Libertà di stampa

Editoria. In Usa sta nascendo il primo quotidiano no profit

Il Manifesto segnala il coraggioso tentativo da parte del Salt Lake Tribune per uscire dalla crisi epocale dei giornali di carta

Come uscire dalla crisi dell’editoria giornalistica, stretta come in una morsa dal calo drammatico delle vendite, dall’avanzata del web, dal sempre più pallido apporto della pubblicità? Il quotidiano Il Manifesto ha riferito la vicenda di una testata dello Utah, il Salt Lake Tribune.

Il suo editore sta tentando di imboccare una strada del tutto nuova: far diventare il quotidiano un ente no-profit. L’idea è quella di tornare ai principi fondanti dell’informazione, intesa come imprescindibile pilastro democratico. In quanto tale, dunque, la stampa, come forma qualificata della libertà di espressione, riveste uno speciale interesse pubblico.

Come spiega Il Manifesto, si tratterebbe del “primo tentativo di un quotidiano tradizionale Usa di abbandonare il mondo del mercato tout court per abbracciare la sfera giuridica della «pubblica utilità»”.

«Il Tribune è un bene comunitario cruciale, ed è giusto che diventi di pubblica proprietà», ha affermato Paul Hunstman, il facoltoso editore che ha acquistato la testata nel 2016. Da allora ha licenziato un terzo dei redattori, proprio a causa della crisi delle vendite.

Per ottenere la qualificazione di ente no-profit, il giornale attendere il via libero del fisco americano. Se avrà il disco verde, il Tribune dello Utah potrà essere finanziato da fondazioni no-profit e dalle sottoscrizioni dei lettori. GFM

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