Assistenza Legale

Video maker francese denunciato per furto e danni. Seguiva una protesta degli animalisti

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Lo Sportello Legale di Ossigeno difende Pedro Brito  che era insieme ai manifestanti che hanno bloccato il macello degli ovini di Acquapendente (VT)

OSSIGENO 4 giugno 2025 – Ossigeno per l’informazione sosterrà le spese della difesa in giudizio del video-maker francese Pedro Brito da Fonseca, che il 16 aprile 2025 a Acquapendente (Viterbo) è stato trattenuto dalle forze dell’ordine e denunciato a piede libero per gravi reati (violazione della proprietà privata?) mentre in realta svolgeva semplicemente attività giornalistica, documentando una clamorosa protesta degli animalisti presso lo stabilimento ILCO (Industria Lavorazione Carni Ovini), nota azienda che produce carne di agnello macellata e lavorata. Il video maker sarà difeso dall’’Avv. Andrea Di Pietro, coordinatore del Sportello di Assistenza Legale di Ossigeno VEDI che opera in collaborazione con Media Defence vedi

LA PROTESTA – La notte del 16 aprile 2025 un gruppo di attivisti animalisti, appartenenti al collettivo “269 Liberation Animale”, riuscì a introdursi all’interno dello stabilimento e a raggiungere la zona di macellazione, incatenandosi ai banchi del mattatoio e bloccando per ore per ore l’attività produttiva leggi.

I MOTIVI DELLA PROTESTA – Il gesto, rivendicato dal gruppo animalista 269, si inserisce nella più ampia strategia di azioni dimostrative radicali contro l’industria della carne, ma in questo caso – secondo gli agenti intervenuti – è stata superata la soglia della legittima protesta per sconfinare nel campo degli atti penalmente rilevanti. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità individuali e per valutare possibili collegamenti con azioni simili verificatesi in altre parti del Paese.

LA POLIZIA ha interrotto l’azione di protesta e ha fermato e identificato  34 persone, denunciandole per furto, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Fra loro è stato fermato e denunciato il video-maker Pedro Brito de Fonseca, che si era limitato a seguire i manifestanti per fare il suo lavoro di cronista video, documentando le fasi della protesta come testimone diretto degli eventi e dichiarando chiaramente questo suo ruolo al momento del fermo.

OSSIGENO esprime preoccupazione per l’ennesimo caso che vede un giornalista trattato come un criminale, trattenuto, identificato e denunciato, come se avesse commesso i fatti che stava semplicemente raccontando nell’esercizio del diritto di cronaca. Sarebbe il caso che le forze dell’ordine e la Procura di Viterbo prendessero immediatamente atto dell’errore commesso e facessero cadere queste gravi accuse nei confronti di Pedro Brito de Fonseca e di altri giornalisti che eventualmente si trovano nella sua stessa condizione. 

LE INDAGINI – Secondo gli inquirenti i manifestanti hanno realizzato un’azione organizzata e condotta con precisione, con un obiettivo dichiaratamente ideologico, violando la proprietà privata, provocando gravi danni e interrompendo per ore l’attività produttiva. Gli attivisti hanno agito con i volti travisati e, secondo i primi accertamenti, si sono introdotti  nottetempo nello stabilimento forzando l’accesso e hanno sottratto numerosi capi ovini, di proprietà del titolare dell’impianto, Piero Camilli. Inoltre alcuni attivisti hanno raggiunto la zona destinata alla macellazione degli agnelli e si sono incatenati ai banchi, bloccando fisicamente i macchinari e costringendo l’azienda a interrompere le operazioni per diverse ore. Per portare via gli animalisti incatenati si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Lo stabilimento è tornato pienamente operativo Solo nel primo pomeriggio, intorno alle ore 15:00 .

I REATI CONTESTATI – Gli arrestati sono ora indagati per una serie di reati gravi: furto aggravato, danneggiamento, violenza sulle cose e interruzione di pubblico servizio, contestati in concorso e aggravati dalla premeditazione e dall’azione organizzata. Le fattispecie contestate comprendono gli articoli 81 cpv, 110, 337, 508, 624 e 625, commi 2, 5 e 8 del Codice Penale. ASP

Gli altri casi trattati dallo sportello Legale di Ossigeno

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