Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Portopalo. Red carpet per il ministro e insulti social ai giornalisti che criticano

Mario Barresi e Luisa Santangelo del quotidiano La Sicilia hanno documentato come il Comune ha speso 100 mila € della Regione Siciliana 

OSSIGENO 13 maggio 2025 – La sindaca di Portopalo di Capo Passero (SR), Rachele Rocca, e il suo vice ,Corrado Lentinello, hanno reagito con commenti denigratori a un articolo del quotidiano ‘La Sicilia’ che criticava le spese sostenute dal Comune per celebrare, l’8 marzo 2025, il 50esimo anniversario dell’autonomia dalla vicina Pachino.
“Giornalisti di basso rango e politicizzati, stampa vergognosa, mentono sapendo di mentire”: così hanno definito i giornalisti Mario Barresi e Luisa Santangelo, autori dell’articolo. Alcuni utenti hanno aggiunto commenti contenenti “epiteti ingiustificabili”, come ha denunciato l’Assostampa siciliana in una nota di solidarietà ai due giornalisti.
L’ARTICOLO – Mario Barresi e Luisa Santangelo nel ‘pezzo’ firmato a quattro mani, ultima puntata di un’inchiesta che stanno portando avanti da qualche mese sull’utilizzo dei finanziamenti pubblici, si erano focalizzati sulle spese sostenute impiegando un contributo di 100mila euro della Regione Sicilia, “per la realizzazione di manifestazioni ricreative mirate alla promozione del territorio e l’incremento turistico”. L’articolo, titolato “Red carpet per il ministro e regalini. Portopalo, l’autonomia a peso d’oro”, evidenziava fra le altre spese l’acquisto di “poco meno di un chilometro di moquette rossa su cui fare camminare, tra le autorità civili, militari e religiose invitate, la sindaca Rachele Rocca e il ministro della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci”.

I CRONISTI – “Abbiamo fatto un lavoro basato esclusivamente su delibere e determine pubbliche; documenti ufficiali, che l’amministrazione ha l’obbligo di rendere noti alla popolazione – dicono Mario Barresi e Luisa Santangelo a Ossigeno -. Nell’articolo la storia è stata ricostruita virgolettando gli atti. Per questo la reazione della sindaca ci è sembrata grottesca e spropositata. Un attacco sui social, prima ancora che venisse inviata una richiesta di replica, finanche di rettifica, al nostro quotidiano (poi pubblicata, edulcorata degli insulti). Quelle parole, provenienti da rappresentanti delle istituzioni, sono servite a dare la stura a chi, approfittando dello schermo di uno smartphone, si è sentito ancora più autorizzato ad attaccarci. Una sorta di tempesta perfetta, arrivata a margine di un’inchiesta giornalistica che per settimane abbiamo pubblicato a puntate proprio sull’uso dei fondi pubblici – concludono i cronisti -, che però non è riuscita a scalfire il nostro lavoro rigoroso e oggettivo”.

LA SOLIDARIETA’ – Al fianco di Barresi e Santangelo, “oggetto dell’ennesima campagna denigratoria social che troppo spesso si abbatte sui giornalisti col solo intento di tacitarli”, si è schierata l’Assostampa siciliana. “La legge dà a tutti gli strumenti per correggere eventuali inesattezze. Non rende legittime le gratuite offese rivolte a chi, per professione, esercita il diritto di informare”, hanno scritto in una nota. Solidarietà anche dal PD di Siracusa. “Il dovere di cronaca, e di critica ove necessario, è a tutela della democrazia e degli stessi amministratori – ha commentato la presidente Renata Giunta -,  a cui certe volte piace calpestare i diritti dei cittadini e, a nostro avviso, anche le regole minime dell’educazione”. LT

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