Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Lecco. “Guardati le spalle”. CC tutelano cronista dopo email minacce

È Antonella Crippa della Provincia di Lecco. Il messaggio anonimo riproduce l’articolo pubblicato un anno prima su un’aggressione a Beppe Grossi, collaboratore della stessa testata

La giornalista Antonella Crippa, redattrice del quotidiano La Provincia di Lecco, vive protetta da una vigilanza saltuaria dei carabinieri dal 26 marzo 2018, il giorno in cui ha denunciato alla Procura della Repubblica di Lecco di aver ricevuto minacce via email.

“Dura la vita, Antonella. Stai attenta e guardati le spalle”: questa la frase che le è stata indirizzata il 24 marzo in un messaggio di posta elettronica, un’email inviata il giorno precedente da un indirizzo che contiene nome e cognome di una persona sconosciuta alla giornalista. Il messaggio riproduce inoltre un articolo pubblicato su La Provincia di Lecco nell’aprile del 2017 per raccontare l’aggressione del giornalista Beppe Grossi, collaboratore della testata.

Crippa rispose istintivamente al messaggio chiedendo se si trattava di una minaccia. Il 29 marzo il mittente sconosciuto le rispose che si trattava di “una precauzione”.

Ancora oggi la giornalista si chiede chi si nasconde dietro quell’email. Ha detto a Ossigeno: “Mi chiedo ancora chi possa essere. È difficile identificarlo perché ha adottato alcuni accorgimenti. Io continuo a lavorare come prima. Ma certamente la mia vita privata è cambiata. Ora devo accettare qualche restrizione e il mio primo pensiero è per mia figlia, a chi mi sta accanto”.

La giornalista ha ricevuto solidarietà dal comitato di redazione della testata per la quale lavora, da Ordine nazionale e regionale dei Giornalisti, dall’Assostampa Lombarda e dalla Fnsi. Il 3 aprile il sindacato ha organizzato a Lecco una manifestazione di solidarietà, incontrando Crippa e il suo collega Grossi, che un anno prima, il 17 aprile del 2017, ha subito l’aggressione fisica di un imprenditore in seguito alla pubblicazione di un articolo.

L’imprenditore non aveva gradito il racconto della protesta degli ambientalisti contro la realizzazione di un capannone agricolo in Valsassina (Lecco). L’imprenditore – dopo aver picchiato e insultato Grossi – aveva inserito nelle tasche del giornalista una banconota da 50 euro; un gesto per sottintendere che gli articoli di Grossi fossero scritti su commissione. L’episodio era stato denunciato dal giornalista alle forze dell’ordine e la Provincia di Lecco gli aveva espresso solidarietà e il pieno appoggio legale per qualsiasi azione giudiziaria.

RDM

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