Memoria

Mauro De Mauro. 55 anni di mistero sul giornalista dell’Ora scomparso a Palermo

Non è stato mai accertato come e perché fu sequestrato e forse ucciso. La sua storia su “Cercavano la verità” 

OSSIGENO 15 settembre 2025 – Dopo 55 anni la scomparsa del giornalista de L’Ora di Palermo Mauro De Mauro, avvenuta il 16 settembre 1970 a Palermo, è ancora avvolta nel più fitto mistero ma non è stata dimenticata dai suoi colleghi che anche quest’anno ricordano il triste anniversario chiedendo di fare di più per scoprire la verità.

Quel giorno, dopo una giornata di lavoro alla redazione dell’Ora in Via Mariano Stabile, Mauro De Mauro si era avviato per rientrare a casa, in via delle Magnolie. Sua figlia Franca era nell’atrio del palazzo, lo vide arrivare in auto e attese che la raggiungesse per entrasse insieme in ascensore. Ma suo padre invece risalì sulla sua machina e ripartì. Ebbe l’impressione che in auto ci fossero altre persone. Ma non potè accertarlo né al padre perché da quel momento né lei né nessun altro ha più visto Mauro De Mauro, vivo o morto. Sono state svolte molte indagini nessuna ha portato a scoprire qualcosa di certo. La pista mafiosa portò alla incriminazione del capo di Cosa Nostra Totò Riina, che però nel 2015 fu assolto con sentenza definitiva.

Ossigeno ricorda Mauro De Mauro nel suo Pannello della Memoria (vedi) che ritrae i volti e i nomi dei trenta giornalisti uccisi perché “cercavano la verità”, che si trova a Roma, alla Casa del Jazz, accanto alla stele con i nomi di 900 vittime innocenti delle mafie. Il Pannello è esposto in numerosi altri luoghi in Italia. Una pagina, con documentazione e testimonianze raccolte da Ossigeno, è dedicata a Mauro De Mauro sul sito www.giornalistiuccisi.it dove sono riassunti tutti gli interrogativi sulla sua scomparsa e i tentativi di scoprire la verità.

A PALERMO Mauro De Mauro viene ricordato martedì 16 settembre, alle 9,30 in viale delle Magnolie, dove scomparve e dove una targa lo ricorda, davanti al numero civico 58. L’iniziativa è a cura di Assostampa Sicilia in collaborazione con il Gruppo cronisti siciliani, Gruppo giornalisti pensionati, l’Associazione nazionale magistrati. (Leggi i dettagli)

IL MISTERO E LE IPOTESI – Nel corso degli anni molte testimonianze hanno fatto sapere che Mauro De Mauro aveva riferito confidenzialmente che stava lavorando a un grande scoop che, a suo dire, avrebbe scosso l’opinione pubblica. Si sa anche che, fra le altre cose, Mauro De Mauro stava indagando sulla tragica e tuttora misteriosa morte del presidente dell’ENI  Enrico Mattei. Lo faceva su incarico del regista Francesco Rosi che stava preparandosi a girare il celebre film sugli ultimi giorni del presidente dell’ENI, trascorsi in Sicilia. Una delle ipotesi investigative sulla scomparsa del giornalista era legata proprio a quelle sue ricerche sulla morte di Mattei, all’ipotesi che egli avesse scoperto responsabilità della mafia nel sabotaggio dell’aereo su cui viaggiava Mattei. Altre indagini hanno seguito la pista del Golpe Borghese, un tentativo di presa del potere con la forza che fu avviato effettivamente il successivo dicembre e interrotto dopo il primo movimento di truppe. Mauro De Mauro forse lo sapeva e due mesi prima voleva farlo sapere a tutti. Un’altra delle piste che fu seguita senza successo fu quella di uno scoop sul traffico di stupefacenti.

CHI ERA – Come raccontail sito “Cercavano la verità” www.giornalistiuccisi.it, De Mauro era un cronista, una grande firma del giornale L’Ora. Aveva 49 anni. Si era affermato trattando i principali casi di cronaca nera del suo tempo. Prima di trasferirsi all’Ora di Palermo, aveva lavorato per altri giornali siciliani, fra cui II Tempo di Sicilia e Il Mattino di Sicilia. Nato a Foggia, in Puglia, da giovane si era arruolato come volontario nella Decima Mas e nei giorni della Liberazione fu imprigionato e poi processato, ma assolto per insufficienza di prove e infine prosciolto in Cassazione.

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