Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Per il Riesame Baiardo ha calunniato Giletti sulla foto con Graviano

Passa la richiesta della Procura di Firenze di arresti domiciliari del faccendiere per calunnia al giornalista

OSSIGENO xx Ottobre 2023 – Nella nota vicenda che lo ha contrapposto a Salvatore Baiardo (noto faccendiere e amico dei fratelli Graviano, boss di mafia che scontano l’ergastolo al 41bis leggi) la versione del giornalista Massimo Giletti sta guadagnando terreno a livello giudiziario.

Il Tribunale del Riesame di Firenze ha infatti dato ragione alla Procura, secondo la quale Massimo Giletti ha detto la verità affermando che Baiardo gli aveva mostrato una foto che, a suo dire, ritraeva (in modo poco chiaro) alcune persone fra le quali Silvio Berlusconi. Invece, secondo la versione della Procura di Firenze ritenuta corretta dal Riesame, Salvatore Baiardo, negando la circostanza, ha mentito ai pm . Il Riesame ha pertanto accolto la richiesta della Procura di incriminare Salvatore Baiardo per il reato di calunnia nei confronti di Massimo Giletti e di chiedere il suo arresto. Le motivazioni del Riesame sono state depositate il 29 settembre 2023 (leggi). L’arresto non è stato eseguito in attesa della scadenza del termine per l’eventuale ricorso che potrebbe essere presentato in Cassazione dai difensori di Baiardo.

MASSIMO GILETTI, contattato da Ossigeno, ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito alle decisioni dei giudici. Nello scorso mese di aprile, quando è nata la controversia su questa foto, il programma d’inchiesta ‘Non è l’Arena’, in onda su La7, di cui era il conduttore, è stato chiuso senza fornire chiare motivazioni. Durante quell’ultima puntata, la giornalista Sandra Amurri, opinionista del programma, parlò di vicende legate ai fratelli Graviano e per questo motivo è stata querelata da Giuseppe Graviano insieme a Massimo Giletti (vedi Ossigeno).

LA FOTO di cui ha parlato Massimo Giletti e da cui è nato il procedimento per calunnia, non è stata mai reperita. Massimo Giletti ha avuto modo di vederla brevemente solo una volta, durante un’intervista a Baiardo. Si tratterebbe di una foto degli anni ‘90, che ritrarrebbe Silvio Berlusconi e un generale dei carabinieri insieme a Giuseppe Graviano. Salvatore Baiardo l’avrebbe mostrata a Massimo Giletti, il quale lo ha riferito alla Procura. Interrogato dagli inquirenti, Salvatore Baiardo ha negato la circostanza, affermando che quelle di Massimo Giletti erano bugie. La Procura ha indagato e ha trovato intercettazioni di dialoghi nei quali Baiardo parla della foto. Perciò lo ha incriminato per calunnia ai danni del giornalista, chiedendo di applicare gli arresti domiciliari. Le richieste della Procura di Firenze sono finite al Tribunale del Riesame dopo che il GIP le aveva respinte.

IL RIESAME – Il giudice Alessandro Moneti e la presidente del tribunale del Riesame Grazia Aloisio hanno motivato la loro decisione in un documento di quasi 30 pagine. “Si tratta – scrivono di Salvatore Baiardo nel loro provvedimento – di un pluripregiudicato, con precedenti per calunnia, truffa, ricettazione ed altri reati pur oggi depenalizzati. Non solo: le calunnie che concernono questo procedimento risultano poste in essere su tematiche di estrema delicatezza inerenti la storia del nostro Paese, con assoluto disinteresse sia per le persone offese che per fatti che hanno condotto indicibili sofferenze umane e messo a dura prova la tenuta dell’ordinamento democratico”. Quanto alla fotografia al centro della vicenda, per i giudici potrebbe essere un artificio. “Ma sicuramente gli è stata fatta vedere, – argomentano i magistrati – potrebbe essere un fotomontaggio o addirittura essere stata male osservata dal giornalista, per problemi di luce (l’ambiente in cui venne mostrata non era ben illuminato), o essersi egli sbagliato in ragione del breve tempo in cui gli venne mostrata, magari ingannato da tratti somatici simili a quelli delle persone che ha dichiarato di avere riconosciuto”.

IN TOSCANA da gennaio al 30 settembre 2023 Ossigeno ha segnalato minacce e intimidazioni nei confronti di 9 giornalisti e operatori dell’informazione. Dal 2012 ne ha segnalati 171. Il contatore dei giornalisti minacciati in Italia, avviato da Ossigeno nel 2006, il 30 settembre 2023 ha raggiunto quota 6912. I nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. LT

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