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Ostia. Minacciò Federica Angeli. Condannato Papagni

Quattro anni di reclusione per tentata violenza all’imprenditore che nel 2013 tentò di dissuadere la giornalista nel pubblicare un’intervista. Soddisfatti Fnsi e Odg

L’11 ottobre 2018 il giudice della quinta sezione penale del tribunale di Roma ha condannato in primo grado l’imprenditore Paolo Riccardo Papagni a quattro mesi di reclusione per tentata violenza privata ai danni della giornalista di Repubblica Federica Angeli. Nel 2013 Papagni aveva minacciato la cronista nel tentativo di bloccare una intervista. “Federì, sei giovane, hai una famiglia. Non è con questa intervista che farai carriera”, le aveva detto.

Paolo Papagni è socio e fratello di Renato, presidente di Federbalneari. Soddisfazione dalla Fnsi e dall’Odg per la condanna. I due enti di categoria si erano costituiti parte civile nel processo.

“Ho aspettato per 5 anni questo giorno – ha commentato a caldo su Twitter la cronista – Chi minaccia i giornalisti che fanno domane e inchieste viene condannato. La giustizia esiste”.

Nell’udienza precedente del processo, quella del 17 aprile 2018, Paolo Riccardo Papagni, aveva definito la cronista una  “giornalaia”. Poi aveva confermato, ripetendole, le parole rivolte ad Angeli nel 2013.  Il difensore della giornalista, l’avvocato Giulio Vasaturo, gli aveva chiesto di chiarire che cosa intendesse dire. E Papagni aveva risposto: “Nulla. Non sono abituato a minacciare io. Era solo un consiglio”. Poi, minimizzando la natura dei suoi rapporti con Carmine Fasciani, il boss di Ostia, e rivolgendosi al legale della giornalista, aveva aggiunto:  “Avvocato, ce n’è anche per lei” (ascolta dal minuto 9). Questa frase minacciosa era stata inserita nel verbale d’udienza, su richiesta dell’avvocato Vasaturo.

RDM

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