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Bologna. Condannati dopo 7 anni gli aggressori del giornalista Enrico Barbetti

In primo grado  pene detentive da 6 a 12 mesi e risarcimento danni per gli antagonisti che gli ruppero un gomito durante la visita di Matteo Salvini a un campo nomadi

OSSIGENO 7 settembre 2021  – Il giudice del Tribunale di Bologna Alessandra Testoni il 7 luglio 2021 ha condannato a pene detentive comprese fra 4 mesi ad 1 anno e 6 mesi di reclusione gli attivisti dei collettivi bolognesi ritenuti responsabili dell’assalto dell’8 novembre 2014 all’auto su cui viaggiava il leader della Lega Matteo Salvini e dell’aggressione al giornalista del ‘Resto del Carlino’ Enrico Barbetti.

Violenza privata e danneggiamento aggravato sono i reati contestati per l’assalto all’auto del leader leghista, lesioni aggravate per il pestaggio del giornalista. La Procura aveva chiesto pene fino a due anni per tutti (vedi Ossigeno). Cinque dei 16 imputati sono stati assolti. Quattro le condanne per l’aggressione al cronista, che seguiva per il suo giornale la visita di Matteo Salvini ad un campo nomadi, con pene da 6 mesi ad un anno di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali.

I RISARCIMENTI – Enrico Barbetti riportò la frattura di un gomito. L’importo del risarcimento che gli spetta sarà deciso con una causa civile. Nel frattempo i condannati gli dovranno versare una provvisionale di diecimila euro e di altrettanti euro all’editore del giornale (Editoriale Nazionale srl). Barbetti e l’editore, parti civili nel processo, sono stati assistiti dal professor Tommaso Guerini e dall’avvocato Gaspare Stallone. 10mila euro di risarcimento anche per l’Aser (Associazione Stampa Emilia Romagna), costituitasi parte civile. Pena sospesa per 10 degli 11 condannati, a condizione che risarciscano i danni alle parti civili entro 30 giorni dal momento in cui la sentenza diventerà irrevocabile. LT

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