Ossigeno per l'Informazione segnala questo episodio riservandosi di acquisire ulteriori dettagli significativi prima di inserirlo tra le violazioni verificate

Violazioni probabili

6 violazioni probabili da approfondire

Fra il 18 e il 28 gennaio 2019, a danno di giornalisti e blogger. Rilevate da Ossigeno che le considera altamente probabili e le segnala alle istituzioni

Ossigeno per l’Informazione ritiene che ognuno degli episodi qui di seguito segnalati meriti un’attenta verifica, per stabilire se – come sembra da un esame sommario – essi rappresentano effettive e ingiustificabili violazioni della libertà di stampa e di espressione e se, di conseguenza, i giornalisti e le altre persone che ne sono state danneggiate meritano solidarietà e assistenza. Avendo già impegnato le proprie risorse nella verifica puntuale di altri episodi altrettanto meritevoli di attenzione, l’Osservatorio auspica che altre organizzazioni possano farsene carico rendendo pubblico il risultato del loro lavoro, come fa Ossigeno, e informando il nostro Osservatorio.

1.Paolo Gianlorenzo, Simona Tenentini
LAZIO – I giornalisti Paolo Gianlorenzo (Tuscianews) e Simona Tenentini (Radio Tuscia Events) sono stati assolti dal tribunale di Viterbo, perchè “il fatto non sussiste”, dall’accusa di diffamazione nei confronti dell’avvocato Samuele De Santis. Gianlorenzo e Tenentini nel 2014 avevano scritto commentato, sui rispettivi giornali, la notizia di un’aggressione pubblicata sul Corriere di Viterbo. Avevano scritto: “tale notizia sarebbe stata riportata a un amico giornalista da un avvocato, peraltro al centro di vicende giudiziarie afferenti l’uso della stampa per interessi privati”. De Santis aveva poi ritirato la querela nei confronti della giornalista Simona Tenentini.
Ne da notizia il 24 gennaio 2019 etrurianews.it (leggi)

2.Marco Peschiera
A Genova sono comparse sui muri scritte offensive contro il giornalista del Secolo XIX Marco Peschiera, definito “sciacallo”. E’ accaduto nel giorno della commemorazione del sindacalista Guido Rossa (ucciso dalle Brigate Rosse nel 1976), poco lontano dal luogo di un altro omicidio a opera di brigatisti (quello del Procuratore Francesco Coco e della sua scorta). Oltre agli insulti al giornalista, sono comparse scritte e insulti nei confronti di Rossa “Guido Rossa infame”, inneggianti a tre brigatisti morti (“Mara Cagol, Tino Viel e Gianfranco Zola vivono”) . Sugli insulti indaga la Digos.
Solidarietà a Peschiera da parte del sindacato e dell’ordine dei giornalisti della Liguria e dal gruppo cronisti liguri
Riporta la notizia il sito della Fnsi (leggi) e dire.it (leggi)

3.Giornalista VeraTV
TERAMO (L’Aquila) – La società sportiva Teramo Calcio ha impedito a un giornalsita di Vera TV di partecipare alla conferenza stampa pre-partita tenuta dall’allenatore della squadra abruzzese.
Solidarietà al giornalista da parte del sindacato dei giornalisti abruzzesi e dall’Ussi Abruzzo.
Riportano la notizia abruzzolive.it (leggi) e veratv.it (leggi)

4.Giovanni Tizian, Federico Marconi
ROMA – Un cartello contro i giornalisti Giovanni Tizian e Federico Marconi de L’Epresso è comparso sulla porta d’ingresso al centro sociale 32 nel quartiere San Lorenzo di Roma. Nel cartello il messaggio “Giornalista Infame e Cazzaro” secondo il settimanale sarebbe rivolto ai giornalisti Giovanni Tizian e Federico Marconi autori dell’inchiesta “Svastica e malavita” sull’estrema destra romana. Marconi è uno dei due giornalisti aggrediti al Verano il 7 gennaio 2019.
Riporta la notizia L’Espresso (leggi)

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