Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Corrispondente da Mosca attaccata da ministero esteri e ambasciatore russi

Aveva riferito su Repubblica che il presidente Mattarella è stato incluso in un elenco di funzionari occidentali accusati di ‘incitare all’odio’ contro la Russia

OSSIGENO 10 settembre 2025 – La corrispondente del quotidiano ‘la Repubblica’ da Mosca Rosalba Castelletti, all’inizio di agosto è stata attaccata dal ministero degli Esteri russo con una nota intimidatoria per aver riportato in un articolo del suo quotidiano che il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella era stato incluso in un elenco di “funzionari occidentali accusati di aver ‘incitato all’odio’ contro la Russia”. Questa lista è consultabile online ed è stata pubblicizzata dalle agenzie russe e dalla stessa portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. Per le sue interviste a oppositori costretti all’esilio, Castelletti è stata accusata di essere “la voce principale, nella stampa italiana, degli agenti stranieri fuggiti dalla Russia”. Solidarietà e preoccupazione sono state espresse dal sindacato di categoria e da alcuni esponenti politici.

I FATTI – La divulgazione della lista con i nomi di presunti ‘odiatori’ della Russia, fra i quali Piersanti Mattarella, ha suscitato proteste di vari parlamentari italiani. La Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo a Roma Aleksej Paramonov, circostanza sottolineata con fastidio in un comunicato dalla delegazione russa, che ha consigliato ai suoi interlocutori italiani “di evitare di leggere al mattino gli articoli di una giornalista così ‘imparziale’”. Il ministero degli Esteri russo ha definito Castelletti, “voce principale, nella stampa italiana, degli agenti stranieri fuggiti dalla Russia” .

Ministero e ambasciatore russi hanno fatto allusione alla lettera aperta di Julija Navalnaja, vedova dell’oppositore russo Aleksej Navalnyi (morto in carcere a febbraio 2024), pubblicata da Repubblica, e ai reportage da Mosca di Rosalba Castelletti, che avrebbero aperto la strada al boicottaggio di artisti russi in Italia.

LE REAZIONI – Già il 25 giugno del 2024 ‘la Repubblica’ era stata inclusa in una lista di 81 media europei ai cui siti l’accesso è bloccato in Russia. Dopo l’attacco alla corrispondente, Cdr e direzione del quotidiano hanno risposto alle accuse russe.

Nei confronti della collega Castelletti e del nostro giornale, ha commentato il Cdr del quotidiano, sono arrivate esplicite intimidazioni tramite web da parte dell’“agenzia di politica estera russa che considera tutto e non dimentica nulla”. “Il tentativo di intimidire e mettere alla gogna i giornalisti per aver fatto il proprio lavoro qualifica gli autori delle minacce per quello che sono e non funzionerà, come non ha mai funzionato: questi attacchi sono una medaglia al valore del lavoro di Rosalba e di tutta la redazione”.

Per la direzione del giornale, si tratta di un attacco sferrato per aver dato notizie vere, non smentite, né smentibili: “La verità è il primo nemico di tutte le dittature, ma la forza della democrazie si regge proprio sulla possibilità di raccontare i fatti senza piegarli ai voleri del potere politico e alle esigenze della disinformazione”.

Hanno espresso sostegno alla giornalista il senatore PD Filippo Sensi, l’eurodeputata Pina Picierno, e il vicepresidente di Italia Viva Enrico Borghi. Solidarietà anche dall’Associazione stampa romana, secondo la quale il grave episodio “conferma ancora una volta quanto i giornalisti liberi e indipendenti siano considerati dalle autocrazie un pericolo, ritenuti alla stregua di nemici”. LT

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