Ossigeno: Regione Lazio apra Sportello per segnalare intimidazioni ai giornalisti
La proposta riproduce il modello della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti
OSSIGENO 4 novembre 2025 – Nel corso dell’audizione che si è svolta il 3 novembre 2025 presso la Commissione di vigilanza sul pluralismo dell’informazione della Regione Lazio, presieduta da Claudio Marotta e convocata dopo l’allarme suscitato dall’attentato a Sigfrido Ranucci, Ossigeno ha proposto alla Regione Lazio di creare insieme al CoreCom uno Sportello pubblico per segnalare le minacce ai giornalisti, sul modello della “Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti” vedi form.coe.int/en/accueil Sulla questa Piattaforma online le segnalazioni sono fatte da organizzazioni dei giornalisti e associazioni per la libertà di stampa abilitati a farlo (nel nostro caso dalla Regione) sulla base di un protocollo che prevede l’impegno di verificare la veridicità dei fatti prima di segnalarli. Ecco di seguito illustrata dal presidente di Ossigeno, Alberto Spampinato.
Di fronte al dilagare delle intimidazioni che colpiscono i giornalisti in Italia, e in articoli quelli che operano nel Lazio e in Lombardia, già nel 2014 Ossigeno per l’Informazione ha sottoposto un programma organico di proposte alla Commissione Parlamentare Antimafia. Lo ha fatto con un rapporto dal titolo “L’antitesi mafia-informazione”, redatto su incarico della Commissione stessa. Lo Sportello pubblico è una delle proposte più utili e necessarie ed è ancora non attuata.
Questo Sportello pubblico, a parere di Ossigeno, ha particolare importanza e valore nella complessa strategia che occorre mettere in atto per rafforzare la capacità degli operatori dei media di resistere agli attacchi ingiusti, impedendo che i tentativi di imporre la censura mascherata abbiano successo. L’attività dello Sportello contribuirebbe a migliorare la qualità dell’informazione. Difendendo la produzione e la diffusione di notizie e opinioni critiche rafforzerebbe il pluralismo dell’informazione. Lo Sportello pubblico è concepito come un piccolo ufficio di coordinamento, smistamento tempestivo e pubblicazione online delle segnalazioni delle violazioni della libertà di informazione di maggior rilievo. Potrebbe operare con una struttura semplice e una piattaforma online ad hoc. Per essere efficace dovrebbe essere creato (o ospitato) da un’istituzione pubblica indipendente del settore comunicazioni e gestito da un agile comitato di garanzia composto da esperti, rappresentanti di fiducia di associazioni che tutelano la libertà di stampa, organizzazioni dei giornalisti e degli editori, rappresentanti delle istituzioni. Il modello di riferimento è quello della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione dei giornalisti vedi href=”https://fom.coe.int/en/accueil”>https://fom.coe.int/en/accueil Lo Sportello, con il filtro di un Comitato di garanzia, dovrebbe permettere di sottoporre tempestivamente all’attenzione pubblica ogni rilevante attacco al diritto di informare e di essere informati, in particolare ogni attacco condotto con la violenza e con l’abuso del diritto contro cittadini che esprimono idee, opinioni e critiche e contro giornalisti, blogger editori, altri operatori dei media, opinionisti che esercitano legittimamente il diritto previsto dall’art 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (leggi) e dall’articolo 21 della Costituzione.
Lo Sportello potrebbe emettere delle segnalazioni (early warnings”) per sottoporre all’attenzione pubblica gli episodi di maggior rilievo, tempestivamente e con una modalità semplice, per farle conoscere anche alle istituzioni e organizzazioni del settore, investendole così del problema per la parte di loro competenza, e rafforzando la resilienza delle vittime.
Questa funzione renderebbe molto più utile ed efficace l’attività di monitoraggio attivo degli attacchi ingiustificabili, fatti in violazione del diritto di informazione, svolta da Ossigeno. Infatti permetterebbe di segnalare gli episodi contestualmente tutte le istituzioni coinvolte, Mentre finora è stato necessario individuare di volta in volta gli interlocutori e accreditarsi presso di loro. Ciò riduce l’efficacia del monitoraggio e induce a emettere segnalazioni indirizzate genericamente a tutti e spesso le istituzioni che potrebbero intervenire non lo fanno. Lo Sportello avrebbe il compito di filtrare rapidamente le segnalazioni ricevute e di coinvolgere, di volta in volta, altre istituzioni e organizzazioni in base agli argomenti trattati e agli interessi coinvolti. Ossigeno ritiene che per ruolo prestigio e competenza l’AgCom e i Corecom siano le istituzioni più adatte, a ospitare lo Sportello e a gestirlo nell’interesse pubblico coinvolgendo le ONG e gli stake-holders del settore informazione.


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