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E io ti controquerelo! Il caso del giornalista Leandro Salvia

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E’ stato querelato con accuse false. Il pm lo ha accertato. Il giudice lo ha prosciolto. Lui ha contro-denunciato per calunnia

OSSIGENO 27 ottobre 2023 – Il giornalista freelance Leandro Salvia, 47 anni, corrispondente del Giornale di Sicilia da San Cipirello (Palermo), con l’assistenza dello Sportello Legale di Ossigeno ha denunciato per calunnia un’avvocata che nel 2021 gli ha chiesto 100 mila euro di danni querelandolo per diffamazione a mezzo stampa con l’accusa di avere scritto falsità su di lei. In particolare di avere scritto, in un articolo, che lei, candidata alla carica di sindaco del Comune di San Cipirello (Palermo) era legata alla precedente amministrazione. Questo dettaglio danneggiava la campagna elettorale della candidata, poiché nel 2018 quella amministrazione era stata sciolta da un decreto del Governo a causa di infiltrazioni mafiose.

Questa azione legale promossa da un giornalista merita attenzione, sotto vari profili.

Innanzitutto perché fa vedere che in Italia ci sono giornalisti che per anni devono difendersi in tribunale, per anni, da accuse false, che prima che sia provata la loro innocenza devono sopportare sofferenze personali e spese che in molti casi nessuno rimborsa neppure dopo che la loro innocenza è stata sancita da una sentenza.

In secondo luogo, questa notizia mostra che in casi come questo (lo spiega meglio, in un altro articolo, l’avv. Andrea Di Pietro), i giornalisti (oltre a difendersi per ottenere il loro proscioglimento) possono reagire attivamente contro il querelante in malafede.

In terzo luogo, questa notizia evidenzia che le procure potrebbero avere un ruolo più vigile e più attivo di fronte a calunnie evidenti contenute nelle querele che trattano: potrebbero reagire procedendo d’ufficio contro i querelanti ogni volta che la malafede emerge dagli atti, dalle indagini, dallo svolgimento di un processo.

Questo nel caso di Leandro Salvia non è avvenuto. Questo é possibile senza dover attendere una modifica legislativa. E’ possibile, accade, ma accade raramente, come mostra il numero di queste vicende processuali.

Se il pm indagasse sistematicamente sulla fondatezza delle accuse formulate con le querele e le citazioni per diffamazione disporremmo di un forte deterrente contro il dilagare di querele pretestuose per diffamazione promosse da chi pensa di servirsi della giustizia per fini personali instradando cause strumentali con false accuse.

L’ANTEFATTO – Per comprendere questo sviluppo della querela di Leandro Salvia, occorre sapere che il processo per diffamazione a suo carico si è concluso a febbraio 2023 con l’archiviazione e il suo pieno proscioglimento e che il giornalista ha presentato la controquerela solo qualche mese dopo.

E’ utile inoltre sapere che durante quel processo il pubblico ministero ha accertato che negli articoli contestati il giornalista aveva scritto la verità e aveva usato un linguaggio giustificato dal diritto di critica. Nel corso del processo la stessa querelante aveva confermato al pm di “aver effettivamente rivestito il ruolo di consulente del collegio difensivo del precedente Sindaco di San Cipirello, nonché di avere percepito, a titolo di compenso, la somma di denaro indicata dal giornalista nell’articolo da lui pubblicato”. (leggi qui altri dettagli)

Ossigeno aveva già manifestato solidarietà a Leandro Salvia e aveva commentato l’archiviazione della querela contro di lui chiedendosi “Che cosa succede se una querela contiene una calunnia” (leggi qui)  facendo notare che in casi come questo il pubblico ministero e il giudice, senza ulteriori indagini, potrebbero e dovrebbero chiedere l’incriminazione del querelante per il reato di calunnia e che se agissero sempre così si metterebbe freno al troppo frequente abuso del diritto di querela, che non comprende il diritto di fare false accuse di reato contro i giornalisti.

Ossigeno discuterà pubblicamente la vicenda insieme a Leandro Salvia il prossimo 27 ottobre alla Casa del Jazz di Roma nel corso del convegno/corso di formazione “Chi fermerà le querele pretestuose” organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Lazio (iscrizioni in presenza aperte su www.formazionegiornalsiti.it per ottenere 5 crediti deontologici). E’ prevista una sessione di domande e risposte con l’avv. Andrea Di Pietro, coordinatore dello Sportello Legale di Ossigeno. ASP

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