Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Realizzato nell'ambito del progetto OSSIGENO M.A.P. - MONITOR ASSIST AND PROTECT, co-finanziato da GMDF (Global Media Defense Fund), il Fondo creato nell'ambito della Campagna Globale per la Libertà dei Media nel quadro del Piano d'Azione dell'ONU per la Sicurezza dei Giornalisti e la tematica dell'Impunità. Il GMDF è stato sviluppato con l'obiettivo di facilitare la libertà dei media e migliorare l'accesso dei giornalisti ad una tutela legale specializzata e sensibile alla diversità di genere. Gli autori sono responsabili della scelta e della presentazione dei fatti contenuti in questa pubblicazione e delle opinioni ivi espresse, che non sono necessariamente quelle dell'UNESCO e non impegnano l'UNESCO.

Busta con proiettile. Il quotidiano Alto Adige: Non ci facciamo intimidire

La Digos indaga su sedicente gruppo anti vaccinazioni che attacca i giornalisti, il governo, i virologi e i politici altoatesini. Clima di tensione

OSSIGENO 17 marzo 2022– Una busta contenente una lettera con minacce di morte e un proiettile calibro 9 inesploso è stata recapitata il 19 gennaio 2022 alla redazione del giornale quotidiano ‘Alto Adige’, che ha sede a Bolzano. Provine da un sedicente gruppo anti vaccini che si firma “Noi siamo il popolo”. Le minacce sono indirizzate alla redazione, al Governo Draghi, ai virologi e ai politici locali.

“Se questo annuncio non viene messo in considerazione tanti di voi e i vostri famigliari non vivranno più a lungo”, si legge fra le altre cose nella missiva alla redazione (vedi). Un testo sgrammaticato, probabilmente allo scopo di depistare. La polizia scientifica ha fatto rilievi sulla lettera (guarda). Il direttore del giornale, il gironalista Alberto Faustini, ha dichiarato: “Proseguiremo il nostro lavoro come e più di sempre. Senza farci intimidire. Senza piegarci. Però ci guarderemo le spalle, visto che c’è chi cerca di colpirci”. Il fatto è stato denunciato alla Digos.

LA REDAZIONE – Ossigeno ha raggiunto il caporedattore di ‘Alto Adige’, Luca Fregona, che ha descritto il clima di tensione in cui negli ultimi tempi lavorano i suoi colleghi del giornale. “Da mesi riceviamo intimidazioni di ogni tipo, comprese minacce di morte. Abbiamo segnalato la situazione  alla Digos e denunciato le continue mail intimidatorie che intasano la nostra posta, chiaramente di provenienza locale. Ma è la prima volta che ci arriva una busta con un proiettile. In Alto Adige il movimento No vax è radicato culturalmente, la contestazione si lega al carattere dei valligiani. La matrice degli attacchi va ricercata in questi ambienti, che sono chiusi e guardano con sospetto alla scienza, allo Stato, all’autorità”.

ALtre buste con proiettili sono state indirizzate al presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e al presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher.

LA SOLIDARIETA’ – Ossigeno per l’informazione esprime solidarietà ai giornalisti di ‘Alto Adige’, condividendo con loro la decisione di denunciare in modo formale le minacce e le intimidazioni, com’è sempre opportuno fare, e si augura che gli autori degli attacchi siano presto individuati e portati davanti a un giudice, perché l’impunità incoraggia gli autori di questi gesti.

Numerose le attestazioni di solidarietà.  FNSI, Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Assostampa di Bolzano e Trento e Odg regionale hanno definito questa intimidazione un “gesto inconsulto”. “Atto terroristico. Individuare e denunciare i responsabili” hanno scritto nel comunicato congiunto.

LT

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