Caltanissetta. Il PG ricorre in Cassazione contro l’assoluzione di Michele Spena
L’editore, accusato di avere diffamato il giornalista Attilio Bolzoni in una trasmissione radiofonica, era stato condannato in primo grado e assolto in appello
OSSIGENO 1 dicembre 2025 – Il procuratore generale di Caltanissetta, Fabio D’Anna, ha depositato ricorso per Cassazione contro la sentenza di assoluzione pronunciata dalla Corte d’Appello nei confronti dell’editore del ‘Fatto Nisseno’ Michele Spena, accusato di diffamazione ai danni del giornalista Attilio Bolzoni (leggi Ossigeno). Il processo trae origine da alcune dichiarazioni rilasciate da Spena durante la trasmissione radiofonica “Tony Accesi”, ritenute da Bolzoni lesive della propria dignità e professionalità. In primo grado l’editore fu condannato al pagamento di una multa di 900 euro e a un risarcimento di 3.000 euro in favore del giornalista. In appello fu assolto, con revoca delle statuizioni civili.
Secondo il procuratore generale D’Anna, la sentenza d’appello sarebbe viziata da “una non corretta valutazione dell’articolo 595 del codice penale” e da “illogicità e contraddittorietà” nella motivazione. Il PG contesta il fatto che alcune delle frasi offensive sono state pronunciate da Spena fuori onda, quando Bolzoni non era più in collegamento e dunque impossibilitato a replicare.
Dopo la sentenza di assoluzione della Corte d’Appello Attilio Bolzoni ha anche presentato un esposto al Consiglio Superiore della Magistratura, avendo appreso che il procedimento era stato presieduto da una magistrata figlia di un altro magistrato, che anni fa, per un articolo pubblicato nel 2012 sull’Espresso, aveva chiesto un risarcimento danni di 200.000 euro al giornalista e al giornale. Quella causa civile si era conclusa nel 2016 con il rigetto della domanda e la condanna del magistrato al pagamento delle spese legali. LT


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