Livorno. Due condannati per l’aggressione al cronista Matteo Scardigli del Tirreno
Nel 2021 mentre seguiva una protesta del ‘popolo delle barchette’ fu accerchiato, privato del cellulare e minacciato di essere buttato a mare
OSSIGENO 16 aprile 2025 – Al processo di primo grado agli aggressori del cronista del ‘Tirreno’ Matteo Scardigli (leggi), due sono stati condannati per violenza privata, a 6 e a 4 mesi con sospensione condizionale della pena, e quattro assolti. Quattro anni fa, a Livorno, il cronista fu accerchiato, privato del cellulare e minacciato di essere buttato a mare mentre svolgeva un servizio giornalistico per la sua testata (vedi Ossigeno). Il giudice del tribunale di Livorno ha escluso l’ipotesi più grave della rapina. Matteo Scardigli, assistito dall’avvocato Bruno Neri, aveva già ritirato la costituzione di parte civile. Gli imputati lo hanno risarcito in base a un accordo transattivo fra le parti.
L’AGGRESSIONE – Il 10 febbraio 2021 durante un presidio di protesta del cosiddetto ‘popolo delle barchette’, un’associazione per la tutela e la conservazione delle tradizioni marinare e del porto mediceo, davanti alla sede dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, il cronista fu minacciato da una persona spacciatasi per poliziotto e da altre che gli tolsero dalle mani il cellulare, con il quale stava prendendo appunti per scrivere l’articolo. Le indagini sull’aggressione furono affidate alla Digos. LT
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