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Torino. Per l’aggressione a Andrea Joly, condannati 4 militanti di CasaPound

Un anno di carcere ciascuno per lesioni aggravate più il risarcimento dei danni per avere picchiato il giornalista de la Stampa

OSSIGENO 15 dicembre 2025 – Il giudice Luca Barillà del Tribunale di Torino, il 10 dicembre 2025 ha condannato a un anno di carcere per lesioni aggravate i quattro militanti di CasaPound accusati dell’aggressione al giornalista del quotidiano La Stampa Andrea Joly, avvenuta la sera del 20 luglio 2024 (vedi Ossigeno). I condannati dovranno risarcire il giornalista e le organizzazioni dei giornalisti costituitesi parte civile.

Quel giorno il giornalista fu circondato e picchiato davanti al circolo Asso di Bastoni, in via Cellini, sede torinese del movimento di estrema destra, dove quella sera era in corso una festa con fuochi d’artificio, fumogeni, torce e canti del Ventennio. Andrea Joly passava di lì per caso. Vedendo quel che avveniva in strada si era messo a filmare la festa. L’aggressione è stata ricostruita dalla Digos grazie ai filmati girati sia dalla vittima, sia da alcuni residenti che avevano seguito la scena dai balconi. In un video si vede il giornalista accerchiato, preso per il collo e scaraventato a terra.

I quattro militanti di CasaPound dovranno risarcire Andrea Joly e le altre parti civili (l’Ordine nazionale dei giornalisti, quello del Piemonte, l’Associazione Stampa subalpina e la Federazione nazionale della stampa italiana) e pagare provvisionali tra i 1.500 e 3.000 euro. Il risarcimento al giornalista, che è stato assistito dall’avvocato Luigi Chiappero, dovrà essere liquidato in sede civile.

Per le parti civili, assistite dall’avvocato Flavio Campagna, si tratta di una sentenza molto importante, “perché per l’aggressione al giornalista viene riconosciuto un danno al diritto di cronaca e di libera informazione, fatto che acquisisce un significato ancora maggiore in un momento in cui si moltiplicano le aggressioni ai danni dei giornalisti e delle loro redazioni”.

Il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Stefano Tallia, e la segretaria dell’Associazione Stampa Subalpina, Silvia Garbarino, hanno annunciato che il risarcimento disposto dal giudice sarà utilizzato per costituire un fondo a livello regionale per sostenere i giornalisti vittime di aggressioni e di querele temerarie.

CasaPound ha commentato che si tratta di una condanna politica e non giudiziaria, sproporzionata, iniqua e incongrua perché Andrea Joly non si sarebbe qualificato come giornalista e non avrebbe riportato danni fisici. I difensori dei quattro condannati hanno annunciato ricorso in Appello. LT

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