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Musica, parole e grande pubblico al Concerto per la libertà di stampa

Oltre 3oo spettatori, tre esibizioni musicali, trenta telegrammi il 21 giugno 2018 alla Casa del Jazz. La serata dedicata alla mamma di Ilaria Alpi 

Oltre trecento persone hanno preso parte alle tre fasi del Concerto per la Libertà di stampa che Musica per Roma e Ossigeno per l’Informazione hanno organizzato con la Casa del Jazz, il 21 giugno 2018 a Roma, in occasione della Festa Europea della Musica.

Un folto pubblico, partecipe e applaudente ha assistito prima all’esibizione solista del sassofonista Nicola Alesini, nel parco. Poi ha riempito l’auditorium della Casa del Jazz di Viale di Porta Ardeatina per l’esibizione del Trio Cercatori di Libertà e, subito dopo, della Scoop Jazz Band. Il concerto ha inaugurato la stagione estiva della Casa del Jazz ed è stato inserito nel cartellone del Comune di Roma per la Festa Europea della Musica.

La partecipazione è stata più ampia di quella che c’era stata, con oltre duecento spettatori, il 21 giugno del 2017 all’analogo concerto ospitato presso il Museo della Centrale Montemartini. La celebrazione di quest’anno nel verde della villa romana confiscata alla Banda della Magliana è stata una scelta indovinata, come quella di ricordare i problemi della libertà di informazione sulle note della musica jazz, storicamente ispirata agli ideali di libertà, di riscatto e di promozione delle battaglie civili e dei diritti umani.

Ha aperto la serata, al tramonto, nel parco, il sassofonista Nicola Alesini. Il concerto è proseguito all’interno dell’auditorium dove si sono esibiti il Trio Cercatori di Libertà – con i maestri Vittorio Mezza, Gianluca Lusi e Luigi Maria Masciari – e la Scoop Jazz Band, gruppo di “musicisti per divertimento e per passione” del quale fanno parte anche alcuni giornalisti.

La serata è stata condotta con brio e leggerezza dall’attore Vittorio Viviani, socio di Ossigeno, che ha sposato la colonna sonora con i temi di attualità citando i trenta telegrammi inviati a Ossigeno. Viviani ha letto alcuni brevi messaggi che il mondo della politica, delle istituzioni, degli enti di categoria nazionali e internazionali e alcuni giornalisti hanno inviato in occasione della serata.

I testi, per tutta la serata, sono stati proiettati sul maxi schermo posto come fondale del palcoscenico. Fra gli altri, quelli del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; del Presidente dell’Odg Carlo Verna; del segretario della Federazione europea dei Giornalisti (EFJ) Ricardo Gutierrez; della Presidente dell’Ordine del Lazio, Paolo Spadari, dell’Unesco, della Commissaria Europea dei diritti umani, Dunja Mijatovic. In apertura, Viviani ha riproposto il telegramma che Luciana Alpi, la madre-coraggio di Ilaria – la giornalista uccisa a Mogadiscio nel 1994 in circostanze non chiarite, da assassini rimasti ignoti – aveva inviato per il concerto del 2017. Ossigeno ha dedicato a lei il concerto di quest’anno, ricordando che Luciana ci ha lasciato per sempre il 12 giugno scorso senza avere ottenuto giustizia. Ossigeno continuerà la sua battaglia per la verità, seguendo il suo esempio di donna coraggiosa e combattiva, ha assicurato Viviani, rileggendo queste sue parole di una anno fa:

“Sono passati 23 anni e tre mesi dal suo assassinio e di quello del suo collega Miran Hrovratin. Verità e giustizia non mi sono state ancora concesse, nonostante l’impegno mio e di mio marito, che è venuto a mancare sette anni fa. Rimasta sola ho continuato a battermi in tutte le sedi istituzionali. Risultato zero, nonostante le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello di Perugia del gennaio 2017 – aveva scritto Luciana lo scorso anno -. La maggior parte dei colleghi di Ilaria non si è nemmeno accorta di quel che io ritenevo un terremoto giudiziario, cioè la scarcerazione di Hashi Omar Hassan, il somalo (inizialmente incolpato e condannato, ndr) che ha subito – da uomo innocente – 7 anni di carcere. Neppure questa notizia ha scalfito la coscienza della gran parte dei giornalisti italiani. Io continuo ad essere fortissimamente a favore della libertà di stampa”.

Dal palco, è stato indirizzato un saluto all’Ambasciatrice della Repubblica Federale di Germania, Susanne Marianne Wasum-Rainer, e al primo segretario Fabrizio Micalizzi (che in contemporanea, a Villa Almone, a pochi passi dalla Casa del Jazz, incontravano l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti) che hanno inviato a Ossigeno il testo di un intervento del ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, in difesa della libertà di stampa e della protezione dei giornalisti.

L’evento ha avuto vasta risonanza sui social network, su Facebook e su Twitter, dove sono stati proposti i video live e i messaggi. L’hashtag #ossigenoinfo si è piazzato tra i Twitter Trends del 21 giugno.

RDM

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