il processo ha poi effettivamente stabilito che il soggetto arrestato dal PM era stato in realtà vittima di uno scambio di persona con uno dei più pericolosi trafficanti di uomini al mondo. Il PM avrebbe detto che i giornalisti, che avevano accusato la procura di aver catturato la persona sbagliata, avrebbero portato avanti una campagna di stampa per coprire il vero trafficante. La notizia, riportata da la Repubblica, fu successivamente corretta dallo stesso Ferrara che sosteneva come l’attacco si riferisse alla giornalista e collaboratrice del The Guardian Meron Estefanos. Secondo Ferrara, Tondo avrebbe dovuto verificare la notizia de la Repubblica prima di pubblicarla sul suo profilo Facebook privato. Tondo, che per primo aveva sollevato il caso dello scambio di persona, era stato già oggetto di numerosi attacchi da parte della Procura di Palermo, che nel 2017 aveva anche intercettato alcune conversazioni telefoniche tra il cronista e una sua fonte.
  • FEDERICO MARCONI e PAOLO MARCHETTI (2): Il 6 luglio 2020 il Tribunale di Roma ha condannato Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, e Vincenzo Nardulli di Avanguardia Nazionale a cinque anni e sei mesi di reclusione, ritenendoli colpevoli di rapina aggravata ai danni dei due giornalisti Federico Marconi e Paolo Marchetti. Ossigeno continuerà a occuparsi, con l’avvocato Andrea Di Pietro, della difesa dei due giornalisti ora vittime anche del reato di calunnia. Il reato è scaturito da due querele per diffamazione che Vincenzo Nardulli ha presentato il giorno dopo che l’Espresso aveva pubblicato i resoconti dei fatti accaduti al Verano il 7 gennaio 2019. La verità dei fatti narrati dalle due vittime Marconi e Marchetti e divulgati dall’Espresso è stata ora certificata dalla pesante condanna di primo grado per il reato di rapina. Ossigeno, oltre a fornire difesa legale gratuita ai due giornalisti, si costituirà parte civile in modo autonomo e diretto per tutelare e difendere la libertà di stampa.
  • MARIA FERRANTE: La direttrice del portale aggregatore di notizie dedicate alla ripubblicazione di notizie di interesse per gli italiani residenti all’estero, è stata condannata in primo grado il 27 ottobre 2020, insieme agli intervistati, per diffamazione che sarebbe stata commessa attraverso la pubblicazione di un Comunicato molto critico nei confronti del Console Generale d’Italia a Marsiglia che aveva chiesto 50.000,00 di risarcimento. I fatti: il 17 gennaio 2017 è stato organizzato a Marsiglia un “rassemblement pacifique” sia del Comites, organo di rappresentanza degli italiani all’estero in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche consolari, sia degli italiani residenti a Marsiglia. Volevano protestare pacificamente contro il Console Generale d’Italia a Marsiglia contro alcuni suoi provvedimenti e atteggiamenti che avevano creato molto malcontento tra gli espatriati italiani. Il Comunicato che ne è seguito è stato ritenuto diffamatorio in primo grado e la Direttrice Ferrante si è rivolta a Ossigeno per l’Informazione per la presentazione dell’Appello, che è stato depositato in data 21 aprile 2021.
  • FABIO BUTERA: Ossigeno assiste in Giudizio il giornalista freelance Fabio Butera, accusato di diffamazione per aver pubblicato un post sulla sua pagina Facebook criticando un articolo di cronaca del giornalista Valentino Gonzato dal titolo: “I richiedenti asilo vogliono avere Sky (Pay-TV), scatta la protesta”, pubblicato poco prima sul sito web del “Giornale di Vicenza”. Fabio Butera stentava a credere che questa richiesta dei richiedenti asilo fosse vera. Chiedeva pertanto conferma alla Questura, alla Prefettura e allo stesso autore dell’articolo, senza ottenere alcuna conferma convincente. E così Butera ha fornito nel suo post un resoconto dell’esito infruttuoso della sua ricerca e criticando il collega per il suo articolo. La questione divenne immediatamente di interesse nazionale e politico. La stampa e la politica hanno preso posizione perché i migranti sono stati descritti in modo odioso. Ora, Fabio Butera era stato citato in giudizio per i danni per diffamazione dal giornalista del “Giornale di Vicenza” Valentino Gonzato. Fabio Butera è ora quindi sotto processo civile che è iniziato giovedì 24 giugno 2021 presso il Tribunale Civile di Verona, dove è difeso dall’avvocato Andrea Di Pietro.
  • PAOLO CUCCHIARELLI: Loredana, Alessandro e Marco Fachini, eredi di Massimiliano Fachini, morto il 3 febbraio 2000, hanno avviato un’azione civile il 28 giugno 2021 contro Paolo Cucchiarelli, noto ed apprezzato giornalista investigativo. La causa civile è iniziata con un procedimento di mediazione avanti l’Ordine Forense di Civitavecchia, volto ad ottenere il risarcimento del danno che sarebbe stato causato da dichiarazioni, ritenute gravi e diffamatorie, scritte nel libro di inchiesta giornalistica intitolato “Ustica e Bologna, attentato all’Italia” pubblicato a giugno 2020 in occasione del quarantesimo anniversario della strage di Ustica. L’azione riguarda anche la casa editrice La Nave di Teseo. Ossigeno ha assunto la difesa dell’autore Paolo Cucchiarelli rappresentato dall’avvocato Andrea Di Pietro, in quanto l’Osservatorio ritiene vessatoria e temeraria tale richiesta di risarcimento.
  • ROSSELLA PUCCIO: Ossigeno per l’Informazione supporterà la difesa e l’assistenza legale della giornalista freelance Rossella Puccio, rappresentata dall’Avv. Andrea Di Pietro, aggredita il 15 agosto 2020 da un folto gruppo di persone. Il grave attacco è avvenuto mentre la giornalista riportava un intervento dei carabinieri per liberare la spiaggia di Punta Barcarello dalle tende installate in violazione dei divieti anti Covid. È stata colpita con calci, pugni e testate in faccia, mentre le persone che hanno assistito agli eventi sono rimaste indifferenti. Le persone che hanno assistito alle violenze non hanno preso le difese del giornalista, rifiutandosi anche di intervenire. I Carabinieri sono arrivati ​​provvidenzialmente e hanno salvato la giornalista e la sua amica, aggredita anche lei dopo aver tentato di difendere Rossella Puccio. Il processo penale contro gli aggressori inizierà a gennaio.
  • FEDERICO MARCONI e PAOLO MARCHETTI (3): Nel 2021 i neofascisti di Forza Nuova Giuliano Castellino e Vincenzo Nardulli hanno impugnato la sentenza di primo grado in cui sono stati condannati a 5 anni e mezzo di reclusione per i reati di rapina e lesioni ai danni dei giornalisti Federico Marconi e Paolo Marchetti. L’Avv. Andrea Di Pietro, che ha rappresentato i giornalisti nel processo di primo grado, continuerà a rappresentarli anche nel giudizio di appello. I due giornalisti dell’Espresso sono stati aggrediti fisicamente mentre denunciavano un evento fascista nel cimitero monumentale del Verano a Roma il 7 gennaio 2019. Ossigeno è stato anche ammesso a intervenire in proprio nel processo in difesa del diritto alla libertà di espressione. Questo processo penale ha una grande rilevanza nazionale ed è importante continuare ad assistere gratuitamente i due giornalisti per mantenere alta l’attenzione del pubblico sulla questione dei reati contro i giornalisti.
  • ANGELO DEL LUPO+2: Una società privata che gestisce in appalto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per il Comune di Vasto ha citato in giudizio per diffamazione a mezzo stampa il mensile “Vasto Domani – Giornale degli abruzzesi nel mondo”, chiedendo 250mila euro di danni. Il periodico ha una lunga storia ed è diffuso in Abruzzo fra gli abitanti di Vasto (Chieti) e dintorni e, in abbonamento, agli emigrati sparsi nel mondo. Il settimanale Vasto Domani, nell’inserto allegato  al numero di gennaio 2020 ha ricostruito in modo approfondito la vicenda della cessione delle quote del Comune nella società per la raccolta dei rifiuti, questione di indubbio interesse pubblico che ha fatto discutere i cittadini di Vasto, città di 41mila abitanti in provincia di Chieti. L’ing. Angelo Del Lupo, autore di quella che è una una vera e propria analisi tecnica, fatta con competenza della materia, intorno a fatti oggettivi e a dati contabili, ha fatto una serie di considerazioni critiche sull’inopportunità e le modalità con cui l’Amministrazione Comunale ha condotto l’operazione. Il Processo Civile è in corso.
  • ALESSIO VISCARDI: l’8 maggio 2019 a Roma, nel quartiere di Casal Bruciato, il giornalista Alessio Viscardi ha documentato con un articolo e un video le proteste di un gruppo di persone che hanno manifestato contro la consegna di una casa popolare assegnata a una famiglia non italiana. Un anno dopo una delle persone ritratte nel video, un militante di Casa Pound, ha presentato querela per diffamazione contro il giornalista. Il video mostra scene di forte protesta contro i componenti della famiglia assegnataria e le forze dell’ordine schierate per proteggere i nuovi inquilini. I manifestanti rivolgono insulti e minacce sia agli assegnatari che alle forze dell’ordine. Una voce fuori campo incita addirittura a stuprare la donna a cui è stato assegnato l’alloggio popolare.
  • SARA MANISERA: a settembre 2022 gli amministratori del Comune di Abbiategrasso, che fa parte della Città Metropolitana di Milano, con una delibera della Giunta, hanno incaricato un avvocato di presentare una denuncia-querela per diffamazione aggravata contro la giornalista freelance Sara Manisera, perché avrebbe accostato il nome del Comune a vicende di mafia, in un discorso da lei pronunciato l’ 8 giugno 2022, a Cutro, in provincia di Crotone, durante un incontro pubblico in occasione del Premio Nazionale Giovani ‘Diego Tajani’. La giornalista si è detta sconcertata dalla querela. Ha chiarito pubblicamente che con le sue parole non intendeva formulare nessuna accusa contro gli amministratori di Abbiategrasso e ha aggiunto che ha usato la parola “Comune” per indicare il territorio comunale. Per difendersi dalle accuse, che ritiene immotivate, ha chiesto l’assistenza di Ossigeno per l’informazione.
  • FABRIZIO DELL’ORSO: Ossigeno per l’informazione ha accolto la richiesta di difesa legale del giornalista Fabrizio Dell’Orso, che sta affrontando un processo penale per diffamazione a mezzo stampa derivante da una querela di Andrea Ceccherini, fondatore dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Ceccherini  accusa Fabrizio Dell’Orso di aver danneggiato la sua reputazione con la pubblicazione in inglese, sul blog Italian4journalist’ Mag-Zine,di un’inchiesta giornalistica che valuta negativamente i risultati conseguiti dall’Osservatorio fondato da Ceccherini con l’iniziativa  “Il Quotidiano in Classe”. Si tratta, per l’appunto di un blog, che in quanto tale non ha un direttore responsabile, né un “direttore della pubblicazione” identificabile in Fabrizio Dell’Orso. Quella tradotta in inglese e ripubblicata da “Italian4journalist’ Mag-Zine” è l’inchiesta firmata dal giornalista Claudio Gatti pubblicata da “Il Venerdì” di Repubblica, il 16 Marzo 2018.

BONUS DI OSSIGENO 2022 (CONTRIBUTO ALLE SPESE LEGALI):

1) De Cristofaro (dettagli qui)

2) Leoni (dettagli qui)

3) Rozzino (dettagli qui)

4) Rubino (dettagli qui)

5) Mastrogiovanni (dettagli qui)

6) Cavallo e Finizio (dettagli qui)

BONUS DI OSSIGENO 2021 (CONTRIBUTO ALLE SPESE LEGALI):

1) Fabio Di Chio (dettagli qui)

2) Dania Mondini e Claudio Loiodice (dettagli qui)

3) Angela Baglioni (dettagli qui)

4) Angelo Di Natale (dettagli qui)

5) Natale Salvo (dettagli qui)

6) Nazareno Di Noi (dettagli qui)

BONUS DI OSSIGENO 2020 (CONTRIBUTO ALLE SPESE LEGALI):

1) Paolo Sarandrea (dettagli qui)

2) Adelina Mandara (dettagli qui)

3) Mariano Giustino (dettagli qui)

4) Maria D’Amico (dettagli qui)

5) Stefano Origone (2) (dettagli qui)

6) Rita Pennarola (2) (dettagli qui)

7) Marco Pastore (dettagli qui)

8) Giorgio Santoriello (dettagli qui)

 

BONUS DI OSSIGENO 2019 (CONTRIBUTO ALLE SPESE LEGALI):

1) Roberto La Pira (dettagli qui)

2) Giuditta Mosca (dettagli qui)

3) Vincenzo Carriero

4) Andrea Cinquegrani (dettagli qui)

5) Andrea Palladino (dettagli qui)

6) Giovanni Coviello (dettagli qui)

7) Paolo Marchetti (dettagli qui)

8) Federica Angeli (dettagli qui)