Memoria

Giornalisti. Dieci anni fa ucciso a Bangkok fotoreporter Fabio Polenghi

Il 19 maggio è inoltre il 33mo anniversario dell’uccisione del giornalista triestino Almerigo Grizl. Ossigeno per l’Informazione li ricorda entrambi sul sito giornalistiuccisi.it

Dieci anni fa , il 19 maggio 2010, fu ucciso a Bangkok il fotoreporter italiano Fabio Polenghi, 48 anni, milanese. Trentasette anni fa, lo stesso giorno del 1987 fu ucciso a Caia, in Mozambico, il giornalista Almerigo Grilz, mentre stava filmando una battaglia fra i miliziani del fronte Renamo e quelli fedeli al governo.

Ossigeno per l’Informazione li ricorda entrambi sul sito “Cercavano la verita” che, insieme alla loro storia, racconta quella di altri 28 giornalisti italiani uccisi.

Per questa ricorrenza, il sito si arricchisce di una ricostruzione inedita della vicenda di Polenghi, curata da Luciana Borsatti, di un testo del giornalista di base a Bangkok, Alessandro Ursic, e di altri interessanti materiali multimediali.

Fabio Polenghi fu ucciso nella capitale tailandese mentre documentava una manifestazione di massa contro il governo. Cadde colpito al cuore da un proiettile sparato da un M16 in dotazione all’esercito tailandese. Il 29 maggio 2013 la magistratura tailandese ha stabilito che ad ucciderlo era stata un’arma dell’esercito, ma non è stato individuato il responsabile. Il processo si svolse grazie all’infaticabile iniziativa di Elisabetta Polenghi, una delle sorelle di Fabio.

Almerigo Grilz, triestino, era stato vice segretario nazionale del Fronte della Gioventù ed esponente di spicco del Movimento Sociale Destra Nazionale. Poi alla fine degli anni Settanta aveva cominciato a recarsi sui fronti di guerra: dall’Afghanistan al Libano, all’Etiopia, alla Cambogia, alla Thailandia, alle Filippine, all’Angola, realizzando resoconti rilanciati da Cbs, France 3, Nbc, Panorama e Tg1. Nel 1983 con Gian Micalessin e Fausto Biloslavo aveva fondato la Albatross Press Agency, agenzia giornalistica per servizi multimediali dalle regioni del mondo sconvolte da guerre e movimenti rivoluzionari. Il Comune di Trieste gli ha dedicato una via sul litorale di Barcola.

LB

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