Memoria

Giornalisti uccisi. Pippo Fava. Messaggio di Francesca Andreozzi

Questo messaggio è stato inviato da Francesca Androzzi, nipote del giornalista e intellettuale Giuseppe Fava e presidente della Fondazione a lui dedicata, aderendo alla 30ma Giornata mondiale della libertà di stampa celebrata da Ossigeno a Roma l’11 maggio 2023 in memoria dei giornalisti italiani uccisi. 

OSSIGENO 11 maggio 2023 – Mantenere viva la memoria dei giornalisti uccisi dalla mafia e dal terrorismo non vuol dire ricordarli nel giorno della loro morte, significa raccontare la vita, il lavoro, la passione e l’impegno di persone che hanno svolto bene il loro lavoro, con passione e con la schiena dritta.

In occasione della Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa, utilizzo le parole di Giuseppe Fava, riportando parte del suo editoriale “Lo spirito di un giornale” che è diventato il manifesto etico del giornalismo e andrebbe letto a tutti i giovani giornalisti che si avvicinano a questa professione:

“Io ho un concetto etico del giornali­smo. Ritengo infatti che in una società demo­cratica e libera quale do­vrebbe essere quella italiana, il giornali­smo rappresenti la forza essenziale della società. Un gior­nalismo fatto di verità impedi­sce molte corruzioni, frena la vio­lenza e la crimina­lità, accelera le opere pubbliche indispen­sabili. pretende il fun­zionamento dei ser­vizi sociali. Tiene con­tinuamente al­lerta le forze dell’ordine, sollecita la co­stante at­tenzione della giu­stizia, impone ai politici il buon gover­no.

Se un giornale non è capace di questo, si fa carico anche di vite umane. Persone uccise in sparatorie che si sarebbero po­tute evitare se la pubblica verità avesse ri­cacciato indietro i criminali: ragazzi stroncati da overdose di droga che non sa­rebbe mai arrivata nelle loro mani se la pubblica verità avesse denunciato l’infame mercato, ammalati che non sa­rebbero pe­riti se la pubblica verità aves­se reso più tempestivo il loro ricovero.

Un giornalista incapace – per vigliac­cheria o calcolo – della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, e le sofferenze. le sopraffa­zioni. le corruzioni, le violenze che non è stato capace di combattere. Il suo stesso fallimento!

Ecco lo spirito politico del Giornale del Sud è questo!
La verità! Dove c’è verità, si può realizzare giustizia e difendere la libertà!”

Francesca Andreozzi, presidente Fondazione Giuseppe Fava

Leggi la storia di Giuseppe Fava su Ossigeno-Cercavano la verità

Rivedi qui il convegno

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