Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Attentato a Ranucci. Sullo sfondo centinaia di altre intimidazioni che non fanno notizia

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Sono quasi ottomila i giornalisti minacciati in Italia dal 2006 al 2024 – Il 28 ottobre a Roma il rapporto di Ossigeno per l’informazione aggiornato al 2025

OSSIGENO 17 ottobre 2025 – Se ha rappresentato un salto di qualità nella catena di minacce a Sifgrido Ranucci, come ha detto lui stesso, l’attentato della scorsa notte nei suoi confronti è anche la punta dell’iceberg di un fenomeno più vasto e profondo: quello delle minacce, delle intimidazioni e delle azioni legali pretestuose che in Italia ogni anno colpiscono centinaia di giornalisti per farli tacere. Secondo l’Osservatorio di Ossigeno per l’informazione, che monitora tale fenomeno con metodi di verifica rigorosi, dal 2006 ad oggi i casi sono quasi ottomila. Dal 2006 al 2024 sono stati infatti oltre 7550 i giornalisti minacciati in Italia, una media di 478 ogni anno: la stragrande maggioranza (1160) nel Lazio, 621 in Campania,  483 in Sicilia, 465 in Lombardia. Nel 2025 le intimidazioni contro chi fa informazione sono in aumento: 78% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo il rapporto che sarà presentato il 28 ottobre a Roma.

Quanto alla natura di queste minacce, fra quelle rilevate nel periodo 2012-2024, si tratta per il 41% di avvertimenti, per il 14% di aggressioni, per il 4% di danneggiamenti, per il 4% di ostacoli all’accesso all’informazione, per il 37% di denunce penali pretestuose e azioni civili temerarie: SLAPPS nell’acronimo inglese, ossia azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica. Ad esserne colpiti sono soprattutto i cronisti che operano nei media locali, spesso non contrattualizzati e dunque privi di coperture anche finanziarie da parte dell’editore. Per loro una querela o un’azione legale infondata significano anni di attesa per la fine di un procedimento che, nel 90% dei casi, si conclude con un’assoluzione o un proscioglimento, mentre per chi ha intentato la causa non ci sarà nessuna conseguenza negativa: avrà invece centrato l’obiettivo di mettere a tacere chi dava o notizie scomode.

Il rapporto per il 2025 sarà presentato il 28 ottobre Roma, alla Casa del Jazz dalle 10 alle 13, in vista della Giornata internazionale per porre fine all’impunità nei crimini contro i Giornalisti dell’Onu. Vi emerge fra l’altro che crescono del 10% le forme di intimidazioni provenienti da esponenti pubblici delle istituzioni locali (comunali o regionali) che fanno ricorso soprattutto a querele pretestuose. Contro questo fenomeno Ossigeno per l’Informazione fornisce un servizio di assistenza legale che prevede anche una copertura totale e parziale delle spese, in collaborazione con l’Ong londinese Media Defence.

Ossigeno ricorda infine che sono trenta i giornalisti uccisi mentre svolgevano il loro lavoro dal 1960 ad oggi, undici dei quali in attentati di mafia o terrorismo.  Le loro storie sono raccolte sul sito Cercavano la verità. LB

 

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