Il Medio Oriente di 45 anni fa dove sparirono i giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni
A Beirut indagavano su un traffico internazionale di armi. Ossigeno ripropone l’intervista a un sacerdote cattolico testimone della repressione del popolo palestinese
OSSIGENO 1 settembre 2025 – I giornalisti Graziella De Palo, 24 anni, e Italo Toni, 50 anni scomparvero nel nulla in Libano 45 anni fa, il 2 settembre del 1980. Sulla loro sorte non si è mai saputo nulla. Sulle indagini hanno pesato gli interessi dell’Italia in Medio Oriente e il segreto di stato apposto dal governo e solo parzialmente rimosso pochi anni fa. I due giornalisti erano arrivati a Beirut al termine di un viaggio attraverso la Siria. Erano ospiti di Al Fatah. Stavano indagando su un traffico di armi in cui erano coinvolti l’Italia e il Libano. Graziella De Palo, scriveva per il quotidiano Paese Sera e per la rivista l’Astrolabio; Italo Toni era un esperto di questioni mediorientali e collaborava con diverse testate. La vicenda della loro scomparsa è ancora avvolta nel mistero per questo si rinnova anche quest’anno l’appello per la verità e la giustizia. Secondo la versione di un testimone, Graziella stava raccogliendo informazioni anche sull’ipotesi di un coinvolgimento dei palestinesi nella strage terroristica compiuta alla stazione di Bologna un mese prima, il 2 agosto 1980. L’ipotesi più accreditata è che siano stati rapiti e uccisi. I loro corpi non sono mai stati ritrovati.
La loro storia, con testimonianze e documentazione, è ricostruita sul sito di Ossigeno per l’informazione “Cercavano la verità” www.giornalistiuccisi.it (Leggi la storia di Graziella e la storia di Italo). I loro volti sono raffigurati nel Pannello della memoria dei trenta giornalisti uccisi (vedi) che si trova a Roma, alla Casa del Jazz, accanto alla stele con i nomi di 900 vittime innocenti delle mafie. Il Pannello è esposto in numerosi altri luoghi in Italia.
IL DRAMMA PALESTINESE – Questo quarantacinquesimo anniversario cade mentre a Gaza divampa il conflitto israeliano-palestinese e altri giornalisti vengono uccisi. Per questo Ossigeno, insieme a oltre 150 media di 50 paesi ha aderito il 1° settembre 2205 alla campagna per chiedere a Israele di proteggere i cronisti e lasciare entrare nella Striscia di Gaza gli inviati stranieri (leggi).
In questo contesto è interessante rileggere l’intervista che Graziella De Palo, in quell’estate del 1980, rivolse a monsignor Ibrahim Ayad, un sacerdote cattolico libanese, militante al fianco del popolo palestinese. Graziella voleva raccontare il loro dramma. Tra le altre cose gli chiese quali fossero le condizioni dei detenuti politici palestinesi tenuti prigionieri in Israele. «Meno di un mese fa – gli disse Monsignor Ayad – un ragazzo palestinese, Jacob Sciomali, che era in prigione per aver lanciato un sasso contro un veicolo militare israeliano, è stato percosso a morte. E la sua famiglia è stata presa e abbandonata nel deserto». E ancora: «Gli israeliani hanno mandato i loro elicotteri a seminare defolianti per distruggere i raccolti di quattro villaggi vicino a Hebron. Con i bulldozer hanno distrutto alberi e vigneti, per affamare i palestinesi e costringerli ad andarsene».
Ossigeno pubblica su www.giornalistiuccisi.it il capitolo 5 del libro di Nicola De Palo “Omicidio di Stato” che ripercorre questa vicenda e i preparativi del viaggio in Libano, che sarebbe costato la vita a Graziella e Italo. “Se fossero ancora vivi la loro voce si leverebbe forte in difesa delle vittime di tutti i conflitti, in difesa della pace e della convivenza tra tutti i popoli della Terra”, dice a Ossigeno Nicola De Palo. LEGGI
INIZIATIVE A SASSOFERRATO – Per ricordare i due giornalisti, il 6 settembre 2025 i comitati di Articolo 21 Alte Marche e Alta Umbria, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Sassoferrato, promuovono due iniziative. Alle ore 16:00, presso il parco intitolato ai giornalisti si terrà una conferenza alla quale parteciperanno, tra gli altri, Umberto Alpi, cugino di Ilaria, e il giornalista Andrea Vianello. Alle ore 21:00, in piazza Matteotti, è in programma un concerto dell’orchestra multietnica di Arezzo (approfondisci). GPA


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