Libertà di stampa

Il Papa loda la cronaca, il giornale La Voce cita i dati di Ossigeno sulle minacce

La Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – Il settimanale umbro parla dei “soprusi nei confronti dei lavoratori dell’informazione” in Italia 

OSSIGENO 18 maggio 2021 – Nessuno strumento tecnologico, per quanto all’avanguardia, può sostituire la verifica fatta in presenza, di persona, però “la crisi dell’editoria rischia di portare a un’informazione costruita nelle redazioni, davanti al computer, ai terminali delle agenzie, sulle reti sociali, senza mai uscire per strada, senza più “consumare le suole delle scarpe”, senza incontrare persone per cercare storie o verificare de visu certe situazioni”. Lo ha scritto Papa Francesco nel messaggio inviato in occasione della 55ma Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali (leggi qui), celebrata domenica 16 maggio 2021, ricorrenza voluta da Paolo VI e celebrata per la prima volta il 7 maggio del 1967 (leggi qui).

Scrive ancora il papa: “Nella comunicazione nulla può mai completamente sostituire il vedere di persona. Alcune cose si possono imparare solo facendone esperienza”.

Un ringraziamento del papa è rivolto ai giornalisti inviati: “Dobbiamo dire grazie al coraggio e all’impegno di tanti professionisti se oggi conosciamo, ad esempio, la condizione difficile delle minoranze perseguitate in varie parti del mondo; se molti soprusi e ingiustizie contro i poveri e contro il creato sono stati denunciati; se tante guerre dimenticate sono state raccontate. Sarebbe una perdita non solo per l’informazione, ma per tutta la società e per la democrazia se queste voci venissero meno”. 

LE MINACCE AI GIORNALISTI IN ITALIA – Il richiamo del Papa è stato ripreso dal settimanale cattolico umbro La Voce, in un articolo di Francesco Verzini (leggi qui) che, parla ampiamente delle minacce e delle intimidazioni in crescita contro i giornalisti. L’autore confronta i dati di Reporters Sans Frontieres e della piattaforma del Consiglio d’Europa con quelli ben più completi e drammatici di Ossigeno per l’informazione sull’Italia.

Secondo la Piattaforma del Consiglio d’Europa nel 2020, scrive La Voce, “l’Italia si trova al secondo posto, dopo la Russia, per attacchi all’integrità fisica a danno dei giornalisti, su un totale europeo di 52 attacchi e di 70 casi di intimidazione. Se si prendono poi in considerazione anche i dati riferiti sempre al 2020 e rilevati dall’Osservatorio di Ossigeno per l’informazione, i numeri aumentano ulteriormente: il Contatore delle minacce di Ossigeno, che tiene conto soltanto del numero dei giornalisti minacciati di cui l’Osservatorio ha rigorosamente accertato la fondatezza e che viene azzerato il 31 dicembre di ogni anno, al 30 giugno 2020 ha segnato 121. Pertanto – conclude – sebbene nel nostro Paese sia tutelata la manifestazione del proprio pensiero, come il diritto all’informazione e la libertà di stampa, di fatto essi continuano a essere violati a causa di alcuni soprusi nei confronti dei lavoratori dell’informazione”. (leggi l’articolo de La Voce)

GB

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