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Siracusa. Due anni e 8 mesi per le minacce a Borrometi

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Il Tribunale ha inflitto questa condanna per tentata violenza privata aggravata dal metodo mafioso nei confronti del giornalista

Stavolta, l’aggressore di un giornalista è stato processato e condannato. Accade raramente come dice la statistica di Ossigeno che ha segnalato un tasso di impunità del 99 per cento. Inoltre il Tribunale ha applicato l’aggravante del metodo intimidatorio mafioso.

Il Tribunale di Siracusa  ha condannato Francesco De Carolis a due anni e 8 mesi di carcere per tentata violenza privata, aggravata dal metodo mafioso, ai danni del giornalista Paolo Borrometi, direttore de LaSpia.it e collaboratore dell’Agi.

A novembre del 2017, De Carolis, aveva inviato un messaggio vocale intimidatorio al giornalista che aveva pubblicato alcuni articoli di cronaca su suo fratello, Luciano, ritenuto personaggio di spicco del clan mafioso Bottaro-Attanasio.

“Gran pezzo di m…, appena vedo di nuovo la mia faccia, di mio fratello che oggi è la corona della mia testa, in un articolo tuo ti vengo a cercare fino a casa e ti massacro”, era una delle frasi indirizzate al cronista.

“Oggi è stata scritta una meravigliosa pagina di giustizia ed io la dedico a tutti voi che mi siete stati accanto. In un territorio dove le denunce scarseggiano, la sentenza di condanna di chi mi voleva “massacrare”, dimostra che denunciare conviene” è stato il commento di Paolo Borrometi sulla sua pagina Facebook.

Il 7 giugno 2018, a tre anni dai fatti, il Tribunale di Ragusa aveva condannato, con rito abbreviato,  a 4 mesi di reclusione un altro autore di minacce aggravate nei confronti del giornalista Paolo Borrometi.

RDM

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