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Reggio Calabria. Adriana Musella non sarà processata per calunnia

Non luogo a procedere nei confronti della presidente dell’Associazione Antimafia “Riferimenti”. Il procedimento era stato aperto d’ufficio

Il 24 maggio 2018 il Gup del Tribunale di Reggio Calabria ha stabilito il non luogo a procedere nei confronti di Adriana Musella, presidente dell’associazione antimafia “Riferimenti”, per il reato di calunnia della giornalista del Corriere della Calabria Alessia Candito.

Il 30 settembre 2017 il Pm di Reggio aveva chiesto il rinvio a giudizio di Musella, che diciotto mesi prima aveva denunciato Candito – come scrive il Gip di Reggio nell’ordinanza di archiviazione della stessa denuncia – “per i reati di diffamazione aggravata, accesso abusivo a sistema informativo o telematico e per alti reati che si fossero ravvisati dalla lettura degli atti”. Nella querela Musella scriveva: “Fu ella stessa (Candito- ndr) approfittando della mia temporanea difficoltà ad accedere ai file a prendermi di mano il mouse copiando non solo i singoli prospetti di sintesi ma tutto ciò che era presente nella cartella ove, solo in seguito, mi sono accertata dell’esistenza di diversi appunti informali e dati di contabilità interna”.

La presidente contestava dunque alla giornalista l’articolo pubblicato sul Corriere della Calabria, relativo all’utilizzo dei finanziamenti pubblici ricevuti dall’associazione. Il Gip del Tribunale di Reggio aveva archiviato la querela (leggi).

RDM

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