Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Aosta. Giornalista insultata due volte in Consiglio regionale

Esponenti no vax l’hanno insultata e accusata di essere al soldo delle case farmaceutiche – Lei: io riferisco tutte le voci

OSSIGENO 31 ottobre 2023 – Una giornalista che collabora con il quotidiano La Stampa (e che ha chiesto a Ossigeno di non pubblicare il suo nome) è stata aggredita verbalmente due volte il 29 settembre 2023 ad Aosta nella sede del Consiglio regionale.

Gli aggressori sono esponenti locali del movimento no vaccini, che hanno usato atteggiamenti minacciosi e insulti di questo tenore: “Voi giornalisti scrivete un sacco di cavolate, siete servi dei poteri forti, fate una informazione da schifo!”.

Quel giorno gli attivisti del movimento erano andati a seguire i lavori del Consiglio regionale dove era in discussione un’interpellanza sul tema dei vaccini anti Covid-19.

In mattinata, un esponente del gruppo no-vax di Aosta ha seguito la giornalista fino all’ingresso della toilette e l’ha insultata sventolando la fotocopia di un quotidiano che critica l’uso dei vaccini, e dicendo che invece i giornalisti come lei non lo fanno perché sono “al soldo delle case farmaceutiche”. Sono intervenuti gli addetti alla sicurezza per mettere fine all’aggressiva contestazione.

Poi, in serata, la giornalista è stata nuovamente aggredita verbalmente, quando si è recata nella tribuna del pubblico per vedere quanti erano gli esponenti del gruppo no-vax. Due ragazze si sono avvicinate alla giornalista e con tono minaccioso le hanno chiesto di non fare fotografie e di cancellare quelle appena fatte. La cronista si è rifiutata di farlo.

LA CRONISTA – “Ringrazio Ossigeno per il lavoro di monitoraggio che fa sentire meno soli noi cronisti. Di fronte a questo episodio io preferisco mantenere l’anonimato, per ragioni di sicurezza personale”, ha detto la giornalista a Ossigeno. “Non è la prima volta – ha aggiunto – che esponenti del gruppo locale “no-vax” si accaniscono contro di me. Io mi sono sempre occupata di vaccini e misure anti-covid riportando tutte le voci su questo tema”.

Lei non ha presentato una denuncia formale e ha fatto affidamento sugli addetti alla vigilanza del Consiglio regionale per continuare a svolgere il suo lavoro.

OSSIGENO – Durante la pandemia e le misure di lockdown Ossigeno ha documentato numerosi episodi simili, di contestazione violenta e minacciosa, che si sono verificati in tutta Italia (leggi). L’episodio di Aosta spicca perché non c’è più quella tensione né quella situazione sociosanitaria che alimentava tensione e rabbia. Quella di Aosta appare perciò una manifestazione ingiustificabile di grave intolleranza per il lavoro giornalistico. Perciò Ossigeno esprime solidarietà a questa coraggiosa cronista, una solidarietà che si somma a quella già espressa dall’Asva (il sindacato unico e unitario dei giornalisti valdostani) e dell’Ordine regionale dei giornalisti della Valle d’Aosta.

IN VALLE D’AOSTA da gennaio al 30 settembre 2023 Ossigeno non ha segnalato altre minacce e intimidazioni nei confronti di giornalisti e operatori dell’informazione. Dal 2012 ne ha segnalato solo un altro. Il contatore dei giornalisti minacciati in Italia, avviato da Ossigeno nel 2006, il 30 settembre 2023 ha raggiunto quota 6912. I nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. GPA

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