Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Manfredonia. Condannato con decreto per una foto

Francesco Pesante ha fatto opposizione – Il dibattimento a ottobre – La cena di una consigliera comunale con un presunto narcotrafficante
OSSIGENO 15 luglio 2023 – Il giornalista Francesco Pesante, condannato con decreto penale del Tribunale di Foggia a una pena pecuniaria di 4500 euro non ha accettato la condanna per decreto (una procedura abbreviata che evita il dibattimento e non consente di difendersi dalle accuse facendo valere le proprie ragioni), ha fatto opposizione e perciò si difenderà in dibattimento. La prima udienza è fissata per il 13 ottobre prossimo.
Il processo è nato da una querela per diffamazione a mezzo stampa presentata da Teresa Fabrizio, una consigliera comunale di Manfredonia (Foggia), che si ritiene diffamata dalla pubblicazione, a marzo 2022,  di una foto a corredo della notizia dal titolo “Assessore e consiglieri a tavola con il presunto narcotrafficante”, sul giornale online l’ “Immediato”, di cui il giornalista è direttore responsabile. La foto, ripresa da un post social della stessa querelante, mostra lei e altri partecipanti  un incontro conviviale. L’articolo fa notare che fra questi partecipanti c’è un uomo notoriamente implicato in alcune inchieste giudiziarie tuttora in via di definizione.
IL CONTESTO – Nel 2019 il consiglio comunale di Manfredonia è stato sciolto per decreto dal governo per infiltrazioni mafiose. Francesco Pesante e il suo giornale seguono l’attività del nuovo Consiglio comunale eletto il 7 novembre 2021 e hanno fatto notare alcuni fatti che sarebbero già all’attenzione delle istituzioni e a loro avviso potrebbero portare a un nuovo scioglimento del Consiglio.

IL GIORNALISTA – “Purtroppo in questa provincia è diventato complicato fare il mio mestiere. Noi giornalisti siamo bersagliati da continue querele temerarie – racconta Francesco Pesante a Ossigeno -. Questa è la terra della quarta mafia, noi giornalisti facciamo inchieste  apprezzate a livello nazionale, mentre invece qui ci causano  intimidazioni, azioni giudiziarie, isolamento. Ma, come si dice, ‘Nemo propheta in patria’. Qui c’è poca consapevolezza del fenomeno mafioso, di come si manifesta. Noi lo raccontiamo, ma è difficile ottenere appoggio e solidarietà, perfino dai miei colleghi. Per nostra fortuna fuori dai confini pugliesi il nostro lavoro è apprezzato. Ha suscitato  l’interessamento di ‘Millennium’, di Sky, di Ossigeno, e a livello internazionale del CPJ (Committee to Protect Journalists) ”.

OSSIGENO esprime nuovamente solidarietà a Francesco Pesante, un giornalista di cui ha già avuto modo di apprezzare la professionalità e il coraggio. Stavolta è una delle vittime delle nuove procedure semplificate introdotte dalla riforma Cartabia. Queste norme consentono di condannare con un decreto penale i querelati per diffamazione quando la loro colpevolezza appare evidente. Così gli accusati vengono  privati della facoltà di discolparsi utilizzando gli istituti di garanzia previsti durante l’istruttoria e il dibattimento. Stupisce che siano state applicate le procedure semplificate per condannare un giornaliste che ha riferito una vicenda in cui sono coinvolti amministratori comunali di un Comune tornato da poco alla normale amministrazione dopo uno scioglimento per infiltrazioni mafiose. E non si capisce come si possa contestare la diffamazione a mezzo stampa a un giornalista solo per aver ripubblicato una fotografia che ritrae alcuni esponenti politici locali riuniti a cena con una persona oggetto di indagini penali di una certa importanza. L’articolo incriminato non fa considerazioni tali da attribuire corresponsabilità ai commensali ritratti, se non limitatamente alla mera occasionalità della loro partecipazione a una cena in pubblico, non asserisce che da ciò si possa dedurre complicità o adesione alle attività criminali del soggetto incriminato.

CHI E’ – Francesco Pesante è il direttore responsabile del notiziario online L’Immediato. Ossigeno si è occupato di lui nel 2022 quando gli è stato sequestrato per alcuni giorni il cellulare. La vicenda ha suscitato un intervento a sua difesa del Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ) che ha chiesto la restituzione del telefono e l’abbandono delle indagini a suo carico.

IN PUGLIA Ossigeno ha segnalato un giornalista o operatore dell’informazione minacciato da gennaio a giugno 2023 e 281 in totale dal 2012. Il contatore di Ossigeno segna 6774 giornalisti minacciati in Italia dal 2006 ad oggi. I loro nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. ASP

(ha collaborato Laura Turriziani)

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