Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Accertate 6 minacce – 30 luglio 2018

“Ossigeno per l’Informazione” ritiene che gli episodi di seguito descritti rappresentino ingiustificabili violazioni della libertà di espressione e di stampa.  I sei nominativi di giornalisti e blogger colpiti direttamente sono stati aggiunti alla Tabella dei nomi delle vittime di attacchi ingiustificabili.

1. GIUSEPPE LEONELLI, PRIMA PAGINA, MODENA – Il Gip di Modena ha respinto la proposta di archiviazione della querela per diffamazione nei confronti di Pier Maurizio Piccinini, referente provincia di Modena dell’associazione antimafia Libera. Il procedimento è nato nel 2016 da una querela del giornalista Giuseppe Leonelli, direttore del quotidiano online La Pressa e all’epoca dei fatti direttore di Prima Pagina. Piccinini commentò su Facebook alcuni articoli  di Leonelli affermando che oggettivamente favorivano la mafia. Prosegue il suo iter anche la querela presentata da Libera per gli stessi articoli di Leonelli su alcune consulenze pagate da enti locali a esponenti di Libera. (leggi)

2. DANILO LUPO, IN ONDA, TARANTO – Il 23 luglio 2018, a Taranto, il giornalista Danilo Lupo, inviato del programma televisivo In Onda di La7, e due operatori che lo assistevano sono stati aggrediti da un pubblico esercente mentre lo stavano intervistando per realizzare un servizio su una presunta truffa ai danni del Comune da parte di cinque ex consiglieri comunali, una vicenda sulla quale la magistratura ha avviato un’inchiesta. Gli ex consiglieri sarebbero stati assunti fittiziamente da società che, in tal modo, avrebbero ottenuto i rimborsi previsti da una legge nazionale per il compenso da corrispondere ai dipendenti impegnati in attività politico-amministrative (leggi).

3. ANDREA CITTADINI, GIORNALE DI BRESCIA, BRESCIA – Nella mattinata del 24 luglio 2018 i carabinieri del Ros di Brescia, su disposizione della Procura, hanno perquisito l’abitazione, l’automobile e i supporti informatici del giornalista Andrea Cittadini, redattore del Giornale di Brescia e collaboratore dell’Ansa; i militari hanno sequestrato il cellulare e il tablet per effettuare copia dei contenuti. Il giornalista è indagato in concorso con ignoti con l’accusa di aver rivelato segreti d’ufficio e per pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale. L’accusa si riferiisce a due inchieste giornalistiche di Cittadini pubblicate su Il Giornale di Brescia. La prima, quella relativa alla scomparsa dell’imprenditore Marco Bozzolo nell’ottobre del 2015; la seconda relativa alla scomparsa di una ragazza, poi ritrovata, per la quale la Procura contesta i reati tra il 26 febbraio e il 4 marzo 2017 (leggi).

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.