Libertà di stampa

Il Consiglio d’Europa agli Stati: proteggete i giornalisti dagli attacchi

E migliorate le loro condizioni di lavoro. Le accorate richieste contenute in due Rapporti adottati all’unanimità dall’Assemblea Parlamentare

Strasburgo, 25 Aprile 2018 – Le condizioni di lavoro dei giornalisti continuano a deteriorarsi – hanno giornate lavorative sempre più lunghe, subiscono pressioni per pubblicare sempre più cose e di conseguenza hanno meno tempo per controllare l’esattezza dei fatti ma anche per condurre inchieste su questioni delicate. Aumentano tra i loro ranghi le vittime d’intimidazioni, di attacchi verbali e fisici, che possono arrivare fino al loro omicidio. Inoltre continua a crescere, a ritmi sostenuti, il numero di freelance, che non hanno gli stessi diritti dei giornalisti assunti.

A lanciare l’allarme sulla situazione dei giornalisti ma anche dei media tradizionali, che devono affrontare crescenti difficoltà finanziarie e pressioni politiche, è l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. In due rapporti, adottati all’unanimità, questa chiede agli Stati di adottare misure concrete, oltre che il pieno rispetto di tutti gli standard dell’organizzazione paneuropea sulla libertà di stampa.

La prima richiesta è prendere tutte le misure necessarie a difendere l’incolumità fisica dei giornalisti e condurre indagini efficaci su tutti gli attacchi di cui sono vittime. La seconda è cambiare le leggi sulla diffamazione dove queste prevedano la prigione e multe salate, e non punire quanto pubblicato anche se inaccurato se è dimostrato che il giornalista non lo sapeva, ne ha controllata con diligenza la veridicità e non intendeva causare danni a qualcuno. Inoltre, si chiede di studiare forme alternative di finanziamento per i media tradizionali: una soluzione che l’Assemblea suggerisce è la ridistribuzione dei profitti pubblicitari generati dai motori di ricerca e social media.

(ANSA)


Aiutaci anche tu a produrre Ossigeno per l’informazione. Puoi farlo nel modo più semplice in tre modi. 1. Scrivendo il nostro codice fiscale 97682750589 sulla tua dichiarazione dei redditi per assegnare il 5 per 1000 alla nostra ONLUS. Così ci fai una donazione senza spendere un euro. 2. Facendo  una donazione via web a Ossigeno e beneficiando di una detrazione fiscale (leggi). Facendo circolare le notizie e i dati di Ossigeno per rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza contro gli attacchi al diritto di dire e di sapere ciò che accade.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.