Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Realizzato nell'ambito del progetto OSSIGENO M.A.P. - MONITOR ASSIST AND PROTECT, co-finanziato da GMDF (Global Media Defense Fund), il Fondo creato nell'ambito della Campagna Globale per la Libertà dei Media nel quadro del Piano d'Azione dell'ONU per la Sicurezza dei Giornalisti e la tematica dell'Impunità. Il GMDF è stato sviluppato con l'obiettivo di facilitare la libertà dei media e migliorare l'accesso dei giornalisti ad una tutela legale specializzata e sensibile alla diversità di genere. Gli autori sono responsabili della scelta e della presentazione dei fatti contenuti in questa pubblicazione e delle opinioni ivi espresse, che non sono necessariamente quelle dell'UNESCO e non impegnano l'UNESCO.

Manfredonia. Scritte murali contro la giornalista che scrive sui mafiosi

Il bersaglio è Lucia Piemontese, caporedattrice del giornale ‘L’Attacco’ – Vogliono delegittimarmi, racconta a Ossigeno. Solidarietà da istituzioni locali, Odg e Assostampa Puglia

OSSIGENO 24 giugno 2022 – Scritte offensive contro di lei sui muri della città di Foggia e voci diffamatorie sul suo conto riferite al direttore del giornale quotidiano cartaceo di Foggia ‘L’Attacco’, che pubblica notizie di cronaca su ciò che avviene in Puglia e in particolare in Capitanata. Nel mirino c’è la giornalista Lucia Piemontese, caporedattrice dell’Attacco, che il 28 aprile 2022 a Manfredonia (Foggia) ha scoperto una scritta ingiuriosa e sessista tracciata su un muro, sul lungomare. Grazie alla collaborazione di un amico la scritta è stata subito rimossa. Ma nei giorni successivi sono state fatte altre tre scritte dello stesso tenore e contenuto, con bombolette spray: due presso la località balneare Siponto e un’altra accanto al portone dell’abitazione della giornalista. Quest’ultima è stata apposta in pieno giorno, alla luce del sole, mentre la giornalista si trovava in casa.

Il fatto è stato denunciato alle forze dell’ordine e reso pubblico con un articolo pubblicato su ‘L’Attacco’ (leggi qui).

LA CRONISTA – A Ossigeno Lucia Piemontese racconta: “La prima intimidazione si è verificata due mesi fa, quando al mio direttore è stato riferito che circolava un presunto video di natura sessuale che mi vedrebbe protagonista. Non mi sono lasciata intimidire e ho continuato a svolgere il mio lavoro di giornalista d’inchiesta. Da tempo mi occupo dei clan mafiosi che operano nel territorio di Capitanata, quelli della cosiddetta quarta mafia. La sensazione è che, dopo inutili tentativi di farmi recapitare ‘inviti’ a scrivere di altro e a non occuparmi più dei clan locali, ci sia in atto una strategia di delegittimazione nei miei confronti proprio per screditare il mio lavoro, tentando di colpire la mia reputazione o addirittura con l’assurda insinuazione che io sia legata al clan avversario”.

SOLIDARIETA’ – Forte la solidarietà, subito giunta dall’Ordine dei giornalisti della Puglia e da Assostampa Puglia, che hanno diramato un comunicato: “Le scritte, alcune a sfondo sessista per delegittimarla, sono ancora una volta la prova dell’insofferenza nei confronti dell’informazione” (leggi qui). Solidarietà anche dal mondo della politica locale e dall’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, monsignor Franco Moscone.

Ossigeno per l’informazione esprime solidarietà alla collega Lucia Piemontese e appoggia la scelta di denunciare subito alle forze dell’ordine per individuare i responsabili. Come l’osservatorio ha più volte documentato, fare informazione locale diventa ogni giorno più difficile, i cronisti di periferia sono l’anello informativo più esposto, quello più debole, ma il loro lavoro è insostituibile e permette di conoscere ciò che accade in territori nei quali la stampa nazionale non può arrivare. GB

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