Latina. Commerciante pubblica su Fb video con minacce e insulti a 2 giornalisti
Avevano pubblicato un articolo di cronaca sulla sua implicazione in una inchiesta giudiziaria – Solidarietà dall’Associazione Stampa Romana
OSSIGENO 1 settembre 2025 – Un commerciante ha pubblicato su Facebook alcuni video minacciosi aizzando i suoi follower contro due giornalisti che poco prima, il 29 maggio 2025, avevano reso nota, con un articolo sulla cronaca di Latina del ‘Messaggero’, (leggi)la sua implicazione in un’inchiesta giudiziaria per ricettazione. Il bersaglio sono i cronisti Vittorio Buongiorno e Marco Cusumano. L’autore del video è Luigi Murciano, un commerciante molto noto a Latina, che ha oltre 400mila follower e altre volte è stato implicato in vicende giudiziarie. L’Associazione Stampa Romana ha dato solidarietà ai giornalisti affermando che l’episodio mostra le nuove forme di aggressione e pressione nei confronti di chi fa informazione nell’era dei social. I giornalisti si riservano di presentare una denuncia formale.
I FATTI – Il commerciante in passato è stato arrestato ed è finito più volte sotto i riflettori per vicende giudiziarie. Nei video (guarda qui, qui e qui), Murciano fra l’altro definisce i due giornalisti del Messaggero “terroristi”, mostrando il giornale cartaceo, augura in particolare a Cusumano “che il male ti torni indietro”, aizza gli utenti social a giudicarlo e insinua che avrebbero ricevuto favori da ristoratori (pasti gratuiti per non comparire sul giornale in caso di chiusure in seguito a controlli). I video hanno ottenuto migliaia di visualizzazioni e un enorme flusso di commenti violenti, carichi di insulti e odio nei confronti dei giornalisti in generale e degli autori del pezzo in particolare.
Poi, quando un’infermiera dell’ospedale Goretti di Latina è stata arrestata per pedopornografia, Murciano ha pubblicato un quarto video (guarda), con il quale ha accusato Marco Cusumano di coprire i pedofili per non aver pubblicato i nomi degli arrestati, e ha insinuato suoi collegamenti con ambienti criminali. Anche qui i follower si sono scatenati con una ridda di insulti.
MARCO CUSUMANO – “Ho volutamente ignorato i primi video di insulti di questo signore e dei suoi followers, ma quando ha toccato un argomento davvero delicato, quello della pedofilia, ho deciso di rispondere con un post su Facebook – racconta Marco Cusumano a Ossigeno -. Esistono regole nel giornalismo, fra queste c’è che i nomi degli arrestati non si possono pubblicare quando consentono l’identificazione delle vittime di determinati reati, perché sarebbe un danno ulteriore a chi ha già subito violenze di gravità inaudita. I minorenni, le vittime di violenze di ogni genere, abusi sessuali o pedopornografia vanno sempre tutelati. Personalmente continuerò a scrivere le notizie come ritengo sia giusto fare, come faccio da quasi 30 anni – conclude Marco Cusumano -. Non sarà Luigi Murciano, o chiunque altro, a decidere come vanno trattati gli argomenti più delicati che purtroppo siamo costretti a raccontare. Con il collega Vittorio Buongiorno stiamo valutando una denuncia per diffamazione contro di lui”. LT


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