Libertà di stampa

10 maggio. Mennella: tolto il carcere in Burkina Faso e Liberia. Non in Italia

Il segretario di Ossigeno ha sottolineato in un’audizione al Senato che vanno tutelate le piccole realtà. “No a multe da 50mila euro”

“Il Burkina Faso e la Liberia hanno abolito il carcere (per i giornalisti, ndr): l’Italia ci sta provando dal 2001 senza riuscirci”. Lo afferma il segretario di Ossigeno per l’Informazione, Giuseppe Mennella, durante l’evento “Molta mafia poche notizie”, che si è svolto alla Camera il 10 maggio 2019. “Tutti dicono di essere d’accordo a togliere le pene detentive per il reato di diffamazione a mezzo stampa, ma il vero salto da compiere è quello di uscire dalla logica delle vetuste leggi nazionali e adottare i principi e la giurisprudenza europei (Corte EDU e CEDU)”.

Mennella ha ricordato che Ossigeno per l’informazione nel corso di un’audizione in Commissione Giustizia al Senato ha espresso “parere contrario al disegno di legge che toglie il carcere e lo sostituisce con multa. Una multa di 50mila euro fa chiudere i giornali, ci sono tanta piccole realtà editoriali che vanno tutelate”. Al Senato Mennella ha chiesto di dare precedenza al disegno di legge Di Nicola per limitare le cause civili milionarie contro i giornalisti.

In merito all’attuale situazione che sta vivendo Radio Radicale, il segretario di Ossigeno ha evidenziato che “spengere una voce lede il pluralismo e questo non è un danno solo per i giornalisti ma soprattutto per i cittadini, veri titolari del diritto all’informazione”.

DAR

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