Libertà di stampa

Addio Debora Borgese, Ossigeno ricorderà il tuo nome e la tua dignità

OSSIGENO 26 aprile 2024 – Il 30 marzo 2024, a Catania, Debora Borgese ci ha lasciato per sempre. Aveva 42 anni. Era una giornalista. Una brutta malattia oscurava il suo orizzonte, limitava la sua vita. Ma non ha cancellato la sua prorompente, vulcanica personalità. Fino all’ultimo Debora ha dato prova di dignità e coraggio.

Ossigeno le è grato perché , con due esempi concreti, ha mostrato come in Italia i personaggi pubblici cercano di punire i giornalisti che li criticano e come i giornalisti possono reagire a questi attacchi: chiedendo e ottenendo l’applicazione della legge e l’uso corretto della giustizia a difesa del legittimo esercizio della libertà di espressione.

Ossigeno ha incontrata Debora Borgese svolgendo il monitoraggio delle minacce e delle intimidazioni che limitano l’attività giornalistica. Ossigeno le ha  dato più volte solidarietà. Ascoltandola ha conosciuto la sua verve, un impasto di curiosità, coraggio, puntiglio e ironia: qualità che la rendevano una persona interessante e una penna acuminata.

Lo staff di Ossigeno si rammarica di non aver fatto in tempo a conoscerla di persona. Il suo nome, rimarrà nella Tabella dei nomi dei giornalisti minacciati per il loro lavoro (sono oltre settemila vedi ).

L’Osservatorio si è occupato di lei quando alcuni hanno cercato di descriverla come un don Chisciotte lanciato contro i mulini a vento per aver reagito attivamente due attacchi. Tutti si sono dovuti ricredere quando la giustizia le ha dato ragione.

Il 15 marzo 2024, due settimane prima della sua morte, la Corte Costituzionale  le ha dato ragione nella battaglia processuale iniziata nel 2017 per ottenere la condanna per diffamazione dell’allora senatore Mario Michele Giarrusso, ex esponente del Movimento 5 Stelle, che sui social le aveva rivolto ingiurie sessiste. Nel 2022 Il Senato aveva opposto ai giudici l’immunità parlamentare, impedendo il processo. Ora invece la Consulta aveva dato ragione a Debora dicendo che il processo doveva andare avanti. (leggi qui).

Già a settembre 2023 il Tribunale di Catania aveva assolto Debora Borgese dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa formulata, con una querela, da Angelo Villari, ex assessore al welfare del Comune di Catania ed ex segretario del Partito Democratico del capoluogo etneo, per un articolo di satira politica, intitolato “L’anno nero di Angelo Villari” (pubblicato nel 2017). In quell’articolo, evidenziando  recenti insuccessi della carriera politica di Angelo Villari, Debora gli aveva consigliato  ironicamente di lasciare la politica per abbracciare  la carriera ecclesiastica. (leggi qui). ASP

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