Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Giudice decide su querela Lega a Estense.com

Il pm ha già proposto l’archiviazione. Contestati articoli secondo i quali il dirigente politico chiedeva i documenti ai migranti di Ferrara

E’ all’esame del Tribunale di Ferrara la querela per diffamazione a mezzo stampa presentata nel 2018 dal segretario cittadino della Lega, Nicola Lodi, contro il giornale online estense.com per il contenuto di alcuni articoli, pubblicati nell’aprile del 2018. Gli articoli riferivano le dichiarazioni di due persone secondo le quali il dirigente politico del Carroccio avrebbe fermato per strada un migrante e gli avrebbe chiesto di esibire i documenti di identità. Lo scorso agosto, il pm ha chiesto di archiviare la querela, poiché a suo giudizio l’episodio “non travalica in alcun modo i limiti di pertinenza ad un fatto di oggettiva rilevanza pubblica e di continenza verbale nell’esposizione dei fatti”. Il querelante si è opposto all’archiviazione. Il 7 febbraio 2019 la questione è stata esaminata in udienza preliminare. Il Giudice si è riservato di decidere.

I giornalisti hanno ricevuto attestati di solidarietà dall’Ordine dei Giornalisti, dall’Osservatorio regionale sulla professione giornalistica dell’Emilia Romagna e da alcuni esponenti politici.

Il direttore della testata on line, Marco Zavagli, ha riferito a Ossigeno che Nicola Lodi si difende affermando che stava conducendo una indagine sul cosiddetto racket del latte in polvere. Di cosa si tratta? Alcuni stranieri che farebbero parte della mafia nigeriana chiedono soldi davanti alle farmacie di Ferrara per acquistare latte in polvere per persone bisognose, mentre in realtà lo riciclerebbero.

I giornalisti di estense.com riferiscono inoltre che, prima di presentare la querela, Nicola Lodi, tramite un avvocato, aveva proposto al giornale di chiudere la faccenda in via bonaria versando entro cinque giorni 50mila euro. Dopo ventiquattro ore la richiesta era stata portata a 100mila euro.

COA

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