Giornalisti uccisi. Enzo Baldoni fu rapito e ucciso barbaramente 21 anni fa in Iraq. Chi era
Su Ossigeno-Cercavano la verità la sua storia. Era un pubblicitario affermato con la passione dei reportage in zone di guerra, tuttora consultabili
OSSIGENO 26 agosto 2025 – Ventuno anni fa, il 26 agosto 2004 Enzo Baldoni, pubblicitario e cronista freelance con la passione dei reportage nelle zone di guerra, fu ucciso in Iraq. Aveva 54 anni. Era entrato in iraq con con un accredito stampa del settimanale italiano Diario. Cinque giorni prima era stato rapito lungo la strada tra Najaf e Bagdad da una organizzazione probabilmente collegata con Al Quaeda. Per la sua liberazione, i sequestratori avevano chiesto al governo italiano il ritiro dal territorio iracheno delle truppe italiane impegnate nella missione Antica Babilonia, autorizzata dall’ONU al termine della seconda Guerra del Golfo. Avevano dato un ultimatum di 48 ore. A nulla valsero le richieste di clemenza dei familiari. Enzo Baldoni fu ucciso. La sua esecuzione fu filmata. Il video fu inviato alla tv satellitare del Qatar, Al Jazeera. Le responsabilità della sua uccisione non sono state accertate.
La sua storia è ricostruita da Ossigeno su Cercavano la verità (giornalistiuccisi.it), l’archivio online che raccoglie la documentazione relativa alle storie dei trenta giornalisti italiani uccisi da mafie, terrorismo e in zone di guerra e crisi. LEGGI
CHI ERA – Enzo Baldoni si trovava a Bagdad per realizzare un reportage, come aveva fatto in vari paesi dell’Europa, dell’Asia e del Sud America.. Pubblicava sul suo blog Bloghdad ciò che osservava e i suoi interrogativi: nelle pagine tutt’ora consultabili online (su enzobaldoni.com) si alternano la cronaca e le dichiarazioni del suo impegno per aiutare la popolazione civile. In Iraq si impegnò anche come volontario della Croce Rossa.
Nato a Città di Castello (Perugia), divenuto un copywriter affermato, in età adulta, per passione, si era avvicinato al giornalismo.
IL BLOG – Ossigeno invita a leggere su www.giornalistiuccisi.it il racconto, firmato con lo pseudonimo Zonker, che Enzo Baldoni scrisse il 15 agosto 2004, pochi giorni prima di essere rapito e ucciso. Il giornalista racconta la prima volta in cui si trovò davanti a un bradley, un carro armato americano. In quelle ore gli americani stavano accerchiando Bagdad. Baldoni e altri volontari stavano trasportando un carico di medicinali. Nei paraggi si sentivano raffiche e colpi di mortaio. Credeva che quel bradley non lo avrebbe risparmiato, invece lo fece. Alla vista del carro armato il pensiero di Baldoni andò al suo collega e amico Raffaele Ciriello, il reporter italiano ucciso due anni prima, il 31 marzo 2002, a Ramallah, in Cisgiordania, crivellato da una raffica di pallottole, mentre stava documentando un rastrellamento eseguito dall’esercito di Tel Aviv.
Vedi il Pannello della Memoria di Ossigeno (vedi)


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