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Pestaggio Origone fu dolo non colpa? Ricorso in Cassazione

In appello gli agenti di polizia che picchiarono il giornalista di Repubblica sono stati condannati a pagare una multa, questa pena non sarebbe commisurata alla gravità delle loro azioni

OSSIGENO 4 maggio 2023 – A fine aprile 2023 la Procura generale di Genova ha impugnato in Cassazione la sentenza della Corte di appello che a gennaio scorso ha punito con una multa di 2.582 euro quattro poliziotti del reparto mobile di Genova che nel 2019 picchiarono il giornalista Stefano Origone di Repubblica. Agli agenti fu attribuita una responsabilità colposa. La Procura Generale insiste perché invece sia contestato ai poliziotti di avere agito con dolo. Nel processo di primo grado, ai  quattro agenti era stato contestato il dolo, ma poi erano stati condannati a 40 giorni di carcere per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. La procura di Genova aveva  chiesto condanne più pesanti, giudicando le lesioni “dolose” e non colpose (leggi Ossigeno).

Anche secondo il procuratore generale Alessandro Bogliolo, nel picchiare Stefano Origone i poliziotti agirono con dolo. “Nel momento in cui – scrive il procuratore generale – sono stati inferti alla vittima non solo ripetuti colpi di sfollagente alla testa, alla schiena e alle mani ma anche numerosi calci, tale scelta si pone al di fuori di quanto autorizzato dalla normativa regolamentare applicabile agli operanti di polizia durante gli interventi di ordine pubblico”. . “Nessuna proporzionalità esisteva laddove l’Origone, fermo e silente, non rappresentava alcuna minaccia per l’ordine pubblico, né per l’incolumità degli operanti di polizia, né manifestava un seppur blando atteggiamento adesivo rispetto alla parte di manifestanti potenzialmente aggressivi”.

IN LIGURIA da gennaio a marzo 2023 Ossigeno non ha segnalato giornalisti e operatori dell’informazione minacciati, e ne ha segnalati 75 in totale dal 2012. Il contatore di Ossigeno segna 6632 giornalisti minacciati in Italia dal 2006 ad oggi. I loro nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. LT

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