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Assolto editore De Benedetti querelato per aver definito Salvini antisemita e xenofobo

 Il leader leghista ricorre in appello – Per il giudice si tratta di critica politica – L’editore di ‘Domani’ lo disse nel 2018 a Dogliani al Festival della Tv e dei nuovi Media

OSSIGENO 25 marzo 2022  – Il tribunale di Cuneo ha assolto Carlo De Benedetti, editore del quotidiano ‘il Domani’, dall’accusa di avere diffamato il leader della Lega Matteo Salvini definendolo “il peggio, antisemita e xenofobo, antieuropeo e finanziato da Putin”. Per queste parole, pronunciate durante un dibattito moderato dalla giornalista di La7 Lilli Gruber al Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani (CN) nel maggio del 2018, Matteo Salvini lo aveva querelato per diffamazione chiedendo un risarcimento di 100mila euro. Il pm Attilio Offman aveva ridimensionato l’ammontare del risarcimento a 800 euro. I difensori di De Benedetti hanno sostenuto la tesi che il loro assistito ha pronunciato quelle frasi esercitando il diritto di critica politica. La giudice Emanuela Dufour il 15 marzo 2022 ha decretato l’assoluzione di Carlo De Benedetti con la formula “il fatto non costituisce reato”.  (leggi)

LE REAZIONI – L’editore, difeso dagli avvocati Marco Ivaldi ed Elisabetta Rubini, in una nota diramata dopo la sentenza si è detto soddisfatto che le sue opinioni nei confronti del leader leghista siano state considerate espressione del diritto di critica politica, “non censurabile in uno stato di diritto”. Claudia Eccher, legale di Matteo Salvini, ha annunciato invece ricorso in appello. “È una sentenza politica ed è potenzialmente pericolosa – ha dichiarato – può indurre chiunque ad adottare i medesimi comportamenti emulatori e diffamatori nei confronti di un qualsivoglia esponente politico tenuto conto che un tribunale italiano non ha ritenuto l’episodio grave e diffamatorio”.

LT

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