Libertà di stampa

Ilaria Alpi. Gotor: informazione è ossigeno per la nostra democrazia

L’assessore alla Cultura di Roma Capitale ha aperto il convegno alla Casa del jazz, confiscata alla criminalità

OSSIGENO 22 marzo 2023 – “La Giornata in ricordo delle vittime della mafia, cade molto vicina alla data in cui è morta Italia Alpi, che oggi ricordiamo qui con Ossigeno per l’informazione, insieme a tutti i giornalisti che dal 1960 sono morti mentre facevano semplicemente il loro dovere in modo professionale. E il dovere dei giornalisti è raccontare la verità delle cose per come sono accadute. Questi giornalisti sono stati tenaci, non si sono arresi al racconto ufficiale, preconfezionato, ma hanno voluto cercare la verità che c’è dentro la verità, trasformandola in informazione, un bene pubblico prezioso, un Ossigeno per la nostra democrazia”. L’assessore alla cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor, ha aperto così le commemorazioni del convegno organizzato da Ossigeno per l’informazione per ricordare Ilaria Alpi e gli altri giornalisti uccisi mentre cercavano la verità.

“Molti sono stati uccisi dalla mafia, altri dalle Br, altri erano inviati di guerra e sono morti in un contesto lontano dall’Italia, dove si sono imbattuti in storie particolari e delicate e non si sono fermati- ha aggiunto Gotor-. Rispetto alla storia di Ilaria Alpi c’è un’attività della magistratura che non si è ancora conclusa. Il tema dell’informazione al tempo della guerra è attualissimo. Da quando è nato il giornalismo di guerra c’è il problema del giornalista blindato, legato agli eserciti in guerra, che ha la difficoltà di costruire uno spazio di autonomia delle notizie. E tutto questo, in uno scenario di guerra è particolarmente rischioso”.

“Li ricordiamo qui- ha proseguito Gotor- in un bene confiscato alla banda della Magliana. Un bene che ha dato inizio, per il comune di Roma, a una serie di confische di beni restituiti alla cittadinanza a un uso sociale, pubblico. Ce ne sono 88 a Roma, più 12 in transizione perché vengano restituiti a un uso democratico. Ci stiamo avvicinando a quota 100. A quei 100 passi di Impastato, che ci segnano e ci ricordano ogni volta quanto il bene e il male possono essere uno accanto all’altro. E questo rende difficile la difesa della democrazia”.

“Puntiamo a 100 beni confiscati- ha aggiunto l’assessore-. Questa amministrazione ha aperto un forum sui beni confiscati alla mafie. Questa è la nostra città ed è necessario che ci sia la massima vigilanza e un impegno a viso aperto della pubblica amministrazione. Ricordare l’impegno delle vittime innocenti delle mafie significa unire in un solo discorso il nostro impegno come pubblici amministratori. Bisogna fare la guerra alla mafia, guerra alla guerra, e ricordare chi ha perso la vita perché stavano intraprendendo loro mestiere come dovere e come diritto, quello di offrire a cittadini l’ossigeno di una giusta informazione”.

“Al netto di questi martiri – ha concluso l’assessore – è importante ricordarci che prima di morire si è intimiditi. E le intimidazioni, per un giovane, possono essere anche solo una minaccia di querela, soprattutto se quel giornalista scrive pezzi anche a 10 euro. Per questo è importante la protezione che Ossigeno offre. È proteggendo questi giovani, che cresce la democrazia”.

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