Memoria

Gabriel Grüner, reporter altoatesino, fu ucciso 24 anni fa in Kosovo

Inviato del settimanale tedesco Stern. La sua storia su Ossigeno-Cercavano la verità. Ricordo di un collega tedesco 

OSSIGENO 12 giugno 2023 – Il 13 giugno 1999, in Kosovo era cessato il fuoco da tre giorni quando il reporter italiano di lingua tedesca Gabriel Grüner fu ucciso. Aveva 35 anni. Come corrispondente del settimanale tedesco Stern si trovava in Kosovo occidentale, nei pressi di Dulje, insieme al fotografo Volker Krämer e al traduttore Senol Alit. Non sono state mai accertate le responsabilità di questo triplo omicidio.

La sua storia è poco conosciuta in Italia. Ossigeno l’ha ricostruita nell’archivio online “Cercavano la verità” giornalistiuccisi.it (leggi) dedicato ai trenta giornalisti italiani uccisi da mafie, terrorismo e in zone di crisi.

CHI ERA – Nato a Malles Venosta nel 1963, aveva iniziato a collaborare con lo Stern nel 1991, affermandosi presto come inviato speciale di guerra. Firmò i suoi reportage da diverse parti del mondo, come la Slovenia, la Serbia, l’Afghanistan e il Sudan.

“Sensibile, impegnato nella difesa del prossimo, sia in redazione che attraverso i suoi reportage”. Così viene ricordato dal collega Joachim Rienhardt in un articolo pubblicato sull’edizione online di Stern nel 2019, a vent’anni dalla tragica uccisione. In occasione di questo anniversario, Ossigeno ne pubblica alcuni passi in italiano, arricchendo così la pagina dedicata alla storia del reporter su Ossigeno- Cercavano la verità.

IL RICORDO DEL COLLEGA – Nel suo articolo, Rienhardt sottolinea la sensibilità e la professionalità del reporter. Ad esempio, ricorda, avviò “una campagna di aiuti grazie alla quale furono raccolti “più di 1,14 milioni di marchi (oggi quasi 600.000 euro, n.d.r.) per i bambini che muoiono di fame”. Ricorda, inoltre, che dopo i fatti del 13 giugno 1999, la redazione del settimanale avviò una inchiesta giornalistica per scoprire cosa fosse accaduto davvero, arrivando a un passo dalla celebrazione di un processo.  “Quando, due anni dopo, un testimone oculare accettò di ripetere la sua testimonianza davanti all’Alta Corte Regionale di Amburgo, nella primavera del 2001, il più alto tribunale penale di Amburgo emise un mandato di arresto internazionale contro l’ex mercenario Aleksander Tschernomatschensev”. Oggi il mandato di arresto è ancora da eseguire, ma il presunto indagato, che l’autore dell’articolo riferisce essere vicino ai servizi segreti russi, è stato dichiarato disperso.

Quale sarebbe stato il futuro di Gabriel Grüner se non fosse caduto in guerra, lo aveva preannunciato lui stesso: il Kosovo sarebbe stata l’ultima tappa del  suo viaggio di guerra. “Lo ha detto ad amici e colleghi, compresa la sua compagna Beatrix Gerstberger, ovviamente (…) Gabriel Grüner desiderava scrivere di arte e di letteratura. Ma chi lo ha conosciuto sa che sarebbe stato difficile per lui dire addio ai reportage di crisi”.

Leggi tutto il testo in italiano da cura di Ossigeno su Cercavano la verità; il testo originale qui. GPA

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.