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Genova. Per le percosse a Stefano Origone il pm chiede processo per 4 poliziotti

Sono accusati di lesioni aggravate dall’uso del manganello – ll giornalista di Repubblica stava seguendo i disordini durante un comizio di Casapound

OSSIGENO – 6 luglio 2020 – Il 3 luglio 2020 a Genova il sostituto procuratore Gabriella Dotto ha chiesto il rinvio a giudizio di 4 agenti di polizia del reparto mobile di Bolzaneto (Genova), accusati di essere gli autori del pestaggio del giornalista Stefano Origone, redattore del quotidiano La Repubblica. Il giornalista fu percosso nel capoluogo ligure, in piazza Corvetto, il 23 maggio 2019 (leggi).

I quattro agenti sono accusati di lesioni gravi e aggravate dall’uso del manganello. L’udienza preliminare è fissata per il 20 ottobre 2020 davanti al gip Silvia Carpanini.

Stefano Origone era in piazza in veste di cronista quando la polizia intervenne per mettere fine agli scontri nati dalla contestazione di un comizio del partito di estrema destra Casapound. Il giornalista stava assistendo all’arresto di un manifestante.

Il giornalista fu ricoverato all’Ospedale Galliera per curare le lesioni subite. Da allora ha subito due interventi chirurgici alla mano sinistra e un intervento all’altra. Per curarsi si è assentato dal lavoro per otto mesi. È rientrato al lavoro soltanto a fine gennaio del 2020, senza aver recuperato pienamente la funzione di alcune dita.

Nel corso delle indagini alcuni agenti del reparto della squadra mobile si sono presentati spontaneamente in Procura per rendere dichiarazioni.

L’Agenzia Ansa ha riferito che i poliziotti accusati del pestaggio potrebbero ammettere le colpe, proporre un risarcimento e chiedere di essere affidati ai servizi sociali o in alternativa potrebbero patteggiare la pena. 

ASP

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