Libertà di stampa

Mattarella, alfabetizzazione digitale contro le fake news

Accrescere capacità critica per non essere in uno scenario che veda la propaganda sostituirsi ai fatti – Difesa del giornalismo

OSSIGENO 28 luglio 2023 – L’alfabetizzazione digitale è la cura che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ritiene più idonea di fronte al dilagare degli effetti negativi delle fake news, delle false verità propalate prevalentemente sui social networks, per evitare che la propaganda sostituisca i fatti. Lo ha detto con parole chiare nel discorso con cui il 27 luglio 2023, al Quirinale ha salutato i giornalisti e ha scambiato con loro gli auguri di buone vacanze.

“Finché l’informazione era veicolata attraverso la carta stampata, fondamentale, per potervi accedere, era l’alfabetizzazione dei cittadini. Con la radio e la tv – ha detto Sergio Mattarella – l’accento si è spostato sulla capacità critica con cui valutare il panorama informativo offerto. Oggi, nell’epoca del web e dei Social, i due aspetti coincidono. Vi è infatti più che mai, a fronte di un’abbondanza di mezzi di diffusione (alla quale, per la verità, non corrisponde obbligatoriamente una pluralità di contenuti) l’esigenza di una “alfabetizzazione” digitale e quello della crescita di una capacità critica rispetto all’offerta, per non essere in uno scenario che veda la propaganda sostituirsi ai fatti”.

E’ la stessa ricetta che Ossigeno per l’Informazione ha proposto a marzo 2021 con un ciclo di conferenze organizzate a Roma con l’Ordine dei Giornalisti e con l’Università Tor Vergata (VEDI qui  e sul Canale Youtube di Ossigeno qui), con una proposta che fa leva proprio sulla crescita nella capacità di consumo critico delle informazioni, sulla capacità dei singoli cittadini di valutare il grado di attendibilità di ogni informazione ricevuta.

Il presidente Mattarella ha esplicitamente sottolineato l’importanza che attribuisce al valore dell’informazione e lo ha fatto scegliendo di trattare proprio questo tema prima di affrontare tutte le altre questioni di stringente attualità.

“Il bene dell’informazione – ha detto – è strettamente legato a quello della libertà. La democrazia si nutre della libertà di parola e di espressione, come ricordò Franklin D. Roosevelt nel suo famoso discorso del 1941”. I giornalisti, ha aggiunto, sono “testimoni della verità, spesso a prezzi molto alti” e non solo in guerra, per produrre un’informazione “che deve obbedire agli stessi canoni deontologici, perché contribuisca a irrobustire la nostra cittadinanza democratica”. All’informazione libera e indipendente “le istituzioni devono riconoscimento e tutela massima”. Questa informazione deve essere tutelata anche “nelle nuove architetture tecnologiche rifuggendo ogni tentazione di subordinarla a velleitarie, se non confuse, iniziative di controllo. I giornalisti devono essere al riparo da ogni forma di intimidazione”

Il presidente ha quindi riaffermato l’esigenza di sostenere le imprese editoriali garantendo parità di accesso al mercato e promuovendo il rispetto delle regole del giornalismo e rinnovando il contratto di lavoro dei giornalisti (“primo elemento dell’autonomia dei giornalisti”) scaduto da anni.

Infine il Capo dello Stato ha ribadito il valore del pluralismo delle opinioni e ha affermato che è compito esclusivo dei giornalisti essere certificatori della corrispondenza fra i fatti e la loro rappresentazione giornalistica, “sarebbe fuorviante e contraddittorio con le stesse disposizioni costituzionali immaginare che organismi terzi possano ricevere incarico di certificatori della liceità dei flussi informativi”. (LEGGI IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO ).

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