Il virus rischia di infettare anche la libertà di stampa. Denunce e appelli

24 aprile 2020 – di Luciana Borsatti – Segnalazioni dalle ONG e dalle istituzioni – Rassegna di Ossigeno. In breve gli argomenti principali trattati dai siti web e dalle newsletter delle associazioni e delle organizzazioni internazionali per la libertà di stampa

BRUXELLES – La European Federation of Journalists (EFJ) e altre 23 organizzazioni hanno rivolto alla Commissione Ue e al Gruppo di lavoro sulle libertà civili dell’Europarlamento una serie di raccomandazioni sul rispetto dello stato di diritto in Europa. Nel luglio 2019 la Commissione ha lanciato il Meccanismo europeo sullo stato di diritto, il cui primo obiettivo è un rapporto annuale sulla situazione dei diversi Paesi membri. Un capitolo è dedicato alla libertà e al pluralismo dei media. LEGGI 

VIENNA – Un rapporto pubblicato dall’International Press Institute (IPI) evidenzia come la pandemia del Covid-19 abbia rapidi e significativi effetti sulla libertà dei media nell’Unione europea. Vari stati hanno infatti messo in atto leggi di emergenza e restrizioni che limitano la capacità dei giornalisti di informare. Il fenomeno riguarda soprattutto l’Europa centrale e orientale, e in particolare Ungheria, Serbia e la vicina Turchia, ma non esclude altri stati. La ricerca fa parte del progetto Media Freedom Rapid Response (Mfrr). LEGGI  

LONDRA – ARTICLE 19 segnala l’applicazione in Spagna del Codice penale nei confronti di persone che abbiano creato e condiviso su internet false informazioni e scherzi sul coronavirus. La cattiva informazione è certo una sfida significativa per i governi, si osserva, ma i procedimenti penali dovrebbero essere la misura estrema. LEGGI 

VIENNA – Il Rappresentante OSCE per la libertà dei media, Harlem Désir, è preoccupato per il fatto che i giornalisti rinchiusi nelle carceri turche non possono di fatto beneficiare della nuova legge che libera molti detenuti  per evitare un aggravarsi dell’epidemia da Covid-19. LEGGI  

NEW YORK – Un rapporto del Committee to Protect Journalists (CPJ) denuncia come gli attacchi dell’amministrazione Trump alla credibilità dei media mettano in pericolo la democrazia negli Usa e la libertà di stampa nel mondo. La presidenza Trump, si sottolinea, ha intensificato le accuse nei confronti delle fonti, interferito negli affari delle imprese editoriali, molestato i giornalisti anche oltre i confini Usa. Ma il suo risultato più efficace è stato distruggere la credibilità della stampa, pericolosamente minando la verità perfino quando la pandemia mette a rischio milioni di americani. LEGGI 

PARIS – Reporters Without Borders (RSF) lancia l’allarme su una campagna di disinformazione globale sul coronavirus che Pechino starebbe orchestrando sin dall’inizio della pandemia. La campagna punterebbe a sovrastare le voci critiche che accusano la Cina per la diffusione del virus per il fatto che la censura sulle prime avvisaglie avrebbe ritardato l’adozione delle necessarie misure sanitarie. LEGGI 

LONDRA – Un’artista russa ora agli arresti domicialiari per il suo lavoro per l’uguaglianza sessuale e di genere è fra i vincitori  del Premio per la libertà di espresisione di Index on Censorship 2020. Fra gli altri vincitori uno dei primi siti di giornalismo investigativo e di fact-checking in Polonia. LEGGI 

LB

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