Lo Sportello legale aiuta Michele Giuli querelato dall’ENI per un video su Youtube
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Insegna storia e filosofia. E’ sotto processo da due anni per aver criticato le politiche di approvvigionamento energetico dell’azienda petrolifera di stato
OSSIGENO 3 novembre 2025 – Lo Sportello di Assistenza Legale di Ossigeno, che opera in collaborazione con Media Defence a sostegno di giornalisti, blogger e altri soggetti colpiti da querele temerarie, SLAPP e altre ritorsioni, che si trovano a difendersi da soli vedi ha concesso a Michele Giuli un contributo in denaro a copertura delle spese legali sostenute per difendersi da una querela per diffamazione che appare infondata, in relazione a un intervento su Youtube. In questo testo, scritto per Ossigeno, Michele Giuli ricostruisce la vicenda e ringrazia Ossigeno.
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Mi chiamo Michele Giuli. Insegno Filosofia e Storia nella scuola pubblica. Sono una persona impegnata a difendere l’ambiente. Fra l’altro, in questa veste cerco di segnalare come alcuni settori dell’apparato pubblico, con i loro comportamenti, contraddicono la volontà di operare in modo equo e rispettoso dei piani per la riduzione dell’inquinamento e del cambiamento climatico.
Io lo faccio disinteressatamente, per far crescere la consapevolezza del problema. Perciò uso espressioni molto esplicite, ma mi mantengo sempre nei limiti della libertà di critica e di espressione, esercito un diritto che lo consente a chi partecipa al dibattito pubblico e vuole chiamare le cose con il loro nome.
Tuttavia per alcune di queste critiche sono stato querelato dall’ENI S.p.A e sono sotto processo da due anni. Ora devo difendermi. Ringrazio Ossigeno per l’Informazione che ha deciso di sostenermi concedendomi un contributo in denaro per le affrontare le spese legali. Quando ci si trova nella mia situazione è importante avere un sostegno finanziario come questo, oltre a quello umano e solidale che ricevo da tanti altri.
Di cosa sono accusato? Ho parlato, in un video di un minuto e quaranta secondi del modo discutibile, dal mio punto di vista, con cui l’ENI porta avanti da anni le politiche energetiche dell’Italia, sfruttando le risorse di alcuni Paesi africani come la Nigeria e il Mozambico. Per motivare le mie critiche ho citato solo fatti verificabili.
L’ENI si è risentita e ha reagito con un’azione legale. Perciò adesso io – un insegnante che esprime critiche esplicite e motivate – mi devo difendere davanti a un giudice dalle accuse di un colosso economico. Per farlo devo avere un avvocato, devo sostenere delle spese. Per fortuna Ossigeno mi aiuta. Questa è una battaglia impari, ma credo di poterla vincere. ASP


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