Avezzano. Il Comune vuole 200mila € da un cronista che ha criticato il bando assunzioni
Avviata la procedura per una causa civile per diffamazione – Proteste e raccolta di firme – Ossigeno: è un esempio di SLAPP
OSSIGENO 25 aprile 2025 – Il Comune di Avezzano, città di 40 mila abitanti della provincia dell’Aquila amministrata dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, ha chiesto 200mila euro di danni a Claudio Abruzzo, un giornalista che, con due articoli pubblicati su Site.it, un giornale a diffusione locale di cui è collaboratore, ha criticato le modalità di reclutamento di nuovo personale comunale.
L’Amministrazione comunale non ha chiesto smentite né rettifiche prima di avviare, con una seduta di mediazione, la procedura per promuovere una causa civile per diffamazione. Il Comune lamenta “una malcelata volontà diffamatoria” che consisterebbe nel lasciar intendere l’intenzione di “condizionare” il reclutamento del personale.
GLI ARTICOLI contestati analizzano il bando del Comune, criticano l’importo della spesa complessiva e la configurazione di alcuni ruoli e riportano fra virgolette le critiche formulate su Facebook da un’ex assessora.
Il caso ha suscitato le proteste di un gruppo di cittadini, che ha lanciato una raccolta di firme a sostegno del giornalista accusato di diffamazione e della libertà di stampa e del diritto all’informazione nella Marsica.
L’esorbitante richiesta ha suscitato polemiche fra gli schieramenti politici della città. L’Associazione della stampa abruzzese ha fatto notare una singolare circostanza: la scelta di citare in giudizio soltanto l’autore dell’articolo, lasciando fuori il direttore responsabile del giornale. “Si vuole colpire soltanto un singolo giornalista, con la pretesa di ‘educarne’ tanti altri”, si legge nella nota del sindacato regionale.
OSSIGENO esprime solidarietà al giornalista Claudio Abruzzo e alla testata SITe.it. “Siamo di fronte a un’azione legale – ha dichiarato il presidente di Ossigeno, Alberto Spampinato – che appare pretestuosa, in quanto critica il legittimo esercizio del diritto di informare i cittadini, e intimidatoria, sia per l’elevato importo dei presunti danni richiesti senza nessuna prova che siano stati effettivamente prodotti, sia per la scelta di citare in giudizio solo l’autore degli articoli, isolandolo dal contesto redazionale. Molti si chiedono cosa sono le SLAPP. Eccone un esempio concreto. Sono altre le procedure corrette per smentire o rettificare le notizie che si ritengono errate. E sono anche le più efficaci. Il Comune di Avezzano è ancora in tempo per imboccare la strada giusta”.
IL DIRETTORE di SITe.it, Angelo Venti, ha manifestato piena solidarietà a Claudio Abruzzo. “Questa azione civile – ha dichiarato a Ossigeno – è solo l’ultimo episodio di intimidazione e discriminazione contro di noi. In cinque anni questa Amministrazione comunale ha silenziato buona parte delle redazioni locali attraverso il massiccio reclutamento di giornalisti all’interno del cosiddetto “staff del sindaco” e con incarichi di fornitura di servizi stipulati con gli editori. Il risultato è la scomparsa delle vere informazioni dagli organi di stampa, sostituite dalle comunicazioni dell’Ente stesso. E ora arrivano le denunce temerarie e intimidatorie ai pochi giornalisti rimasti con le mani libere”.
LA TESTATA – SITe.it é una testata storica, una delle prime online registrate in Italia. Ha avuto vari riconoscimenti fra i quali il prestigioso “Premiolino”, per le sue inchieste sulla gestione del post terremoto e sulle infiltrazioni mafiose in Abruzzo.
GLI ARTICOLI – All’inizio dell’anno Claudio Abruzzo pubblica due articoli (leggi qui e qui). Fa notare che c’è stata poca trasparenza e potrebbero esserci irregolarità in alcuni bandi di concorsi pubblici indetti dall’Ente per selezionare figure professionali e personale amministrativo comunale. In particolare, Claudio Abruzzo riporta fra virgolette la denuncia postata sulla propria pagina Facebook dall’ex assessora Loreta Ruscio, che ha fatto parte della Giunta Di Pangrazio.
A fine marzo, due mesi dopo la pubblicazione degli articoli, l’amministrazione comunale replica e chiede una mediazione civile presso l’Organismo di mediazione dell’Ordine degli avvocati di Avezzano, per avere dall’autore degli articoli 200mila euro di risarcimento per danni causati all’immagine del Comune e di chi vi lavora (questa la motivazione addotta dal sindaco Di Pangrazio). Al primo tentativo di conciliazione il giornalista, supportato dal direttore Angelo Venti e assistito dall’avvocato Roberto Verdecchia, ha respinto la richiesta e valuterà le prossime mosse.
IL GIORNALISTA – “Io collaboro da anni con SITe.it. Abbiamo subito minacce. Abbiamo avuto decine di querele, ma mai una condanna”, racconta Claudio Abruzzo a Ossigeno. “Questa è la prima azione civile per diffamazione che riceviamo, con l’esorbitante richiesta di 200mila euro, per una presunta diffamazione a mezzo stampa, tutta da dimostrare. Qui c’è un Comune che addirittura agisce contro un singolo giornalista. E’ dura, ma sappiamo tutti come vanno le cose in provincia: qui per un giornalista è molto più difficile e pericoloso garantire il diritto dei cittadini all’informazione. C’è un ferreo controllo sulla stampa, ci sono le minacce e infine ci sono le denunce palesemente temerarie e intimidatorie”.
L’AVVOCATO Roberto Verdecchia, legale del giornalista, commenta: “Claudio Abruzzo ha solo pubblicato e commentato due asserzioni critiche di un’ex assessora sulle scelte amministrative del Comune. Fa riflettere il fatto che la richiesta dei danni non sia stata estesa anche a lei e al direttore della testata. Con l’utilizzo tecnico della mediazione in sede civile, si sono cercati i presupposti della censura e dell’intimidazione del giornalista pubblicista di turno, per due articoli che in sede penale non avrebbero mai suscitato l’attenzione di nessuna Procura della Repubblica per il reato proprio della diffamazione a mezzo stampa”. LT – ASP
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