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Malta. Neville Gafà scagionato dall’accusa di minacce a Nello Scavo

Il tribunale della Valletta ha archiviato il caso ritenendo che il messaggio percepito dal giornalista come un’intimidazione fosse “un commento politico”

OSSIGENO 28 dicembre 2020 – L’ex funzionario del governo maltese Neville Gafà è stato scagionato dall’accusa di minacce contro il giornalista italiano del quotidiano ‘Avvenire’, Nello Scavo. Il 15 dicembre 2020, il Tribunale di Malta, nell’udienza presieduta dalla giudice Charmaine Galea, ha archiviato con una sentenza il procedimento aperto in merito ai fatti denunciati in Italia dal giornalista Scavo.  Il Tribunale ha ritenute che le accuse “non erano affatto convincenti” e che quello che il giornalista e il governo italiano (che in relazione a quei fatti ha rafforzato la sua protezione) avevaNO percepito come una minaccia in realtà era  un “commento politico”.

Nello Scavo non si era ricolto alle autorità maltesi per denunciare il comportamento di Neville Gafà, ma dopo l’apertura del processo a La Valletta ha chiesto è ottenuto di partecipare in qualità di parte lesa.

Dopo la sentenza ha commentato: “Prendo atto di questa decisione. Il processo mi ha consentito di conoscere ancor più da vicino la realtà  maltese e il clima di grave tensione e di continua delegittimazione, in cui sono costretti a lavorare i giornalisti dell’Isola. Il mio impegno a supporto dei colleghi maltesi che hanno coraggiosamente raccolto l’eredità  di Daphne Caruana Galizia e che si battono per preservarne la memoria continuerà, senza sosta, anche in futuro”.

Nello Scavo aveva  denunciato su il messaggio Twitter con il quale Neville Gafà, il 27 giugno 2020, aveva reagito ad un post di Alarm Phone (in cui la Ong annunciava che 95 migranti erano stati “intercettati dagli alleati europei della Libia” e “riportati in zona di guerra”) scrivendo: “Fareste meglio a fermare il vostro sporco business…”. Nello Scavo aveva replicato: “affari sporchi, petrolio sporco, sporchi accordi tra governi. Niente da dire su questo?” e Neville Gafà aveva contro-replicato: “Fermate il vostro sporco business. Altrimenti vi fermeremo noi”.  Poi, interrogato dalla polizia, Gafà (che secondo i media maltesi fu mediatore di un accordo segreto tra Malta e Tripoli per il controllo della rotta dei migranti) ha affermato che il suo commento finale era diretto ad Alarm Phone e non a Scavo. Inoltre ha sostenuto che le autorità maltesi stavano facendo del loro meglio per combattere l’immigrazione illegale.  . (FONTE ANSA).

ASP

Leggi la precedente notizia di Ossigeno su questa vicenda

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