Libertà di stampa

UNESCO. Note sulla Giornata per mettere fine all’impunità – Siracusa, 3 novembre

OSSIGENO 30 ottobre 2021 – Il documento per la celebrazione 2021 della Giornata internazionale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti celebrata in tutto il mondo il 2 novembre 

UNESCO – Nota concettuale
“Contrastare le minacce e i crimini contro i giornalisti per proteggere la libertà di espressione”

in occasione della
Giornata internazionale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti
2 novembre 2021

Porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti è una delle sfide più pressanti per garantire la libertà di espressione e l’accesso all’informazione di tutti i cittadini. Tra il 2006 e il 2020, oltre 1.200 giornalisti sono stati uccisi nel mondo e quasi 9 casi su 10, secondo l’osservatorio UNESCO dei giornalisti assassinati, sono tuttora irrisolti. Questa spirale di violenza contro i giornalisti è spesso indice di un indebolimento dello stato di diritto e del suo sistema giudiziario.

Se gli omicidi sono la forma più estrema di “censura” dei media, i giornalisti sono comunque soggetti a innumerevoli minacce – dai rapimenti alle torture, dalle aggressioni fisiche alle molestie, queste ultime soprattutto nell’ambito digitale. Le minacce e gli attacchi contro i giornalisti creano un clima di paura che si estende a tutti gli operatori dei media, impedendo la libera circolazione di informazioni, opinioni e idee fra i cittadini.

In molti casi, le intimidazioni e le minacce non sono oggetto di indagini approfondite con la conseguenza di sfociare, troppo spesso, in aggressioni ancora più violente e persino in omicidi. Un recente studio realizzato con il sostegno del Global Media Defence Fund ha rivelato che dei 139 omicidi di professionisti dei media in America Latina, la metà era stata preceduta da minacce ricevute dalla vittima nel corso del suo lavoro.

È dunque fondamentale rafforzare le indagini e i procedimenti giudiziari sulle minacce ai giornalisti per prevenire azioni ancora più violente contro di loro. I sistemi giudiziari che indagano a fondo e che perseguono con fermezza questo tipo di reati mandano contemporaneamente il segnale che la società non è disposta a tollerare attacchi ai giornalisti e alla libertà di espressione. Indagare sulle minacce e sugli attacchi ai giornalisti, e comprenderli a fondo, aiuterà a migliorare la qualità delle politiche di prevenzione e protezione a favore di tutti i lavoratori dei media. Il rafforzamento dei meccanismi nazionali di protezione è infatti determinante per affrontare con efficacia la questione.

Le donne giornaliste sono particolarmente soggette a minacce e attacchi, in particolare online. Secondo il report recentemente pubblicato dall’UNESCO, “The Chilling: Global Trends in online violence against women journalists”, il 73% delle donne giornaliste intervistate ha dichiarato di essere stata minacciata, intimidita e insultata online nel corso del proprio lavoro.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella sua 68esima sessione del 2013, ha adottato la risoluzione A/RES/68/163 proclamando il 2 novembre “Giornata internazionale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti (IDEI)”. Da allora, le commemorazioni globali dell’IDEI forniscono un’occasione unica per sensibilizzare e promuovere il dialogo tra tutti gli attori coinvolti nella lotta contro l’impunità. Costoro – e tra essi le Agenzie delle Nazioni Unite, gli organismi regionali,
gli Stati membri, i componenti della magistratura, della società civile e dei media – svolgono un ruolo chiave nell’accertare le responsabilità e nel portare in giudizio coloro che commettono reati contro i giornalisti e i lavoratori dei media.

Il crescente impegno della comunità internazionale nell’affrontare il problema dell’impunità è stato evidenziato nella dichiarazione finale del 14° Congresso delle Nazioni Unite sulla prevenzione del crimine e la giustizia penale che ha riconosciuto la specificità delle minacce subite dai giornalisti. In particolare, la dichiarazione esorta gli stati membri ad “indagare, perseguire e punire le minacce e gli atti di violenza, che rientrano nella loro giurisdizione, commessi contro giornalisti e lavoratori dei media, (…) al fine di porre fine all’impunità per i crimini commessi contro di loro”.

La giornata internazionale del 2021 per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti evidenzierà il ruolo cruciale delle procure nell’indagare e perseguire non solo gli omicidi, ma anche le minacce subite dai giornalisti. Una tavola rotonda di alto livello riunirà rappresentanti delle procure statali, giornalisti ed esperti legali. L’evento consentirà loro di confrontarsi e discutere sull’attività di prevenzione e sull’attuazione di misure di protezione efficaci. La tavola rotonda affronterà altresì la
questione delle minacce online e sessiste contro le donne giornaliste.

Le discussioni saranno principalmente basate sulle linee guida per i procuratori sui casi di crimini contro giornalisti, pubblicate congiuntamente dall’UNESCO e dall’Associazione internazionale dei procuratori ed ora disponibili in 16 lingue. Sarò inoltre reso pubblico il capitolo sulla sicurezza del World Trends Report che contiene i dati UNESCO più recenti sulle uccisioni e l’impunità, oltre ad una panoramica delle tendenze globali a riguardo della sicurezza dei giornalisti.In linea con le raccomandazioni della Dichiarazione Windhoek+30, adottata al termine della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa 2021, l’IDEI 2021 contribuirà alla sicurezza e all’indipendenza dei giornalisti per favorire la sostenibilità dei media. Verrà inoltre discusso il ruolo del giornalismo investigativo nel portare alla luce i crimini contro la stampa e nell’informare i pubblici ministeri, rendendoli così responsabili del perseguimento dei reati commessi nei confronti dei giornalisti. Saranno inoltre condivise tecniche innovative di indagine condotte utilizzando, in particolare, le risorse di data journalism.

Per aumentare la consapevolezza delle minacce e dei pericoli che i giornalisti corrono nello svolgimento del loro lavoro e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione dell’impunità, prima dell’IDEI sarà lanciata una campagna informativa online.

Le commemorazioni dell’IDEI 2021 apriranno la strada al 10° anniversario del Piano d’azione delle Nazioni Unite sulla sicurezza dei giornalisti e la questione dell’impunità che sarà presentato durante l’IDEI 2022. Approvato dal Consiglio dei direttori generali delle Nazioni Unite nel 2012, il Piano d’azione vuole garantire un ambiente libero e sicuro per i giornalisti e i lavoratori dei media, sia in situazioni di conflitto che non, per promuovere in tutto il mondo pace, democrazia e sviluppo. In questo contesto, l’obiettivo principale dell’agenda IDEI 2021 è quello di rafforzare una risposta multi-stakeholder sulle
indagini e i procedimenti giudiziari sui crimini e gli attacchi contro i giornalisti, per garantire il fondamentale diritto alla libertà di espressione, di stampa e di accesso all’informazione.

La commemorazione principale, ma anche molti eventi e campagne nazionali, saranno sostenuti dal Programma multi-donors sulla libertà di espressione e la sicurezza dei giornalisti. Verranno inoltre realizzate altre iniziative per rafforzare i partenariati e le sinergie e per consolidare l’impegno politico per la creazione di un ambiente sicuro per i lavoratori dei media.

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