Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Palermo. Cronista aggredito e minacciato sul luogo di un omicidio

Le forze dell’ordine presenti non sono intervenute – Che cosa servirebbe – Le proposte di Ossigeno

OSSIGENO 23 aprile 2024 – Antonio Scarcella, 59 anni, giornalista collaboratore esterno del TGR Sicilia, il 26 febbraio 2024, mentre si trovava per lavoro nel quartiere Sperone di Palermo, è stato strattonato e minacciato di morte da un uomo che sarebbe collegato alla criminalità organizzata locale.

Il giornalista stava documentando con la sua telecamera la scena dell’omicidio di un uomo, mentre la polizia faceva i rilievi dovuti. Subito dopo l’aggressione Antonio Scarcella si è allontanato dalla scena del delitto, ma poi vi è tornato, posizionandosi accanto a un furgone antisommossa della Polizia. A questo punto lo stesso aggressore gli si è nuovamente avvicinato insieme a un’altra persona, lo ha preso per il collo e gli ha intimato di andare via. Nessuno è intervenuto in difesa del giornalista.

OSSIGENO ha subito manifestato solidarietà al giornalista e ha appreso da lui che in precedenza ha subito altre minacce e atti intimidatori simili. Il Cdr della Tgr Sicilia e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai hanno lamentato il mancato intervento delle forze di polizia presenti sul luogo dell’aggressione (leggi).

NON HA PRESENTATO DENUNCIA – Antonio Scarcella ha deciso di non presentare una denuncia formale perché, ha detto a Ossigeno, lo ritiene inutile. Una scelta ormai condivisa da molti cronisti aggrediti. Perché? Ad avviso di Antonio Scarcella l’unico rimedio per evitare queste situazioni rischiose per i giornalisti consisterebbe nel prevedere sistematicamente che le forze dell’ordine stabilissero interventi di presidio attivo a tutela dei cronisti che seguono il loro lavoro.  “Altrimenti – ha detto – queste cose continueranno ad accadere a me e ai miei colleghi. Sono necessari maggiori tutele e maggiore sicurezza per prevenire aggressioni e minacce agli operatori dell’informazione impegnati a documentare i fatti di cronaca”. Antonio Scarcella lo ha detto anche al vicequestore di Palermo, che lo ha chiamato il giorno dopo l’aggressione.

PROTOCOLLO DI PROTEZIONE – Come Antonio Scarcella altri cronisti si sono trovati in situazioni rischiose mentre documentavano manifestazioni pubbliche e fatti di cronaca. Per prevenire aggressioni e incidenti Ossigeno da tempo propone un protocollo di protezione per i giornalisti durante le manifestazioni in cui le forze dell’ordine sono impegnate a garantire l’ordine pubblico. Inoltre Ossigeno propone che gli editori e le redazioni si facciano carico di assegnare una scorta privata ogni volta che mandano una troupe televisiva o un inviato in una situazione di probabile rischio e di prevedere per ciascun giornalista una copertura assicurativa adeguata al prevedibile rischio. Per i freelance il compenso dovrebbe prevedere il costo di questa copertura assicurativa.

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GPA

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